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domenica 31 marzo 2024

Giovanni Riccardo Baldelli . Regio Esercito 1940 - 1946 Mezzi ed Equipaggiamenti

 

Caratteristiche carro armato L3/ 33 -35

 

Nel 1928 venne messo allo studio l’opportunità di dotare il Regio Esercito di un carro armato leggero che potesse essere utilizzato in compiti di esplorazione e di appoggio alla fanteria. I progettisti dell’Ansaldo, che iniziarono i primi studi nel 1930, si ispirarono al carro inglese Carden-Lloyd Mark VI, sul cui scafo realizzarono alcuni prototipi. Una prima serie di carri armati fu classificata come CV 21. Nel 1933, da qui l’appellativo di Carro Veloce 33 (C.V. 33), si arrivò a realizzare una prima versione definitiva, che nell’anno successivo, in seguito ad alcune modifiche apportate all'armamento (installazione di due mitragliatrici FIAT mod 35) e ad altre componenti, portò alla definizione di una seconda serie di 500 Carri Veloci che vennero definiti come Ansaldo tipo Carro Veloce 35 (C.V. 35). Nel 1938 i carri di nuova produzione installarono due mitragliatrici BREDA in luogo delle FIAT.

Alcuni carri sopravvissero alla Seconda Guerra Mondiale e furono utilizzati nell’immediato dopoguerra dai reparti del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (attuale Polizia di Stato).

 

Equipaggio:                        2 uomini (capocarro mitragliere e pilota);

Peso:                                     3.100 kg (L3-33); 3.456 kg (L3-35); 3.200 kg (L3-33);

Lunghezza:                        3,167 m (L3-33); 3,150 m (L3-35); 3,200 m (L3-33);

Larghezza:                          1,400 m (L3-33); 1,400 kg (L3-35); 1,460 kg (L3-33);

Altezza:                               1,287 m (L3-33); 1,28 m (L3-35); 1,300 m (L3-33);

Armamento:                       una mitragliatrice FIAT AV (L 3-33), due mitragliatrici FIAT mod. 14/35 (L 3-35); due mitragliatrici Breda 38 (L 3-38);

Motore:                                 da 2.745 cm3 benzina a 4 cilindri;

Potenza:                               43 CV;

Rapporto p/HP                 13,87 (L3-33); 12,44 (L3-35); 13,43 (L3-33);

Velocità max:                     38/42 km/h su strada; 14,4/15 km/h su terreno vario;

Autonomia:                        130/140 km su strada; 5/6 ore su terreno vario;

Protezione max:               14 mm (fronte); 8 mm (fianchi); 7 mm (cielo).

 

 

 Fonte:

Nicola PIGNATO e Filippo CAPPELLANO, Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano. Volume primo (dalle origini fino al 1939), USSME, Roma 2002, pp. 529-531 e pp. 558-559

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