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domenica 23 giugno 2013

Rassegna Stampa: L'articolo del giornale del Lazio. Dove vai son cipolle cosa porti vado a Firenze


Ritorneremo sull'argomento, ma ancora una volta quando si viene a contatto con la stampa, sopratutto quella locale, che persegue scopi e finalità che a volte non pongono in primo piano le superiori forme di ricerca scientifica, si rimane sorpresi nel constatare che di quello che si è detto si prende solo in necessario per sostenere la propria tesi ma non l'articolato ragionamento basato sui documenti proposti. Un vero peccato. ed una occasione perduta.
 Fare storia non è fare sport, ove nello sport la competitività, è la base e l'essenza. Nel fare Storia significa far emergere la realtà come si è palesata. 
 La Storia non può essere al servizio di nessuno.  
Peraltro, se l'articolista era in sala,  è un peccato che non abbia partecipato al dibattito più volte sollecitato, se ha scritto l'articolo tramite intermediari, dovrebbe richiamarli ad una maggiore professionalità e serietà per quello che gli hanno riportato.
 Sorprende che nell'articolo non sia stato fatto cenno alle fonti tedesche, più volte citate e a quelle statunitensi tutte concordi che Aprila fino al 28 mattina era in mano tedesca.
Come si possono ignorare queste fonti, per sostenere tesi diverse?
Oppure siamo di fronte all'ennesima  situazione che si hanno due diverse definizioni,  che non si è d'accordo su che cosa intendiamo per "Liberazione".
 Se una pattuglia Alleata arriva dietro le linee nemiche e dichiara che quel posto è stato liberato, o vi sono altre iniziative, peraltro documetate,  
allora è bene confrontarsi e chiarirsi per evitare  "querelle" che, con tutto il rispetto, non abbiamo nessuna intenzione ne di parteciparvi e nemmeno di esserne coinvolti.

Aprilia: La relazione introduttiva di Elisa Bonacini

 Sabato 15 Giugno 2013 - Istituto Rosselli

Vi ringrazio di aver voluto partecipare al secondo convegno “28 maggio a day to remember” dal tema "Aprilia in guerra: la battaglia di Aprilia", che si onora della consulenza storica del Generale Massimo Coltrinari Titolare di Storia Militare nella cattedra di Dottrine Strategiche e del Generale Luigi Marsibilio Vice presidente della “Sezione Studenti e Cultori della materia” della Associazione Nazionale Combattenti della guerra di liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate.
 Un convegno fortemente voluto dall'Associazione “un ricordo per la pace” e dalle Associazioni D'arma e combattentistiche di Aprilia qui presenti.
Questo secondo appuntamento assume per me una valenza diversa, poiché l'anno trascorso ha portato a compimento seppure parzialmente il progetto che ho perseguito per 14 anni con tutte le mie forze : un' esposizione museale che accogliesse i reperti e cimeli della seconda guerra mondiale collezionati  da mio fratello Ostilio Bonacini in più di trent'anni di appassionata ricerca. Il desiderio della mia famiglia dopo la sua scomparsa è stato infatti sin da subito quello di volere condividere questo patrimonio storico con la collettività,  documento di memoria delle migliaia di vittime del conflitto e delle sofferenze che dovettero subire anche i civili, costretti allo sfollamento ed a dovere affrontare a guerra finita, la gravosa opera della ricostruzione e della bonifica dei campi minati. Grazie all'impegno preso dal Comune di Aprilia ed alla disponibilità del Dirigente dell'Istituto Rosselli Dott. Galassi  si è potuto realizzare questo nuovo allestimento espositivo, inaugurato lo scorso 24 aprile, in attesa di un locale più idoneo nel centro storico di Aprilia. Tale esposizione rappresenta il primo tassello di un futuro museo civico di Aprilia,  sarà utilizzata a fini didattici, educativi e di studio, e resa accessibile al pubblico gratuitamente. Si avvarrà presto di un sistema multimediale informativo aperto che si  adatterà alle differenti tipologie di visitatori (bambini, adulti, visitatori di altre nazionalità), approfondendo gli aspetti storici e descrittivi dei reperti. E' imminente anche la creazione di una mostra on-line tramite sito internet, collegato al sito del Comune di Aprilia, che contribuirebbe ad eventuali collegamenti e scambi culturali con altri musei italiani ed esteri ed a pubblicizzare le nuove iniziative.
L'anno trascorso ha dato modo, grazie alla sensibilità dell'Amministrazione uscente, riconfermata nella figura del Sindaco Antonio Terra di realizzare quello che da tempo Aprilia attendeva, Aprilia città martire durante il secondo conflitto mondiale a soli 7 anni dalla sua fondazione, quando citando le parole dello storico apriliano Bernardino Tofani “tutto odorava ancora di calce ed i nuovo. La proposta di istituire una data nella quale celebrare annualmente la Liberazione di Aprilia il 28 maggio, a tutti gli effetti la rinascita di Aprilia era  stata presentata al Comune di Aprilia nel maggio 2012 su iniziativa dell'Associazione “Un ricordo per la Pace” e delle Associazioni d'Arma e Combattentistiche di Aprilia ed  il consenso di altre Associazioni locali .
Un ringraziamento particolare deve andare quindi alle Associazioni  che hanno aderito con entusiasmo a questo progetto, sostenendolo nel tempo con grande convinzione affinché l'Amministrazione arrivasse presto a concretizzarlo attraverso i necessari atti istituzionali.
Il Consiglio Comunale di Aprilia lo scorso 31 gennaio ha istituito,  individuandola nel 28 Maggio di ogni anno ed intitolandola “28 maggio 1944: la Battaglia di Aprilia”, in memoria dei caduti.        
L'idea  di istituire ad Aprilia una giornata del ricordo era maturata  anche  dal contatto con alcuni veterani che hanno combattuto nel nostro territorio, tra cui l'inglese Harry Shindler  e dal contatto con diversi testimoni oculari ancora viventi  residenti ad Aprilia, discendenti degli affidatari dei poderi dell'Opera Nazionale Combattenti negli anni '30. Da qualche anno sto raccogliendo queste toccanti testimonianze in video-documentari quale arricchimento multimediale della futura struttura museale.
I giovani devono capire -  sostengono le Associazioni d'Arma di Aprilia - quale fu il sacrificio di quella  generazione ed occorre l'impegno di tutti affinché non si ricommettano gli stessi errori”.
Aprilia, ed i Comuni coinvolti negli avvenimenti del 1944 sono oggi città multi-culturali  dove  è necessario non perdere le nostre radici, ed avere dei punti di riferimento della nostra identità storica.
E' un bisogno culturale che necessita di azioni concrete, di un progetto comune ,  favorire la raccolta di materiali, documentazione e delle ultime testimonianze, un patrimonio culturale collettivo da difendere e da tutelare, una risorsa per il nostro territorio.
Promuovere quindi un turismo culturale nei comuni coinvolti .
Valorizzare i centri storici con  installazioni  permanenti di pannelli artistico- fotografici che riportino al periodo, con una segnaletica chiara che possa condurre il visitatore- turista nei luoghi storicamente più importanti; offrendo  la possibilità  di percorsi guidati  ben organizzati; proponendo quindi un'  offerta di prodotti culturali adeguati alle curiosità ed alle esigenze sempre maggiori del pubblico.
Investire nel settore culturale per portare una favorevole ricaduta  sul benessere economico di questo territorio.
E' necessario, secondo la mia opinione, trovare un piano comune per accedere a grandi finanziamenti europei per favorire la realizzazione di questi progetti.
Ma questi progetti, devono essere accompagnati dall'impegno delle Istituzioni, degli operatori scolastici e delle famiglie stesse. E' fondamentale cercare di sensibilizzare i giovani, rivolgersi alle nuove generazioni, artefici del nostro futuro affinché possano con convinzione portare avanti nel tempo il nostro lavoro. E' fondamentale  educare i giovani ad una cultura di pace e di tolleranza, di rispetto per le diversità e di fraterna collaborazione per il bene comune.   Favorire la cultura del creare, del costruire insieme, ognuno con le proprie  diverse capacità ed attitudini.
Le nuove generazioni, la parte sana, il germoglio ancora integro e vitale di questa società malata.
A loro è stato rivolto il concorso “l'albero della pace”, iniziativa patrocinata dal Comune di Aprilia. I ragazzi delle Scuole medie di Aprilia hanno risposto dimostrando grande sensibilità. Ho organizzato i loro elaborati ed i loro pensieri nel video I COLORI DELLA PACE. Lascio quindi con piacere la parola ai ragazzi con un monito che è una speranza per il futuro :

Stop alla violenza ed alla guerra!

venerdì 14 giugno 2013

Il Piano Alleato per l'uscita dalla testa di ponte di Anzio 21- 31 maggio 1944


Il piano alleato relativo alla uscita dalla testa di ponte di Anzio prevedeva una finta a destra dello schieramento, per fissare sul posto le migliori divisioni tedesche, con altre finte concernenti minacce di sbarco a Terracina o alle foci del Tevere. In realtà l'attacco principale aveva per obiettivo Velletri. Se riusciva si tagliavano le vie di alimentazione logistica del fronte di Cassino e quindi tutto il fronte meridionale tedesco crollava, come in effetti avvenne




La situazione al 23  ed al 24 maggio 1944




La situazione al 25 e 26 maggio 1944





La situazione al 27 e 28 maggio 1944




 La Situazione al 29-30 maggio 1944



La situazione dal 31 maggio al 4 Giugno 1944



Aprilia come era nel maggio del 1944


Aprilia: Liberata il 28 maggio o il 23 maggio 1944 Le fonti




In merito alla ricerca volta ha stabilire se Aprilia sia stata liberata il 23 o il 28 maggio 1944, si riportano le fonti consultate, sia di parte Alleata che di parte Germanica. In particolare il Diario della 14 Armata che alla data del 23 maggio 1944 non cita minimamente che Aprilia sia sta o evacuata o addirittura persa.



       Diario della 14 Armata 23 maggio


Per gli Alleati The Factory è caduta il 28 maggio 1944i




I Primi due soldati britannici entrati ad Aprilia nella mattina del 28 maggio 1944.




mercoledì 12 giugno 2013

Quando è stata liberata Aprilia?


Secondo questo documento, si sostiene che Aprilia sia stata liberata presumibilmente il 23 maggio 1944. E' una ipotesi suggestiva. i Podestà della zona, compromessi con il fascismo e sicuri di dover rispondere delle loro prevaricazioni, lasciaro la zona tra il 21 ed il 25 maggio, riparando prima a Roma poi nel Nord Italia. Non è possibile una esegesi completa del documento, ma qui interessa che il dato che Aprila sembra essere stata liberata il 23 maggio.
Ora occorre precisasarre che cosa si intende per "liberare una città".
Se le forze di occupazione tedesche, o le autorità fasciste, lasciano una città, senza che questa sia stata occupata dalle forze Alleate, non si può parlare di liberazione ma di abbandono o ritirata.
Per liberazione, almeno nella accezione del 1944, si intende il momento in cui le forze Alleate  o le forze del CLN prendevano possesso della città. 
Vedremo in un successivo intervento che le forze Alleate e le forze tedesche il 23 maggio, così come il 24, il 25  ed il 26 maggio, in piena battagllia per l'uscita dalla testa di ponte da parte del Vi Corpo d'Armata Statunitense, ancora non avevano raggiunto Aprila. Dalla lettura del Diario di Guerra della 14 Armata tedesca risulta che il 26 maggio ancora non era stato dato l'ordine di evacuare Aprila.
Su queste basi si può approfondire il tema proposto.




La nota in cui viene pubblicato l'interessante documento del 23 maggio 1944

giovedì 6 giugno 2013

Lo Sbarco in Normandia 6 giugno 1944 Fotografie Storiche

A  69 anni dal 6 giugno 1944, alcune foto tratte da un Album di ricordi stampato negli anni subito dopo la guerra, dal punto di vista francese

Marc Elmer - Album Ricordo dello Sbarco in Normandia. Fotografie prese dai cineoperatori Alleati dopo la battaglia anni 19444-1946.


Cerimonia commemorativa sulla spiaggia alla presenza di militari Alleati



La Cerimonia commemorativa due anni dopo lo sbarco, tenuta essenzialmene dai Francesi, che sottolineano come lo sbarco dagli Anglo Americani sia chiamato l'Invasione












mercoledì 5 giugno 2013

La Legione romana.Schede di Sintesi


 La Storia delle Legioni di Roma, il proprio ordinamento e le vicende passate attraverso i secoli sono riportate in schede per l'Associazione "la Tavola Rotonda" che gestisce la  
Civica Galleria del Figurino Storico, di Osimo (Ancona)
 Ogni scheda riporta il motto, i nomi dei Comandanti, e una breve sintesi della sua storia, con una figura di riferimento
 Nel riquadro a destra l'elenco delle schede pubblicate e la data di pubblicazione su
"www.figurinostorico.blogspot.com"