Soltanto nella prima decade di dicembre il Comando Gruppo d’Armate “B”
aveva assegnato all’8^ Armata tre unità tedesche: la 385^ Divisione di
fanteria, la 27^ Divisione corazzata, con limitata capacità operativa, ed il
318° rgt. Panzergranadieer. Contemporaneamente veniva ribadito l’ordine di
resistere ad oltranza sulla linea del Don, assicurando i reparti che se fossero
rimasti isolati sarebbero stati “liberati” dalle riserve d’intervento.
Frattanto i sovietici avevano iniziato una serie di azioni locali contro
la Div. Pasubio ed avevano indotto il comando del XXXV C.A. – CSIR a raffittire
lo schieramento di quella Divisione con unità di fanteria ed artiglieria.
Glia attacchi erano stati condotti dall’ 1 al 9 dicembre ed erano sempre
stati respinti o contrattaccati con successo.
Dall’11 al 15 dicembre verrà condotta, dai russi, la fase di logoramento.
(ved. All. “N”):
(1) 11
dicembre:
-
Fronte del II C.A.: alle 6,40 l’aviazione
sovietica attacca le posizioni della Div. Ravenna e, a seguire inizia l’attacco
delle fanterie. Alle 8,30 anche gli aerei tedeschi intervengono a favore della
divisione italiana a seguito di una richiesta del Comando del II C.A.. Il
comandante del II C.A. aveva subito valutato la pesantezza del compito. Egli
proponeva, al comando d’Armata, che, dal fronte del Corpo d’Armata Alpino,
fosse effettuata una puntata di alleggerimento, avendo il concorso
dell’artiglieria della Div. Cosseria. Il Gen Gariboldi non accoglieva la
richiesta vista la consistenza delle forze nemiche contrapposte. Nel pomeriggio
la riserva divisionale era stata completamente impiegata ed entravano in azione
le riserve del C.A. (un gruppo mobile d’intervento rinforzato). Il Comando
d’Armata non poteva spostare in avanti la 27^ Div. cor. Tedesca, vincolata
dalle disposizioni del Grupppo d’Armate “B” che però riusciva ad ottenere lo
spostamento degli elementi dell 385^ Div. tedesca alle spalle del settore
difeso dalla Cosseria che al momento non era direttamente attaccata.
-
Fronte del XXXV C.A.-CSIR: fu attaccata la
divisione Pasubio ma senza esito da parte dei sovietici.
(2) 12
dicembre:
il Comando
Gruppo d’Armate “B” , probabilmente non ancora convinto dell’inizio
dell’attacco principale sovietico ne settore del II C.A. italiano, disponeva
l’afflusso della 387^ Div. di fanteria tedesca, a nord del settore in cui si
stavano svolgendo le operazioni, a cavallo del limite di settore tra C.A.
Alpino e 2^ Armata ungherese.
-
Fronte del II C.A.: nonostante altri attacchi,
nel settore della Cosseria, la situazione era ristabilita entro la serata,
mentre aveva inizio il trasferimento ferroviario della 385^ Div. tedesca con
arrivo e dislocazione a Mitrofanovka. La 27^ corazzata stava predisponendosi ad
avanzare il proprio schieramento. Nel sottore della Ravenna l e riserve si
stavano assottigliando intaccando anche la disponibilità dei battaglioni in
secondo scaglione che non sarebbero stati sostituiti dalle riserve,
inesistenti, del C.A.;
-
Fronte del XXXV C.A.-CSIR: proseguiva,
incessantemente, la pressione nemica tanto da far intervenire il gruppo mobile
della Div. Celere, dotato di una componente semovente e corazzata.
(3) 13
dicembre:
-
Fronte del II C.A.: gli attacchi proseguivano e
fin dal mattino il comandante del II C.A. prospettava il logoramento delle
riserve chiedendo la disponibilità totale della 385^ Div. anziché di sue aliquote.
Il nemico continuava una forte pressione. Alla fine della giornata anche il
537° granatieri era entrato in azione passando alle dipendenze del II C.A..
Contro la Cosseria, alla fine della giornata erano stati impiegati 6-7
battaglioni di fanteria. Anche la Ravenna non se la stava vedendo meglio,
addirittura i sovietici stabilirono una presenza aerea di caccia permanente in
quel settore così da evitare ogni interferenza da parte dei reparti aerei
italo-tedeschi. Alla fine della giornata elementi della 27^ Div. tedesca
(gruppo Haempel) spostavano in avanti il loro schieramento;
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Fronte del XXXV C.A.-CSIR: la pressione
sovietica continuava specie nel settore della Div. Pasubio.
(4) 14 dicembre:
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Fronte del II C.A.: la 27^ Div. corazzata non
poteva essere impiegata dal comando di C.A. ed allora un contrattacco svolto
nella mattinata, dalla Cosseria, non vedeva il concorso dei reparti della
citata unità tedesca. Contro la Div. Cosseria erano ormai impegnate la 127^, la
172^ della 350^ divisioni sovietiche. Ambedue i reggimenti della Cosseria
avevano ormai le loro forze completamente in linea ed anche il 318° rgt.
tedesco non disponeva di altri rincalzi. Anche la Ravenna non aveva più riserve;
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Fronte del XXXV C.A.-CSIR: la pressione rimaneva
costantemente forte nel settore della Div. Pasubio.
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