Riedizione del volume a titolo “Per l’Esercito Serbo” di Paolo Giordani
curato dalla Dott.ssa Mila MIHAJLOVIĆ
PER L’ESERCITO SERBO - UNA STORIA DIMENTICATA"Informazioni della Difesa", 2014, pp.128, Libro non in vendita
Per informazioni:
mila.mihajlovic@gmail.com.
A cent'anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, questo volume,
di inestimabile valore storico, rievoca una delle più importanti e vaste operazioni
umanitarie di tutti i tempi che ha, a sua volta, indirizzato la vittoria e l'andamento della storia europea.
Alla fine del 1915, l'Esercito serbo, stretto dalle armate degli imperi Centrali,
dovette ritirarsi nel pieno dell'inverno, attraverso i monti albanesi. Giunse sulle coste
dell'Adriatico e il salvataggio di un intero esercito fu quasi esclusivo compito d'Italia.
Il lavoro della nostra Marina da guerra fu sovrumano. L'evacuazione dell'Esercito
serbo coinvolse centosettanta navi nella stagione avversa, su uno specchio di mare
strettissimo, navigando su rotte obbligate e lungo spiagge aperte, flagellate da tutti i
venti e senza un posto d'approdo.
Dal 12 dicembre 1915 al 29 febbraio 1916, furono imbarcati e trasportati in salvo
136.000 soldati serbi e altri 11.651 ammalati e feriti, cavalleria di oltre 13.000
uomini e 10.000 cavalli, quasi 23.000 soldati austriaci, prigionieri dell'Esercito
serbo, 22.000 tonnellate di viveri, foraggi, medicinali e materiali vari e 50 pezzi
d'artiglieria serba.
L'impresa della nostra Marina, fin'ora poco conosciuta, può essere paragonata
a quanto avvenne nella Seconda Guerra mondiale tra il 25 maggio e il 3 giugno 1940
a Dunkerque nella Francia settentrionale, che vide lo sgombero di oltre 300.000 soldati inglesi e francesi.
Tale salvataggio fu determinante per la vittoria degli Alleati a somiglianza,
possiamo dirlo ora, di quanto avvenuto nell'inverno 1915/1916 sulle coste
albanesi. Resta comunque impresso nella nostra storia militare quanto
disse il colonnello Mitrovitch, capo del Quartier Generale serbo, nel salutare negli
ufficiali e negli equipaggi dell'incrociatore "Città di Catania" tutta la Marina italiana,
a cui si disse fiero di rendere l'omaggio affettuoso e riconoscente del popolo
di Serbia: "Bene è intesa ed apprezzata dall'Esercito serbo la vostra opera
nobilissima.. Ora e sempre per quest'opera vi accompagnino, o marinai d'Italia,
la gratitudine e i voti di tutta la Serbia, che sulle vostre navi oggi rinasce per affermare
il suo sacro diritto all'esistenza contro l'aggressione e l'oppressione nemica".
L’opera rappresenta la riedizione del volume a titolo “Per l’Esercito Serbo” di
Paolo Giordani, stampato in Italia nel 1917, di cui esiste anche una edizione
francese corredata da foto dell’epoca.
L’attuale edizione, dedicata a tutti i militari italiani e serbi uniti nella sofferenza e nella
vittoria della Prima Guerra Mondiale, curata dalla Dott.ssa Mila Mihajlovic, ripropone
l’antico testo in italiano con la contestuale versione in lingua serba. La parte
redazionale è stata curata dal direttore e dallo staff della rivista
“Informazioni della Difesa”.
Pier Vittorio Romano
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