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martedì 15 maggio 2018

!914 I Piani di Mobilitazione: Germania


Materiali da utilizzare per i Dizionario minimo della Grande Guerra
info:www. valoremilitare.blogspot.com 

La Germania proclamò la Kriegsgefahrzustand, cioè la pre-mobilitazione generale il 31 luglio 1914 e la mobilitazione generale il 1 agosto 1914 alle ore 17.  Furono mobilitati:
-         25 Corpi d’Armata. Su due divisioni (numerati dal I al XXV)
-         3 Corpi d’Armata bavaresi (I,II,III)
-         La Guardia (1 Corpo d’Armata)
-         11 Divisioni di Cavalleria
-         14 Corpi d’Armata (composti da 28  Divisioni di riserva
-         2 Divisioni di riserva

Ogni  Corpo d’Armata attivo comprendeva nel 1914:
. 2 Divisioni di fanteria su
  .. 12 battaglioni di fanteria
  .. 12 batterie su 6 pezzi
  .. 1 Reggimento di  Cavalleria
  .. 1 Reggimento Genio
  .. 1 (a volte 2) compagnie di sanità
. 1 Gruppo di Artiglieria pesante campale
. 1 Squadriglia di aeroplani

Ogni Divisione di fanteria di riserva comprendeva:
. 12 battaglioni di fanteria
. 6 batterie su sei pezzi
. 1 Reggimento di Cavalleria

Ogni Divisione di Cavalleria comprendeva:
. 2 Brigate su 3 Reggimenti a 4 Squadroni (24 Squadroni in totale)
. 1 Gruppo di 3 Batterie a cavallo su 4 pezzi (12 pezzi)
. 1 Reparto mitragliatrici
. 1 Plotone Genio

Altre forze furono mobilitate che erano 10 Divisioni “ersatz”[1], composte da un battaglione per ogni brigata di fanteria, riuniti in 19 Brigate.  Ogni circoscrizione di Corpo d’Armata mobilitò due brigate miste di Landwher che, nel 1914 avevano il compito sul fronte occidentale dell’occupazione dei territori invasi e della sicurezza delle linee di comunicazione; sul fronte orientale, inserite nelle unità attive, presero subito parte alle operazioni. Furono mobilitate anche un numero considerevole di unità Landsturn, incaricate del servizio territoriale nel territorio metropolitano tedesco.

A mobilitazione avvenuta, il 18 agosto 1914 l’Esercito tedesco aveva mobilitato, oltre alle unità della Landwher e del Landsturn:
-         11 Divisioni di Cavalleria
-         50 Divisioni di Fanteria
-         30 Divisioni di riserva di “ersatz” o miste “ersatz” e Landwher
-         1 Divisione mista di fanteria e di artiglieria di marina.

La ripartizione delle forze fu attuata secondo il seguente concetto:

Prendere l’offensiva in modo fulmineo sul fronte occidentale, attaccare la Francia con la parte più ingente e migliore delle sue forze, battere e mettere fuori causa nel più breve tempo possibile l’Esercito francese, in modo da poterlo contenere con pochissime forze, dirigere allora la massa dell’Esercito verso il fronte orientale e schiacciare la Russia col concorso dell’Esercito Austriaco”

Sul fronte orientale, la Germania schierava queste forze:
 .VIII Armata che comprendeva:
  .. I, XVII, I di Riserva, Corpo d’Armata
  .. 3a Divisione di Cavalleria
. Gruppo von Scholtz, che comprendeva
  .. XX Corpo D’Armata
  .. 70a Divisione Landwher
  .. elementi delle guarnigioni della zona di Soldau
. Gruppo von Woyrsch, a difesa della frontiera verso Sud
. Guarnigioni Mobili, con elementi delle guarnigioni delle fortezze di Posen,Thorn, Breslavia.

Queste forze erano affiancate falle forze austriache[2]

Sul fronte occidentale schierava al comando dell’Imperatore Guglielmo II che aveva come Capo di Stato Maggiore il generale von Moltke, le seguenti forze:
. I Armata ( al comando del gen. von Kluck) su:
  ..6 Corpi d’Armata
  ..3 Brigate di Landwher
  ..5 Brigate di Cavalleria, in ripartizione con la II Armata
. II Armata ( al comando del gen. von Bulow) su:
  ..6 Corpi d’Armata
  ..2 Brigate di Landwher
  ..5 Brigate di Cavalleria, in ripartizione con la I Armata
. III Armata ( al comando del gen. von Hausen) su:
  ..4 Corpi d’Armata
  ..1 Brigate di Landwher
. IV Armata ( al comando del Principe di Wurtemberg) su:
  ..5 Corpi d’Armata
  ..1 Brigate di Landwher
. V Armata ( al comando del gen. Principe Ereditario di Germania) su:
  ..5 Corpi d’Armata
  ..5 Brigate di Landwher
  ..2 Brigate di Cavalleria
. VI Armata ( al comando del gen. Principe di Baviera) su:
  ..5 Corpi d’Armata
  ..4 Divisioni di “ersatz”
  ..3 Brigate di Cavalleria
. VII Armata (al comando del gen. von Heeringen) su:
  ..3 Corpi d’Armata
  ..1 Divisioni di “ersatz”
. Distaccamenti speciali di Metz, Thionville, e dell’Alzazia.


Questa distribuzione di forze è la diretta discendenza di piani iniziati ad essere elaborati all’indomani della vittoria del 1870-1871. Il gen. Moltke, il vecchio, nel 1879 un piano che prevedeva la difensiva verso la Francia e la offensiva verso la Russia. Questo piano rimase inalterato con il suo successore, il gen. von Waldersee, subentratogli nel 1888. Venne invece completamente ribaltato dal gen. von Schlieffen, che ricoprì la carica di Capo di Stato Maggiore dal 1891 al 1906. Preso atto dei progressi dell’esercito francese e della situazione di quello russo, von Schlieffen invertì le priorità: prima attacco alla Francia, poi, sconfitta la Francia, attacco alla Russia. Nella constatazione che un attacco alla Francia poteva essere ritardato dalle opere fortificatorie costruite dai francesi sulla loro frontiera est, occorreva, secondo von Schlieffen, per ottenere risultati definitivi, aggirare questo sistema difensivo. Constato che lo spazio tra Verdun e la frontiera belga insufficiente per muovervi con la dovuta celerità le grandi masse destinate all’aggiramento, e considerando che il fianco destro e il retro delle truppe potendo essere esposti alle minacce del Belgio e delle eventuali forze britanniche sbarcate in continente, ne convenendo eseguire l’aggiramento attraverso la Svizzera (o eventualmente questo compito affidarlo alla Italia alleata nella Triplice, prese la decisone che il miglior piano  era quello di attraversare il Belgio aggirando da Nord il sistema fortificatori francese attaccando e distruggendo l’ala dell’Esercito francese piombandogli alle spalle. Concetti discendenti diretti dallo studio della Battaglia di Canne. Fu elaborato un piano  definito von Schlieffen 1906, anno della sua uscita dallo Stato Maggiore Tedesco per raggiuti limiti di età e che morì nel 1913, ma che fu la base del piano del 1914
Il suo successore, il generale von Moltke, il giovane, riprese il piano di von Schlieffen, ma vi apportò modifiche non sostanziali ma significative. Il giovane Von Moltke non aveva un animo ardito, non si sentiva un condottiero, nonostante la profonda e la vasta cultura, aveva scarsa fiducia in se stesso  ed una profonda ammirazione per il von Schlieffen che considerava un maestro. In sintesi non se la sentì di formular e un nuovo piano e la Germania entrò in guerra non con il piano  von Schlieffen del 1906 integrale, ma modificato.
Merita un’attenzione maggiore la evoluzione del piano Schlieffen in quanto è frutto di attenti studi ed elaborazioni che permettono di dire chela Germania non entrò in guerra senza avere ben pianificato il suo intervento.

Il progetto del Moltke rimase inalterato col von Waldersee, che successe nel 1888 al grande capo di S. M. Venne invece modificato dal Maresciallo von Schlieffen che assunse, nel 1891, la carica di capo di S. M. Egli infratti doveva preoccuparsi della nuova situazione: l'esercito francese in continuo progresso, la Russia che si stava fortificando sulla Narew, e sia in Francia che in Russia, mobilitazione e radunata studiate con nuovi concetti tanto da permettere di ottenere vantaggi notevoli sul tempo.
Per tali ragioni lo Schlieffen ritenne conveniente invertire le parti, fare cioè prima l'offensiva verso la Francia perchè, pur tenendo conto dei progressi conseguiti dai Russi nei loro ordinamenti e nella loro preparazione, era però la Francia il nemico più temibile, il più vicino, quello che occorreva abbattere per primo. Deciso perciò: offensiva sulla fronte francese e difensiva su quella russa insistendo sulla necessità di ottenere al più presto una decisione in Francia, battendo subito il primo fra i due avversari che fosse stato attaccato. Ora, poiché la rapida decisione nelle operazioni veniva ad essere ritardata dall'ostacolo delle opere fortificatorie costruite dai francesi sulla loro frontiera dell'Est (sistema De Rivière) occorreva, per potere conseguire subito dei risultati decisivi, aggirare questo sistema difensivo. Essendo lo spazio tra Verdun e la frontiera belga insufficiente per muovervi rapidamente le grandi masse destinate all'aggiramento, ed inoltre il fianco destro e il tergo delle truppe potendo essere esposti alle minacce del Belgio e delle eventuali forze britanniche accorse in aiuto, né convenendo eseguire l'aggiramento attraverso la Svizzera, a causa delle speciali difficoltà del terreno, egli si convinse che per operare celermente occorreva attraversare un territorio più facile, cioè il Belgio, perchè in tal modo, aggirando da Nord il sistema De Rivière, raggiungeva lo scopo di operare a massa, con vigoria e con impeto, condizioni queste, assolutamente indispensabili per abbattere, subito, la Francia. È su queste basi che lo Schlieffen preparò il suo piano di guerra destinando sei armate sul fronte S. Weit – Strasburgo; una settima armata più indietro sulla destra verso Duren Kall.

In base a questo schieramento due armate dovevano passare la Mosa fra Donchery e Stenay, la terza a nord di Verdun, la quarta e la quinta marciare verso Neufchateau dopo essersi impadronite di Nancy. La sesta e la settima Armata dovevano coprire, rispettivamente, il fianco sinistro e il fianco destro.

Alla fronte russa erano destinati debolissimi contingenti, giacchè in base al concetto di sbarazzarsi al più presto dei Francesi, occorreva concentrare la massa delle forze sul Reno. Se qualche vantaggio i russi avessero potuto intanto conseguire, sarebbe stato un risultato momentaneo, dipendente sempre dalla grande vittoria ottenuta in Francia. Questa idea dell'aggiramento per il Belgio, ormai acquisita, acquistava maggiore consistenza nel pensiero dello Stato Maggiore tedesco dopo la guerra russo-giapponese, che aveva indebolito assai la Russia. Di questa debolezza riteneva lo Schlieffen che si dovesse approfittare per rivolgere tutti gli sforzi contro la Francia , in modo da annientare l'esercito francese in una battaglia tipo Canne, cioè con una manovra di accerchiamento a somiglianza di quella compiuta nel 216 a. C. da Annibale.

Concetti essenziali: procedere su larga fronte – avviluppare la sinistra francese – gettarla contro il Giura – addossare  l'esercito francese alla frontiera svizzera – dar battaglia e in una Canne gigantesca accerchiarlo. Per conseguire questo decisivo risultato egli voleva che:
 - la massa avviluppante fosse forte il più possibile e l'attacco aggirante venisse effettuato dalla quasi totalità dell'esercito.
- non mancasse la sorpresa e perciò si dovesse  spingere l'ala destra molto a Nord in modo da aggirare sulla linea Aisne-Reims – La Fère. Per conseguire questo risultato l'ala tedesca doveva attraversare, in pieno, il territorio belga.

Si giunse così al 1906, anno in cui lo Schlieffen lascia, avendo raggiunto i limiti di età, la carica di capo di S. M. Ma, prima di abbandonare il suo posto, egli compila il suo ultimo piano, chiamato appunto del 1906; precisando come segue la distribuzione delle forze:
23 Corpi d'Armata, 12½ Corpi di Riserva che costituiscono la parte  avvolgente; 8 Divisioni di cavalleria - la principale - dunque, raccolta a N. Di Metz, - lungo la frontiera –
Perno per l'aggiramento: Metz – Questa massa principale è                                              costituita da tre Armate e da elementi ausiliari:   Armata nord – molto forte (16 C. Ar. e 5 Divisioni di Cavalleria) oltre al concorso di due Corpi di Armata. trasportati, possibilmente, dalla Lorena. Deve, celermente, portarsi sul fronte  Bruxelles – Namur e poi spingersi su La Fère. Armata centro – costituita da 1 Divisione di Cavalleria e sei Corpi d’Armata con obiettivi Namur-Mezières.                                              Armata sud – costituita da due Divisioni di Cavalleria ed otto  Corpi d’Armata. Obiettivi: Mezières – Verdun, collegata a Metz da 5½ Corpi d’ Armata  di Riserva.                                             Elementi ausiliari: per seguire a N. e a S. della Mosa (16 brigate. Landwher).                                              - per funzionamento servizi retrovie (Reparti vari di Landwher e di                                                Landsthum); per concorso operazioni alla destra ed investimento di Parigi                                                sei Corpi di Armata Ersatz. 3½ Corpi d'Armata, un Corpo d’Armata di riserva tre Divisioni di Cavalleria coprono la Lorena, sulla riva destra della Mosella e formano una divisone di Landwher con la guarnigione mobile di Metz una regione fortificata Mosella – Nied tedesca – Saar.
10½ Brig. di Landwher  coprono l'Alsazia col compito, come quelle in Lorena, di                                                      attirare il maggior numero di forze francesi.

Per attaccare la linea Aisne – Oise – Parigi, lo Schlieffen riuniva dunque una massa grandiosa, ponendo come base per la condotta delle operazioni il seguente ragionamento: qualunque sia il piano francese,  comunque si svolgano le prime operazioni persistere nell'azione intrapresa; imporre ad ogni costo la propria iniziativa all'avversario: le armate avanzino serrate e collegate come se fossero battaglioni, travolgendo e superando qualsiasi resistenza, qualsiasi ostacolo; durante la grandiosa conversione dell'ala destra le armate del centro e di sinistra procedano con movimento più lento di quello dell'ala marciante.

Nel caso che i Francesi avessero preso l'offensiva in Alsazia ed in Lorena, essi, secondo lo Schlieffen, per effetto della gravissima minaccia di avvolgimento da parte dell'ala destra tedesca, avrebbero dovuto interrompere le operazioni, per correre da Est verso Nord, dove egli pensava che si sarebbero svolte subito alcune battaglie che, per la schiacciante superiorità tedesca, sarebbero state fortunate per la Germania. Parigi, infine, sarebbe stata coinvolta nella grande lotta perchè era previsto l'impiego di 6 Corpi d'A. di ersatz destinati all'investimento di questa piazza, ed a protezione del grosso, incaricato di procedere sempre più decisamente verso sud. La manovra proveniente da Nord doveva così bastare da sola a provocare la decisione, e l'imponente raggruppamento di forze sulla destra, doveva servire sia per fronteggiare le eventuali minacce a tergo e sul fianco dello schieramento, sia per isolare, a momento opportuno, la grande piazza di Parigi.

Nella solidità dell'ala destra e nella necessità di rinforzarla traendo, all'occorrenza, forze dalla Lorena e dalla Alsazia, il Generale Schlieffen vedeva dunque la condizione essenziale del successo. Questa convinzione in lui mai venne meno, come ne fa fede l'ampia documentazione relativa al suo piano.
L'eredità dello Schlieffen fu, nel 1906, raccolta dal Generale von Moltke, nipote del grande Moltke. Nel periodo in cui egli tenne il suo alto posto, (1906 – 1914) profondi mutamenti si verificarono gradualmente, nella situazione politica europea. La Russia si stava rimettendo dalle gravi conseguenze della guerra del 1904 – 1905; la Francia non solo preparava un esercito sempre più potente, ma lo animava con una dottrina di guerra sempre più offensiva.

Il Moltke comprese perciò che il piano del suo predecessore avrebbe dovuto esser modificato o almeno adattato alla nuova situazione, ma, come scrive il col. Maravigna, il Moltke, non aveva l'anima del condottiero, ad onta della profonda e vasta cultura tecnica di cui era dotato, e quindi "o non si sentì all'altezza e in grado di concepire un piano ex novo, oppure non osò per sfiducia in sé stesso, o per venerazione illimitata verso il maestro: lo Schlieffen. Egli accettò nel suo insieme il piano di guerra schlieffiano, vi apportò quelle modificazioni che a suo parere gli sembravano assolutamente indispensabili, forse con la convinzione di non alterare le basi sostanziali, mentre effettivamente egli le intaccava profondamente.

Infatti mantenne l'aggiramento per il Belgio, l'offensiva a fondo in Francia e la difensiva temporanea in Russia. Però mentre con lo Schlieffen tutto doveva esser subordinato alla marcia della fortissima ala destra, con il Moltke il concetto informatore dell'offensiva veniva modificato per il fatto che, oltre all'offensiva per il Belgio. Si voleva anche impedire che il nemico entrasse in territorio tedesco.

Il Moltke si preoccupò quindi più di parare ad un'offesa francese in Lorena, che di procedere insistentemente, con forze adeguate, con la sua ala destra, che egli fece assai meno robusta che non nel progetto 1906, pur ricordando che ad essa esclusivamente, lo Schlieffen dava il decisivo compito di attanagliare i francesi alla sua volontà. Difatti con le seguenti nuove disposizioni del Moltke la distribuzione delle forze risultò sostanzialmente modificata rispetto al piano Schlieffen.

Fronte orientale – Per opporsi ai Russi e limitare i loro progressi nella Prussia orientale: l'VIII Armata Composta di tredici Divisioni di fanteria ridotte poi a nove all'ultimo momento e una Divisione di Cavalleria oltre a elementi vari di Landwher.

Fronte occidentale – L'Alsazia e la Lorena non dovevano essere abbandonate senza combattere. Perciò a questo settore (ove lo Schlieffen destinava forze non ingenti e di scarso valore) sono assegnate due armate, VII e VI, forti complessivamente di otto Corpi d'Armata  e tre divisioni di Cavalleria oltre alle guarnigioni di Metz, Strasburgo e contingenti vari di Landwher. Da Metz a Nord fu raccolta la massa avvolgente forte di soli ventisei Corpi di Armata, sette Divisioni di Cavalleria e reparti di Landwher, costituita da cinque armate (I,  II, III, IV, V). Essa doveva far perno su Metz ed effettuare la conversione attraverso il Lussemburgo ed il Belgio con l'ala destra lungo la direttrice: Bruxelles, Cambrai, Somme.

Il Moltke riteneva così possibile, avendo le due ali forti, di fare non solo l'avvolgimento con la destra, ma anche di riuscire ad opporsi in primo tempo ad una probabile avanzata dei francesi in Lorena ed Alsazia. Trattenutili con le Armate VII e VI mentre l'ala destra avesse fatto sentire la sua grave minaccia, non era improbabile che l'ala sinistra (Armate VII e VI) potesse subito dopo prendere anch'essa l'offensiva. Era insomma da una duplice avanzata che egli si riprometteva di ottenere l'accerchiamento dell'esercito francese.

Il progetto Moltke era perciò assai differente da quello dello Schlieffen. Con questo l'ala aggirante doveva essere molto robusta, col Moltke invece essa veniva di molto indebolita; si toglievano infatti parecchie unità proprio in quel settore che lo  Schlieffen voleva fortissimo, per essere in grado di parare tutte le situazioni, previste ed impreviste.
Il Moltke era convinto che se i francesi avessero avuto un insuccesso in Lorena molto più difficile sarebbe stato per lor
o il parare l'aggiramento che si delineava a Nord, e avrebbero dovuto riportarsi sulla difensiva sulla linea Verdun, Toul, Epinal, Belfort. In questo caso egli si riprometteva di rinforzare la sua ala destra, per riportarla all'efficienza voluta dello Schlieffen mediante spostamenti di unità della 6a e 7a armata all'ala destra, spostamento che veniva così ad essere subordinato ad un importante, ma ipotetico successo conseguito ad est. In sostanza il Moltke non volendo cedere territorio, nella fiducia di riportare un successo in Lorena, veniva inizialmente ad indebolire l'ala destra, per quanto egli si ripromettesse di rinforzarla appena possibile. Mentre lo Schlieffen voleva che tutto fosse subordinato al grandioso aggiramento, compiuto dalla quasi totalità dell'esercito, perchè era convinto che questa marcia avrebbe impedito con la sua stessa minaccia ogni iniziativa ai francesi, il Moltke invece veniva ad essere per quanto indirettamente, influenzato, nella condotta delle sue operazioni, dall'offensiva francese.
Col piano Schlieffen erano più di 40 Corpi d'Armata raccolti sul fronte occidentale: di questi 35½ costituivano le forze destinate alle decisive operazioni. Con lo Schlieffen la massa, già riunita, doveva poi, durante le operazioni, essere aumentata, mai diminuita, perchè egli voleva  che fosse legge per tutti il marciare avanti con una massa forte, unico modo per imporre al nemico la propria volontà. Il Moltke invece veniva a dare troppo peso all'azione offensiva in Alsazia e in Lorena né valutava bene i mezzi necessari per far riuscire quella aggirante per il Belgio, che conveniva mantenere in limiti e proporzioni più ridotte, per avere i mezzi occorrenti per la protezione dell'ala destra. Il piano dunque adottato nel 1914 dal Moltke, per quanto ispirato alle grandiose idee dello Schlieffen, da esse però si allontanava nei concetti principali e per le modalità previste per la sua attuazione.

massimo.coltrinari
(direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org

[1]              Elementi iscritti nelle liste di completamento (Ersatz reserve) per ragioni di studio, di famiglia, di lavoro ed altro secondo le norme di dispensa dal servizio militare. In tempo di pace nelle liste “Ersatz” per la durata di 12 anni, obbligandosi a prestare servizio militare per 135 giorni. A queste liste erano anche iscritti gli eccedenti al fabbisogno annuale di leva.


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