Cerca nel blog

sabato 10 febbraio 2024

Il Regio Esercito nella grandi operazioni di controguerriglia in Jugoslavia centrale nel 1943

Daniele Muzioli

Tesi di Laurea Mster 1° Livello Premessa 

La tesi ha lo scopo di illustrare, da punto di vista strettamente tecnico e storico, la partecipazione del Regio Esercito alle maggiori operazioni di controguerriglia che si svolsero nel territorio jugoslavo occupato dalle forze dell’Asse, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tali eventi vanno inseriti nel caotico contesto balcanico novecentesco, saturo di complicate dinamiche di contrapposizione locale ed internazionale, entro cui si intrecciano aspetti etnici, sociali, politici ed ideologici: l’intrinseca e contorta complessità dell’area in esame è uno dei principali fattori che, probabilmente, hanno contribuito a far sì che il teatro jugoslavo sia stato uno fra i meno approfonditi dalle analisi e dagli studi storico-militari italiani, fattori ai quali non devono essere stati estranei anche un certo imbarazzo d’immagine (direttamente connesso alla natura del conflitto, particolarmente feroce e crudele, che vide protagonisti i nostri reparti nei Balcani) e, forse, pure le logiche di convenienza politica tipiche del secondo dopoguerra (anni in cui rimarcare il ruolo di ex-occupanti in terre straniere non sarebbe stato opportuno). In verità, l’esperienza bellica in Jugoslavia tra il 1941 ed il 1943 non può affatto essere sminuita come un episodio marginale: ben due differenti Armate (2^ e 9^) impegnate, per un totale che superò i 300`000 effettivi nel momento apicale, ed oltre 30`000 perdite subite, di cui la metà morti e dispersi, sono due dati già di per sé sufficienti ad esplicitarne il motivo.

La tesi vuole dunque esplorare tale vicenda storica, pur consapevoli che la trattazione della campagna italiana di occupazione della Jugoslavia, nella sua interezza, non sarebbe fattibile. Si è così scelto di concentrare la tesi, specificamente, sull’analisi descrittiva, da un punto di vista tattico e tecnico-militare, della partecipazione italiana alle due grandi operazioni congiunte di controguerriglia del primo semestre del 1943 in Jugoslavia: “Fall Weiss” (la celebre “battaglia della Neretva”) e “Fall Schwarz” (anche detta “battaglia della Sutjeska”). Questo poiché il ciclo operativo del 1943 non rappresenta soltanto l’evento bellico di maggior rilevanza, in senso “quantitativo”, dell’intera campagna balcanica del Regio Esercito ma, al contempo, esso costituisce il punto culmine “qualitativo” di tutto il conflitto all’epoca in atto nella regione: a partire da esso, infatti, l’ascesa dei partigiani titini fu lentamente inesorabile.

Per ciò che attiene i limiti spaziali dell’argomento in oggetto, le vicende trattate si sviluppano principalmente in Bosnia, Erzegovina e Montenegro, mentre l’orizzonte temporale, come accennato, coincide con il primo semestre (gennaio – giugno) del 1943: nondimeno, nei primi due capitoli sarà necessario fornire un sommario inquadramento del contesto operativo, che allargherà lo scenario ai confini del Regno di Jugoslavia ed espanderà il periodo a ritroso, ovvero ad iniziare dall’invasione subita dalla penisola balcanica nell’aprile del 1941.


 La Tesi completa è presso la Emeroteca del CESVAM 

Nessun commento:

Posta un commento