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venerdì 20 giugno 2025

“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”. APPENDICE 02/2025 DEL 01.06.2025 MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA

 



“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 02/2025 DEL 01.06.2025

MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

Ogni appendice è caratterizzata dalla sintetica significatività dei suoi contenuti.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per questa rubrica, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione.

Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.



martedì 10 giugno 2025

Rivista QUADERNI n. 1 del 2025 Gennaio Marzo 2025

 


Nota redazionale: (massimo coltrinari, direttore)

Numero dedicato nelle sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani  alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare “alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27 Gennaio)

Nella parte “Il mondo da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia, riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi, sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del 18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata “Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna di valore e tradizioni.

Nella Parte “Il Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.

Le tradizionali rubriche completano questo numero

Infine, una annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”: l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro. Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.

 

I di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi, donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025 nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,

IV di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e 7° Reggimento Genio, Roma, Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025

sabato 31 maggio 2025

Visualizzazioni Maggio 2025

                             GLI ACCESSI DEL MESE DI MAGGIO 2025 DI QUESTO BLOG 

SONO STATI 1034, CONTRO I 7386 DEL MESE PRECEDENTE,

PER UN TOTALE  DI 128 792 DALLA APERTURA DEL BLOG

sabato 10 maggio 2025

La Vittoria Italiana del 1918. Considerazioni

 


 

15. L'INFLUENZA DELLA VITTORIA ITALIANA

 

La gloria italiana di Vittorio Veneto, passata la prima sorpresa del mondo, fu violentemente attaccata dalla maggior parte dei giornali e dagli scrittori militari nemici ed alleati. Ciò ha contribuito fortemente a diminuire il valore politico dei nostri rappresentanti nella discussione delle condizioni dei trattati di pace.

Oggi il valore politico internazionale della nostra vittoria è dileguato; ma sono ancora dolorose le ferite inferte dagli alleati all'amor proprio italiano; sia per averci impedito con l'armistizio di Villa Giusti di calcare da vincitori il suolo nemico, sia per la svalorizzazione della nostra vittoria, sia per le ingiustizie clamorose imposteci a Versailles ed a Parigi, nelle trattative per la pace. Esse non hanno più influenza nella politica interna dell'Italia, ma possono averne ancora nella nostra politica estera.

 

L'efficacia politico-militare della battaglia di Vittorio Veneto appare evidente in due grandi fatti: la dissoluzione dell'Impero e dell'esercito austro-ungarici; la capitolazione della Germania.

La dissoluzione dell'Impero austro-ungarico si andava preparando durante la guerra che l'Italia combatteva contro la monarchia bicipite. Nessuna ideologia avrebbe distrutto allora quell'Impero, se l'Italia avesse cessato la sua guerra prima del 24 ottobre 1918. In quel  caso  il Governo di Vienna avrebbe potuto disporre dell'esercito per mantenere i popoli soggetti fra le dighe della sua legge, durante la trasformazione politica che esso aveva preparato. La Boemia, la Polonia, la Jugoslavia avrebbero probabilmente avuto la loro autonomia, ma in una nuova costituzione dell'Impero absburghese. Invece, in tale momento critico, cominciò l'offensiva italiana, ed ipotecò l'esercito nemico sulla nostra fronte togliendo a Vienna il solo strumento sul quale poteva  basare la sua azione di autorità.

La guerra dell'Italia permise ai Capi politici dei vari popoli dell'Impero bicipite di preparare la dissoluzione dell'unione absburgica. Senza la guerra dell'Italia tale dissoluzione  non  si sarebbe potuta  predisporre.

Essa era pronta nella seconda metà d'ottobre del l918, ma occorreva la causa determinante. L'Impero aveva ancora un solido puntello nel suo esercito, bisognava abbatterlo. Chi lo abbatté fu la vittoria italiana.

Se noi fossimo stati sconfitti, o se non ci fossimo mossi dal Piave, rimanendo nella situazione del 27 ottobre, l'armistizio avrebbe dato modo al Governo di Vienna di compiere  la trasformazione politica  da lui preparata.

La guerra dell'Italia, e l'offensiva di Vittorio Veneto dettero luogo alla caduta dell'Impero absburgico e del suo esercito, non preveduta e non compresa negli scopi di guerra dell'Italia e dell'Intesa, e non voluta dalla maggior parte delle popolazioni del caduto Impero.

Adunque, Vittorio Veneto non fu la causa efficiente della caduta dell'Impero absburgico, bensì lo fu la guerra dell'Italia, dal 1917 fino all'ottobre del 1918. Vittorio Veneto fu la causa determinante, perché ne abbatté l'ultimo sostegno, l'esercito, nel momento critico in cui questo era più necessario al Governo di Vienna. Vittorio Veneto non sarebbe stato sufficiente, senza i precedenti anni della nostra guerra tenace, a determinare la caduta dell'Impero e dell'esercito austro-ungarici. Né la nostra guerra avrebbe provocato lo stesso evento senza la nostra vittoria finale. L'una ha preparato, l'altra ha determinato quella caduta.

L'efficacia della guerra e della vittoria italiane fu assoluta ed indispensabile. Senza la guerra dell'Italia    e senza Vittorio Veneto,  l'Impero  austro-ungarico  esisterebbe tuttora.

Invece l'intervento di Wilson e degli uomini politici slavi, rappresentanti i popoli soggetti dell'Austria-Ungheria, non era indispensabile, e non ha contribuito alla rovina dell'Impero bicipite. Avrebbe, invece, probabilmente contribuito a determinare una nuova organizzazione politica degli stessi popoli nell'Impero absburgico, se questo non fosse caduto. Oso affermare che tale soluzione, salvo per la Polonia, sarebbe stata e sarebbe tuttora una benedizione per quei popoli, rispetto alla loro situazione attuale. E lo sarebbe  anche per  l'Europa.

 

L'altro grande avvenimento, negato all'influenza di Vittorio Veneto, è la capitolazione dell'Alemagna .

Basta considerare la situazione alla metà d'ottobre del   1918.

La Germania non aveva più speranza di vincere, ma aveva sempre la volontà di combattere per procurarsi una buona  pace.

 

Dall'8 di agosto gli eserciti della coalizione in Francia, nello svolgere il piano di Foch, avanzavano faticosamente e con gravi perdite, attaccando, alternativamente o contemporaneamente, le linee successive tedesche di Wotan, Siegfried, Alberich ecc. Le truppe tedesche facevano costar cari i successi parziali ottenuti dall'Intesa.

Sebbene nella Siria, di fronte alle truppe di Allenby, i Turchi avessero ceduto, e stessero trattando per un armistizio; sebbene la Bulgaria avesse anch'essa abbassate le armi, e l'Austria-Ungheria fosse costretta a formare una nuova fronte sul Danubio (contro la quale l'armata  mista di Franchet d'Espérey non avrebbe potuto urtare prima della fine di novembre); tuttavia la volontà di guerra della Germania non era crollata. Il 24 di ottobre tanto gli ordini del Comando supremo tedesco quanto le pubbliche dichiarazioni del ministro della guerra a Berlino, dimostravano  la ferma  intenzione di resistere  fino  alla conclusione d'una pace che assicurasse l'avvenire della Germania[1].

Allora la volontà di guerra della Germania crollò definitivamente. Sulla fronte occidentale l'Intesa non aveva ottenuto una vittoria decisiva[2].

La battaglia decisiva, invece, era stata vinta in Italia dagl'Italiani. Essa pose fine anche alla battaglia di Francia ed alla guerra. Ma l'esercito tedesco non fu vinto. Ripeto che, se fosse stato vinto, come lo fu da noi l'esercito austriaco, nessuna volontà e nessuna forza umana avrebbero potuto impedire ai Francesi ed agli Inglesi di andare a Berlino.

 

16. LA NOSTRA POLITICA DI GUERRA.

 

L'esame storico della situazione bellica e politica, nel1'ultima fase del grande conflitto mondiale, mostra come l'azione dell'Italia esercitasse un'influenza decisiva nella soluzione della grande guerra, e come, nell'Intesa, la nazione che aveva maggiori diritti a regolare i destini del1'Austria-Ungheria fosse l'Italia. Tuttavia essa ne fu esclusa, e ciò riesce a prima vista incomprensibile.

 



[1] L'ordine generale tedesco del 24 ottobre dice:

"La risposta di Wilson è per noi soldati un invito a resistere fino all'ultimo limite delle nostre forze. Quando i nostri nemici riconosceranno che a malgrado di tutti i loro sacrifici non potranno rompere la nostra fronte, verranno a concludere una pace che assicuri l'avvenire della Germania

Lo stesso giorno il ministro della guerra tedesco, generale v. Scheüch, dichiarava:

"L'esercito non è sconfitto. Abbiamo le forze necessarie per rendere possibile la difesa con pieno successo "·

[2]  Il 9 novembre 1918, in un consiglio di guerra a Spa alla presenza dell'imperatore Guglielmo, la situazione era cosi considerata:

In conseguenza di Vittorio Veneto la via della Germania meridionale è aperta agli Italiani, e noi non abbiamo riserve da contrapporre loro. Perciò la Germania  deve  accettare qualsiasi condizione di armistizio.”  Ciò, come abbiamo detto, era stato preceduto dal Comando supremo italiano, ed era stato ammesso da Foch e dal Consiglio supremo interalleato, prima del nostro armistizio del 3 novembre.

Il 9 novembre il Cancelliere dell'Impero, Massimiliano di Baden, dichiarava in un proclama:

…..”abbandonato nel quinto anno di guerra dai suoi alleati, il popolo tedesco non poteva più continuare la lotta”.

 

giovedì 1 maggio 2025

INFOCESVAM N. 2 DEL 2025 Marzo Aprile 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 63/64/, N. 2, Marzo Aprile 2025, 1 maggio 2025

XII/2/976 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 2 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 976 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/2/977 – Con questo numero il Bollettino Notizie del CESVAM raggiunge i 1000 post pubblicati dal n. 1 ad oggi.

XII/2/978 – Questo numero di INFOCESVAM è in gran parte dedicato allo stato di avanzamento dei progetti più recenti.

XII/2/979 – Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 1.

XII/2/980 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com ha avuto nel mese di Gennaio 2025 n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di Marzo 2025 i contatti sono stati 9916. Nel Mese di Aprile sono stati 8102. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 218743 La tendenza è, quindi, ancora positiva.

XII/2/981- In distribuzione il n. 1 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione.

XII/2/982- E’ stato stabilito che il Collegio dei Docenti presso ai Master attivati si riunirà nelle modalità concordate ogni Giovedì del mese alla Aula 3 della Sede della Università dalle 9 alle 13

XII/2/983 - Progetto Interno. “ L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” 24 maggio 1941. La Edizione del volume è esaurita. La Federazione di Asti predispone un piano di ulteriore sviluppo del Progetto, che sarà data notizia dei contenuti nel prossimo numero.

XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento”Il Sig. Moriggi, di Rimini, Socio della Federazione del Nastro Azzurro di Cesena, figlio del gen. Moriggi ha dato materiale documentario ed iconografico pere il completamento del progetto

XII/2/985 – Il 27 Aprile 2025 si è tenuta a Roma, la Giornata del Decorato 2025.

XII/2/986 – Il termine per la consegna della Tesi per l’ammissione alla discussione di Laurea per la sessione estiva ( Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) è fissato al 6 maggio 2025. La sessione di Laurea si terra un giorno tra l’ultima settimana di giugno alla prima settimana di luglio

XII/2/987 – Progetto 2023/1 – La Divulgazione. Il Catalogo “Le Edizioni a Stampa” 2014-2024”. è in distribuzione presso le Biblioteche, le Scuole e gli Istituti e a chi ne fa richiesta. Raccoglie tutte le pubblicazioni edite tramite la esecuzione dei progetti in essere sia interni che esterni

XII/2/988 – E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021).

XII/2/989 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Manoscritto 5. La copertina è stata composta ed edita.

XII/2/990 – Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Raccolto il materiale iconografico e documentario. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 1 .

XII/2/991 – Collaborazione CESVAM – Associazioni. Cesena. Il 22 parile 2025 il Direttore del CESVAM ha tenuto una conferenza sul tema “A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La Sconfitta. Il posizionamento dell’Italia nella realtà internazionale. Dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 ad oggi ( fine della NATO?).”

XII/2/992 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Marzo, 4 Video, mese di Aprile, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/2/993 – Collaborazione CESVAM – Associazioni. Il 14 Maggio pv. Presso il CASD Centro Alti Studi per la Difesa si terrà un Convegno Il Collegio Militare di Roma e La “Nunziatella” storie convergenti” in collaborazione con L’Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio

XII/2/994 – Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Raccolti i materiali documentari e iconografici. Predisposto il Manoscritto 1

XII/2/995 -Le sessioni di laurea estive dei Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea, Politica Militare comparata, e Terrorismo ed Antiterrorismo internazionale si terranno nella seconda quindicina di giugno 2025. (www.unicusano.it/master)

XII/2/996 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 maggio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)

XII/2/997 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta. Raccolto il materiale documentario ed iconografico. Predisposto in bozza i capitoli I; II, III, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Predisposto il Manoscritto 1.

XII/2/998- Si è svolto a Roma il 26 marzo 2025 il Convegno di Studi e Ricerca “ Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo Dove Andiamo”. Pubblicati nelle varie filiere diversi interventi. Risultati: E’ emerso il dato che il CESVAM impronterà la sua azione nel futuro in base alle varie situazioni secondo il principio della “geometria variabile”, concetto ampiamente illustrato in vari interventi e note.

XII/2/999 – In Tipografia per la stampa il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 per la distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione

XII/2/1000 - Prossimo INFOCESVAM (maggio - giugno) sarà pubblicato il 1 luglio 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org