Cerca nel blog

lunedì 22 luglio 2019

Napoleone 1800 La Seconda Campagna d'Italia 4


Il Colpo di Stato di Brumaio

Il secondo colpo di fortuna

Quando il 9 ottobre del 1799 si avvicinava alla costa francese rientrando dall’Egitto, ignorava quale accoglienza gli sarebbe stata riservata e, soprattutto, non poteva escludere di essere arrestato come disertore, malgrado gli ordini che l'autorizzavano a rientrare al momento che giudicherà opportuno (L'ultima disposizione del 3 settembre del Ministro delle relazioni esterne l'autorizzava in effetti a rientrare ma con la propria Armata). L'opinione pubblica lo avrebbe accusato di essere il responsabile del disastro egiziano?  Di essere un disertore?

Il 9 ottobre Bonaparte sbarcò nella baia di Saint Raphael. Appena sbarcato, non senza inquietudine avvertì il Direttorio del suo ritorno, giustificando il proprio comportamento. Ma la notizia della vittoria di Aboukir lo aveva preceduto. l’apprensione fu presto dissipata e  scoperse di essere atteso.

Nella sua marcia verso Parigi ricevette ad Avignone un'accoglienza calorosa, a Lione  un trionfo. Le sue vittorie in Italia non erano state dimenticate. Non era legato ad alcuno dei clan che stavano conducendo il regime alla rovina ed era fuori da ogni responsabilità per quanto riguardava i diversi insuccessi del Direttorio. Di colpo l'opinione pubblica realizzò che era rientrato dall'Egitto per salvare la Repubblica. Non aveva disertato, non aveva tradito i suoi soldati. La sua posizione politica era eccellente.
il 16 ottobre Bonaparte arrivò a Parigi ma ignorava ancora le reazioni del Governo. Sieyés (uno dei Direttori e principale ideatore e animatore del tentativo di colpo di Stato) aveva posto il 14 la questione se il generale Bonaparte avesse il permesso del Governo di rientrare.
Secondo le memorie di Barras, fu proposta la sua messa fuori legge, tuttavia il Direttorio esitò a far arrestare un uomo la cui popolarità era così grande. Bonaparte dichiarò che le novità pervenutegli in Egitto erano talmente allarmanti che non aveva esitato a lasciare la sua Armata per venire a dividere i pericoli del Governo.
Il giorno dopo fu convocato a colloquio con il Direttorio al completo (Barras, Sieyès, Roger Ducos, Gohier e Moulin). Durante l'udienza Napoleone ebbe la certezza che non gli sarebbe più stato rimproverato il suo ritorno. Il Direttorio non aveva osato nulla contro di lui. Era il secondo colpo di fortuna dopo quello di essere sfuggito alla flotta inglese.
Il terzo colpo di fortuna

Il terzo colpo di fortuna di Bonaparte fu la morte del generale Joubert (Comandante in capo dell’Armata d’Italia), ucciso il 15 agosto di quell’anno in Italia alla battaglia di Novi. Infatti, un accordo per un colpo di Stato per rovesciare il Direttorio era stato stretto tra Sieyès, Talleyrand e Fouché e ci si era accordati sul nome di Joubert per avere un “braccio armato”.

La sua sparizione lasciò un grande vuoto. Si era allora pensato a Moreau ma questi si era defilato e, saputo del ritorno di Bonaparte, dichiarò a Sieyès che sarebbe stato l’uomo giusto. Fu il terzo colpo di fortuna di Bonaparte in questa vicenda.


Nessun commento:

Posta un commento