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lunedì 18 aprile 2016

Note di Metodo

Storia Militare
Approccio per un approfondimento
 Nota  di Giuseppe Conti per Massimo Colttrinari. 2006

Per anni lo studio del singolo fatto d’armi è stato al centro della Storia militare, costituendo la parte preponderante della stessa, fino ad essere identificato, a torto o a ragione, con la stessa Storia militare. Ne è derivata così, ad opera di larga parte della storiografia, una sorta di ostracismo, sfociato talvolta in una vera e propria condanna, per la Storia militare intesa come “histoire battaille”, prodotto emblematico della storia “evenemenziale” disprezzato dalla storiografia francese, da Voltaire fino alle “Annales”, come un racconto di eventi slegati fra loro e come tale incapace di fornire al lettore alcuna conoscenza effettiva sulla società, sui costumi, sulla mentalità dell’epoca in cui si è verificato.
            In risposta a queste critiche gli storici militari hanno imboccato altre strade che li hanno condotti ad approfondire gli aspetti politici , sociali, culturali connessi alla guerra e allo strumento militare deputato a combatterla. Ne è derivato uno spostamento sensibile dell’interesse degli storici dallo studio degli eserciti in guerra a quello degli eserciti in tempo di pace, alle forme di reclutamento, ai   loro rapporti con la società civile.
            Oggi, finalmente, messe da parte antiche polemiche, la storiografia specializzata sembra avere acquisito un punto di equilibrio procedendo al recupero della campagna, e/o della  battaglia non come esercitazione tecnicistica , spesso fine a se stessa, come avveniva negli schemi dell’”histoire battaille”, bensì nella consapevolezza, per dirla con Keegan e Howard, che studiare gli eserciti in pace è lecito e necessario, ma che non è da ciò che gli eserciti sono, ma da ciò che fanno che dipende il destino delle nazioni, e che  lo scopo per cui essi esistono è quello di combattere.
            Dunque, oggi che siamo in possesso di strumenti che ci permettono di non isolare mai l’evento bellico  dal contesto generale che l’ha generato e di non dimenticare, come diceva Delbruck, che la battaglia è un  filo rosso che percorre l’intero tessuto sociale, oggi  lo studio delle operazioni militari  può rappresentare uno strumento utile per fornire strumenti formativi generali e specifici finalizzati alla formazione complessiva dell’ufficiale.

Scopo del corso è quello di fornire ai frequentatori :

conoscenza di eventi di storia militare italiana e mondiale che debbono costituire una componente essenziale e irrinunciabile del  bagaglio culturale di un Ufficiale (di Stato Maggiore);
introduzione al  dibattito storiografico sviluppatosi nel corso degli anni, in Italia e all’estero, sugli argomenti trattati, per allenare l’ufficiale ad acquisire  nello studio della storia,  e più in generale nel processo di acquisizione della conoscenza,  una “forma mentis” elastica e dialettica ;
conoscenza delle fonti e della metodologia della ricerca storica: indicazione di repertori bibliografici, fonti a stampa,  serie archivistiche; individuazione e scelta dei documenti, esegesi degli stessi ecc.
In tal modo si fornirà all’Ufficiale frequentante :
-capacità di procedere alla ricostruzione storica di un evento, o di un aspetto particolare di esso, basandosi sugli strumenti acquisti durante il corso: nelle lezioni di didattica frontale prima, nelle successive fasi di apprendimento e di approfondimento.
           

A tale scopo si ritiene utile proporre per l’anno 2003-2004 un corso di studio dedicato alla ricostruzione di alcune delle:
GUERRE DELL’ERA ATOMICA
Programma del Corso.
A) LEZIONI  (21 periodi)
A) Introduzione al corso.
I Precedenti :
La seconda guerra mondiale .
caratteri assoluti della guerra totale;
la guerra europea : la fase occidentale ;
la guerra “europea”: attacco a est;
dalla guerra “europea” alla guerra mondiale ;
la guerra mondiale: il fronte del Pacifico;
attacco al continente europeo: la Campagna d’Italia , l’operazione “Overlord”;
la fase finale della guerra in Europa;
impiego dell’arma atomica ed epilogo della guerra in Asia;
l’impiego dell’arma atomica e sue conseguenze politiche e strategiche.

B) Le guerre dell’era atomica
La guerra di Corea;
Le guerre d’Indocina e del Vietnam
Le guerre arabo-israeliane
Le guerre jugoslave

B: ESERCITAZIONI PER GRUPPI DI LAVORO (30 periodi)

Potrebbe riguardare la fase finale della II Guerra Mondiale. (caratteri assoluti) e i quattro argomenti del Gruppo B (guerre “limitate” o regionali ecc.) .
Se si ritiene troppo pesante il carico, possiamo limitarci al solo Gruppo B .
In caso di accettazione della proposta di Corso si passerà alla definizione particolareggiata del programma.
A tale fine sono stati presi contatti con i Proff. Antonello Bigini, Luigi Goglia, Alberto Santoni

BIBLIOGRAFIA ORIENTATIVA (e provvisoria)

Opere di  carattere generale, dizionari, repertori , ecc.

. Guerre in tempo di pace , De Agostini, Novara, 1983;
. Christian  Zentner, La guerra del dopoguerra. Storia documentata dei conflitti militari dal 1945 ad  oggi, Bietti, Milano, 1970;
. George C. Kohn, Dizionario delle guerre. Conflitti mondiali, guerre civili, spedizioni punitive, ribellioni, rivoluzioni, Armenia, Milano.
.Paul, K. Davis, Le 100 battaglie che hanno cambiato la storia, Newton Compton, Roma, 2003.

Opere di carattere settoriale

 

II Guerra Mondiale ( bibliografia momentaneamente omessa)


.. Guerra di Corea

…Max Hastings, The Korean war, Simon &Schuster, New York, 1987, (trad. It. La guerra di
    Corea: 1950-1953, Rizzoli, Milano);
… Steven Hugh Lee, La guerra di Corea, Il Mulino, 2003. 
... Camille Rougeron, Les enseignements de la guerre de Corée, Berger-Levrault, Paris, 1952.

 Guerra del Vietnam

… Stanley  Karnow, Storia della guerra del Vietnam, Rizzoli.
… Mitchell, K. Hall, La guerra del Vietnam, Il Mulino.

..Le guerre arabo-israeliane

…A.J. Barker, Arab-Israeli Wars, Hippocrene Books, New York, 1981.
…Trevor N. Dupuy,  Elusive Victory,The Arab-Israeli Wars, 1947-1974, Harper & Row, New
    York, 1978.

.. Le guerre jugoslave
… Jore Pirievec, Le guerre jugoslave, 1991-1999, Einaudi, Torino, 2003






              

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