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venerdì 21 ottobre 2016

La Battaglia di Sedowa. 7. Conclusione

a.       Considerazioni riepilogative
A seguito di questa rotta le Forze prussiano hanno la via libera per raggiungere Vienna, questa è quella che si può definire la battaglia decisiva infatti è l’evento che pone fine alla guerra tra Impero Austriaco e Regno di Prussia. Difficilmente nei conflitti si può individuare la battaglia decisiva, più spesso le guerre finiscono per logoramento fisico e morale ma in questo caso la superiorità prussiana ha creato una condizione difficilmente recuperabile ossia ha raggiunto il proprio obiettivo di distruggere le forze armate avversarie, centro di gravità  napoleonico ma ancora efficace nel 1866.
La conduzione delle operazione è stata caratterizzata da due atteggiamenti opposti, quello spiccatamente offensivo dei prussiani e quello più cauto e difensivo dell’Armata del Nord. Anche in questo caso tali impostazioni non sono frutto semplicemente delle note caratteriali dei singoli comandanti ma di dottrine assunte e portate avanti con determinazione, nel caso austriaco forse anche con troppa determinazione.
Quello che invece salta agli occhi è la concezione e lo sviluppo del piano prussiano che si svolge su un lungo periodo (inizia addirittura l’anno precedente) a differenza della scarsa preparazione austriaca. A questo si deve aggiungere un elemento essenziale, la struttura dello Stato Maggiore prussiano e la cura dei collegamenti non altrettanto curati da parte austriaca. La manovra di avvolgimento di von Moltke riesce anche perché c’è un elevato coordinamento tra armate distanti parecchie chilometri e diciamolo dalla possibilità di intervenire per due volte sulla decisione di impiegare la riserva quando ancora non opportuno.

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