a. Considerazioni riepilogative
(1) Correlazione fra intendimenti e
possibilità: valutazione dell’adeguatezza delle forze in campo in relazione
agli intendimenti ed agli scopi.
La battaglia navale di Lissa sembra, almeno da parte
italiana, essere asservita al solo motivo politico. Malgrado l’importanza
strategica dell’isola per il controllo dell’Adriatico settentrionale, la sua
presa non avrebbe comportato il mutamento delle sorti della guerra già decisa a
Sadowa. In ogni caso la flotta italiana era imponente e quindi apparentemente
capace sia di conquistare l’isola sia di contrastare la modesta flotta
Austriaca. Si contravvenne però alla regola dottrinale che consigliava, prima
di attaccare fortificazioni e tentare sbarchi, di ottenere il dominio del mare.
(2) Rapporti di potenza fra le parti
contendenti: capacità rispettiva di sostenere sforzi prolungati
I Rapporti di Forza erano a favore dell’armata
italiana. In particolare, 1,9 per le navi, 1,6 per il numero di cannoni, 2,6 per il tonnellaggio e 2,57 per la potenza
motrice. Nessuna delle due flotte poteva sostenere sforzi prolungati, malgrado
la marina italiana diede prova di essere in grado di poter sostenere due giorni
di cannoneggiamenti ed una battaglia, prima che sia il carbone che le munizioni
cominciassero a scarseggiare.
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