Il Colpo di Stato
di Brumaio
Il
secondo colpo di fortuna
Quando
il 9 ottobre del 1799 si avvicinava alla costa francese rientrando dall’Egitto,
ignorava quale accoglienza gli sarebbe stata riservata e, soprattutto, non
poteva escludere di essere arrestato come disertore, malgrado gli ordini che
l'autorizzavano a rientrare al momento che giudicherà opportuno (L'ultima
disposizione del 3 settembre del Ministro delle relazioni esterne l'autorizzava
in effetti a rientrare ma con la propria Armata). L'opinione pubblica lo avrebbe
accusato di essere il responsabile del disastro egiziano? Di essere un disertore?
Il
9 ottobre Bonaparte sbarcò nella baia di Saint Raphael. Appena sbarcato, non
senza inquietudine avvertì il Direttorio del suo ritorno, giustificando il
proprio comportamento. Ma la notizia della vittoria di Aboukir lo aveva
preceduto. l’apprensione fu presto dissipata e
scoperse di essere atteso.
Nella
sua marcia verso Parigi ricevette ad Avignone un'accoglienza calorosa, a
Lione un trionfo. Le sue vittorie in Italia
non erano state dimenticate. Non era legato ad alcuno dei clan che stavano
conducendo il regime alla rovina ed era fuori da ogni responsabilità per quanto
riguardava i diversi insuccessi del Direttorio. Di colpo l'opinione pubblica
realizzò che era rientrato dall'Egitto per salvare la Repubblica. Non aveva
disertato, non aveva tradito i suoi soldati. La sua posizione politica era
eccellente.
il
16 ottobre Bonaparte arrivò a Parigi ma ignorava ancora le reazioni del
Governo. Sieyés (uno dei Direttori e principale ideatore e animatore del
tentativo di colpo di Stato) aveva posto il 14 la questione se il generale
Bonaparte avesse il permesso del Governo di rientrare.
Secondo
le memorie di Barras, fu proposta la sua messa fuori legge, tuttavia il Direttorio
esitò a far arrestare un uomo la cui popolarità era così grande. Bonaparte
dichiarò che le novità pervenutegli in Egitto erano talmente allarmanti che non
aveva esitato a lasciare la sua Armata per venire a dividere i pericoli del
Governo.
Il
giorno dopo fu convocato a colloquio con il Direttorio al completo (Barras,
Sieyès, Roger Ducos, Gohier e Moulin). Durante l'udienza Napoleone ebbe la
certezza che non gli sarebbe più stato rimproverato il suo ritorno. Il
Direttorio non aveva osato nulla contro di lui. Era il secondo colpo di
fortuna dopo quello di essere sfuggito alla flotta inglese.
Il
terzo colpo di fortuna
Il
terzo colpo di fortuna di Bonaparte fu
la morte del generale Joubert (Comandante in capo dell’Armata d’Italia), ucciso
il 15 agosto di quell’anno in Italia alla battaglia di Novi. Infatti, un
accordo per un colpo di Stato per rovesciare il Direttorio era stato stretto
tra Sieyès, Talleyrand e Fouché e ci si era accordati sul nome di Joubert per
avere un “braccio armato”.
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