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domenica 23 ottobre 2016

La battaglia di Sedowa. 5 L'inizio ore 7,30

1.       GLI AVVENIMENTI
a.       Le operazioni di guerra
(1)    Disposizioni per la battaglia
Benedek, per motivi non ben chiari, era assolutamente convinto che non ci sarebbe stata battaglia nella sacca di Sadowa, cosa che aveva ripetuto almeno due volte ai propri comandanti di Corpo il 2 luglio. Forse per questo l’Armata austriaca prese posizione a ridosso del fiume Bystrice, in difetto di quota rispetto alle alture presenti su ambedue i lati del fiume. La riserva, invece era posizionata sulla mezzaluna in quota alle spalle delimitata dai paesi Prim, Chulm e Nedelist e con lavori approssimativi e senza neanche preoccuparsi di installare il telegrafo da campo.
La mattina del 2 luglio 1866, alle 07.30, iniziano le prime schermaglie tra le Divisioni sassoni e l’avanguardia dell’Armata dell’Elba a Nechanice, mentre mezz’ora dopo il Generale Edelsheim riporta una forte avanzata prussiana da nordovest. Si svolgono attività prevalentemente di cavalleria, infatti in tarda giornata Dragoni austriaci prendono prigionieri mentre alle 18.30 una pattuglia di Ulani prussiani rientra a Horice dopo aver individuato finalmente i campi austriaci sulla valle del Bystrice.
A seguito di ciò, alle 21.00 il Principe Federico Carlo dà ordine alla 1^ e all’Armata dell’Elba di procedere verso il fiume senza però tenere conto nel proprio piano i quattro Corpi della 2^ Armata del Principe Ereditario Federico Guglielmo ancora lontani, richiedendo solo l’avanzata di un Corpo al di là dell’Elba per controllare il fianco di Benedek. Federico Carlo ignora Moltke inviando le proprie disposizioni direttamente ai comandanti delle Armate contermini, ma il Capo di Stato Maggiore viene comunque a conoscenza di tali piani e li corregge in modo tale da coinvolgere maggiormente la 2^ Armata, visto che Benedek si era infilato in quella che considerava una sacca perfetta.
Sempre la stessa giornata, alle 21.45, l’Imperatore Francesco Giuseppe sostituisce il Capo delle Operazioni Krismanic con il Comandante dell’Accademia militare Alois Baumgarten che però non prende servizio fino al giorno successivo. Infatti ancora alle 23.00 il Generale Krismanic inizia a predisporre l’Armata del Nord per la battaglia, emanando però gli ordini solo alle 03.00 della mattina del 3 luglio.
Sull’ala sinistra dell’Armata del Nord sarebbe stata 1^ Divisione di cavalleria leggera di Edelsheim presso la foresta di Prim con l’8° Corpo ed i sassoni in riserva. Il 10° Corpo sul costone a Langenhof ed il 3° Corpo dell’Arciduca Ernesto a Chulm-Lipa sarebbe stato il centro austriaco. L’ala destra da Chulm a Nedelist fino al Trotina era tenuta dal 4° Corpo di Festetics e dal 2° Corpo di Thun più la 2^ Divisione di cavalleria leggera. In riserva Benedek avrebbe avuto a disposizione il 4° Corpo di di Ramming, il 1° Corpo di Calm Gallas, le tre Divisioni di cavalleria pesante più 16 batterie di artiglieria.
In tali disposizioni, però, non era stato previsto un piano per il ripiegamento dell’Armata del Nord dalle posizioni del Bystrice. L’unico ponte disponibile sarebbe stato quello presso la fortezza di Koniggratz con un conseguente collo di bottiglia fatale per la manovra. Inoltre, era chiaro che non si avevano informazioni sufficienti riguardo le armate prussiane, tanto che il piano riguardava la sola ala sinistra dello schieramento che secondo Benedek sarebbe stata interessata dal’incipiente conflitto.
(2)    Marcia prussiana verso il Bystrice
Il giorno seguente, 3 luglio 1866, alle 02.30 del mattino le tre Divisioni dell’Armata dell’Elba si avviano verso il fiume Bystrice mentre alle 04.00 le sei Divisioni della 1^ Armata arrivano da Horice nei pressi di Dub. Alla stessa ora arrivano le istruzioni di Moltke di far avanzare tutta la 2^ Armata al Principe Ereditario Federico Guglielmo che aveva ricevuto solo 2 ore prima un messaggio riguardo un’azione dimostrativa su Josephstad e pertanto deve rivedere i propri ordini.
Un’ora dopo, la 2^ Armata discende verso la valle del Bystrice, mentre il 5° Corpo di Steinmetz rimaneva a guardia della guarnigione di Josephstad la direzione di movimento seguiva l’Elba verso Koniggratz.
Finalmente Benedek invita al comando il nuovo Capo delle Operazioni Baumgarten (l’offensiva è iniziata già da un ora) che riceve un inquadramento da parte del cedente.
Alle 06.30 l’avanguardia della 16^ Divisione prussiana di Herwarth  incontra alcuni elementi della 1^ Divisione sassone a Nechanice, ma riesce ad attraversare il Bystrice[i] e constata che il fianco di Benedek ha come perno di manovra il paese di Problus, tenuto dalle stesse divisioni sassoni.
Nel mentre, al centro dello schieramento, l’8^ Divisione di Horn raggiunge le colline sopra Sadowa che è tenuta dalla Brigata austriaca dell’Arciduca Ernesto Prohaska.
In questo momento il Principe Federico Carlo è di fronte ad un bivio perché secondo le direttive di Moltke dovrebbe aspettare la 2^ Armata, ma di contro rischia che Benedek  riesca a rafforzare le proprie posizioni.
Sul campo di battaglia, alle 07.45, arrivano il Re Guglielmo, Bismark e von Moltke che si posizionano presso il paese di Dub.
Appena arrivato, von Moltke ordina alla sottile linea di artiglieria già schierata di bombardare le linee al di là del Bystrice. Progressivamente, gli schieramenti di artiglieria si assestano con nuovi pezzi fino ad arrivare, alle 08.30, ad un tiro di batteria e controbatteria di circa 300 cannoni, dando inizio alla più grande  battaglia dopo quella di Leipzig.
Poco prima delle 09.00 inizia il movimento prussiano, l’8^ Divisione attraversa il Bystrice a Sadowa mentre le Divisioni 4^ e 5^ (del 2° Corpo) attraversano a Dohalice, Dohalicka e Mokrovous mentre la 7^ Divisione attraversa a Sovetice liberando dai prussiani Benatek e entrando nella Foresta di Svib.
Alle 07.30 Benedek si dirige a Lipa mentre gli schieramenti di artiglieria austriaci, 72 cannoni del 3° Corpo tra Lipa e Chulm e le nove batterie di Gablenz sulla destra della strada Koniggratz-Sadowa contenevano l’avanzata delle Divisioni prussiane sui paesi del Bystrice.
Alle 08.00 il 4° Corpo di Festetics avanza verso ovest dalle proprie posizioni all’altezza dell’allineamento Lipa-Langhenof-Nechaniche. Il vicecomandante del Corpo, Generale Mollinary si rende conto che è vitale la parte del terreno nascosta dalla foresta di Svib tra Racic a nord est e Cistoves piuttosto che il saliente Lipa-Chulm e muove verso la foresta per aggirare il fianco della 1^ Armata prussiana schierando l’artiglieria a Maslov e ridislocando l’ala destra del dispositivo di Benedek. Questo movimento viene seguito dal 2° Corpo del Conte Carlo Thun.
(3)    IV Corpo attacca la foresta di Svib
Nella foresta di Svib si svolgono aspri combattimenti tra la 7^ Divisione prussiana comandata da Fransecki e il 4° Corpo austriaco. In tali Combattimenti lo stesso comandante del Corpo perde un piede per una shrapnel alle 09.30. Il Vicecomandante prende il comando e continua ad attaccare la foresta di Svib su tre lati non solo con le proprie truppe ma sfruttando reparti del 3° e del 2° Corpo, ciononostante i prussiani resistono sfruttando una azione di fuoco sostenuta e costante. Al momento né Mollinary né Thun sospettano che la 2^ Armata prussiana stia avanzando da Josephstad. La Brigata austriaca di Karl Poch entra nella foresta alle 10.00 e trova solo una debole resistenza prussiana che, stremata da ore di combattimento e dal fuoco dell’artiglieria di Lipa e Chulm, cerca di ritirarsi verso Benatek.



[i] L’attraversamento del fiume riesce grazie al 28° rgt. prussiano che con delle salve allontanano i genieri sassoni che cercavano di bruciare il ponte in legno.

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