Il rientro
dall’Egitto
Il primo colpo di fortuna
Non si comprende a fondo la seconda campagna
d’Italia e, in particolare, la battaglia di Marengo, se non si risale alla
situazione francese nell’anno 1799, quando Bonaparte era in Egitto, e alla sua
decisione di rientrare da solo lasciando colà l’Armata al comando del Generale
Kléber.
Ai fini della nostra indagine giova ricordare, in
proposito, che anche la spedizione egiziana è una dimostrazione esemplare
dell’audacia delle concezioni strategiche di Napoleone ch si riprometteva
attraverso l’Egitto di colpire l’Inghilterra nelle sue principali fonti di
approvvigionamento, le Indie.
Ma torniamo al nostro tema. Nel 1799 la situazione
in Francia era disastrosa sotto tutti gli aspetti, politico, economico e
militare. Il Direttorio era assolutamente squalificato, le casse vuote e il
nemico (la seconda coalizione) alle frontiere francesi. L’Italia era tornata in
mano agli austriaci, rinforzati dai russi, e i brillanti risultati della pace di
Campoformio erano completamente annullati.
Napoleone
nell’ottobre del 1799 decise allora di rientrare in Francia da solo e in
incognito su un piccolo vascello. Fu una decisione provocata dalla sua
ambizione ma anche dal sincero desiderio di salvare la Francia. Fu una
decisione non solo audace ma addirittura azzardata. Riuscì, comunque, ad
evitare I vascelli inglesi che gli davano la caccia e a sbarcare in Provenza.
Possiamo
considerarlo il primo atto d’audacia coronato dalla fortuna.
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