(5) 15 dicembre:
Gli attacchi dei quattro giorni precedenti si erano sviluppate con maggior intensità nei settori della Ravenna e della Cosseria. Contro le altre unità dell’8^ Armata non si erano svolte particolari azioni. Il Gen. Gariboldi prospettava al comando del Gruppo d’Armate “B” chiedendo l’assegnazione tempestiva di rinforzi. Il comando tedesco aderiva solo in parte alle richieste italiane ponendo vincoli e condizioni alle unità assegnate[1].
- Fronte del II C.A.: gli attacchi continuava incessantemente appoggiati anche da azioni aeree. Il Gen. Zanghieri, comandante del II C.A. ribadiva l’assottigliamento delle riserve divisionali e del Corpo d’Armata. Per concedere una pausa alle provate unità italiane sarebbe stato necessario il concorso della 385^, occorrevano inoltre altre forze per contrattaccare e presidiare una seconda linea difensiva, forze che in quel momento non erano disponibili.
Il Comandante del II C.A. proponeva allora:
· un’azione dal settore della Div. Cuneense verso il tergo di Gorohovka;
· sostituzione dei reparti italo - tedeschi in linea;
· assegnazione di unità alpine per rinforzare i settori della Cosseria e della Ravenna.
Si trattava di una serie di proposte la cui attuazione si sarebbe applicata alcuni giorni dopo, con l’impiego d’urgenza della Div. alp. Julia. giungevano comunque, spostati da altri settori, aliquote di unità ch venivano impiegate nei settori più minacciati e privi di riserve.
Alle 20,45 il comando dell’8^ Armata diramava le disposizioni ricevute dal comando superiore tedesco:
· la 385^ Div. passava a disposizione del II C.A. per ristabilire la situazione nel settore della Cosseria;
· la responsabilità dell’Area di Responsabilità della Cosseria sarebbe passata alla 385^ Divisione germanica che assorbiva anche le artiglierie della divisione italiana;
· la Div. Cosseria avrebbe dovuto riordinarsi in seconda linea. Il Gen. Zanghieri voleva però che le fanterie della Cosseria rinforzassero la Ravenna.
Nella serata, a seguito di attacchi sovietici, la saldatura tra Ravenna e Cosseria risultava compromessa e la situazione fu ripristinata in tarda serata, solo dopo aver impiegato numerose forze.
Fronte del XXXV C.A: l’attività contro la Div. Pasubio non era eccessiva tanto che il gruppo mobile della Div. Celere fu reimpiegato nel settore del II C.A..
Dopo 5 giorni di combattimenti le unità dell’8^ Armata avevano sostanzialmente conservato le posizioni iniziali ma le riserve disponibili si erano assottigliate arrivando al limite del punto di “rottura”. Lo scopo di ottenere il logoramento delle forze contrapposte era stato ottenuto dai sovietici che avevano lanciato, contro le posizioni tenute dalle Div. Cosseria, Ravenna e Pasubio circa 28 dei centoquindici battaglioni disponibili.
Tratteremo ora la fase di “rottura” (16-19dicembre) (All. “O”).
All’alba del 16 dicembre oltre 2500 bocche d’artiglieria iniziarono la “preparazione” contro le posizioni tenute dal II C.A.. Durante la prima giornata i sovietici furono ancora e decisamente “contenuti”. Furiosi combattimenti sisvilupparono nei giorni 17 e 18 dicembre grazie all’ancora efficace attività di contrasto delle unità italo-tedesche mentre l’azione dell’Armata Rossa si andava sviluppando ed estendendo anche nell’Area di Responsabilità del XXIX C.A. (Div. Celere, Torino e Pasubio).
Conseguito il successo da parte russa, contro la posizione di resistenza, essendo mancato l’intervento di adeguate forze tedesco-italiane, le Grandi Unità attaccanti penetrarono in profondità (circa 20 km), raggiungendo Novo Kalitva verso ovest e per altrettanti kilometri verso sud-est. Il 18 le avanguardie sovietiche raggiunsero Taly, percorrendo ulteriori 30 km, il giorno successivo, avanzando per ulteriori 25 km interrompevano la ferrovia (nord-sud) Rossosc-Millerovo raggiungendo Kantemirovka. Le G.U. minacciate da tergo e dai fianchi, riceveranno, poco dopo mezzogiorno, l’ordine di arretrare.
(6) 16 dicembre (Vds. All. “P”):
- Fronte del II C.A.: alle ore 6 avveniva la cessione di responsabilità dalla Cosseria alla 385^ tedesca. La situazione era particolarmente aggravata, avendo i russi iniziato a sfruttare la profondità della loro azione. La situazione era veramente critica e le unità della Cosseria furono costrette a rimane re in linea. Inoltre sia la Julia, che la 387^ Div. tedesca, che il gruppo corazzato SS non avevano ancora raggiunto il settore del II C.A.. Il settore interno più critico risultava la saldatura tra Cosseria e Ravenna. Quest’ultima aveva fronteggiato almeno tre divisioni sovietiche ed iniziava a cedere. lentamente, terreno. Il Gen. Zanghieri proponeva un arretramento della linea difensiva ma il Comando Gruppo d’Armate “B”, ribadiva la difesa ad oltranza, a mezzanotte anche il comando dell’8^ Armata confermava gli ordini e metteva alle dipendenze del II C.A., “per un astretta collaborazione”,[2] la 298^ Div. Tedesca.
- Fronte del XXXV C.A: anche la Div. Pasubio stava entrando in difficoltà, soprattutto nel mantenere il contatto con le unità del II C.A., mentre anche la sua linee più arretrata stava dando segni di cedimento.
(a cura di massimo coltrinari ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
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