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martedì 22 maggio 2018

1914 La Mobilitazione Austro-Ungarica



Ad un mese dall'attentato di Sarajevo




Il Maresciallo di campo Boroevic, il Leone dell'Isonzo



L’Austria-Ungheria il 25 luglio diramò un ordine che dovevano essere mobilitate le forze destinate ad operare contro la Serbia con il primo giorno di mobilitazione il 28 luglio. A mezzogiorno del 31 luglio fu dato l’ordine della mobilitazione generale. Come noto L’Austria-Ungheria era composta da due Stati, secondo l’ordinamento del 1867: L’impero d’Austria e il Regno di Ungheria, ed il Sovrano era Imperatore in Austria e Re in Ungheria. In comune vi erano le finanze, gli affari esteri e la diplomazia e le forze armate. I due Stati però avevano a loro volta una milizia, la Landwher che in guerra doveva venire in aiuto all’esercito comune. Si avevano, quindi tre eserciti:
. L’esercito comune, dipendente dal Ministero della guerra comune
. La Landwher austriaca dipendente dal Ministero della difesa austriaco
. La Lanwwher ungherese, dipendente dal Ministero della difesa ungherese
Vi era uno Stato Maggiore come a tutti e tre gli eserciti,  al cui vertice vi era il gen. Conrad von Hoetzendorf. [1]

Si avevano pertanto tre eserciti distinti, con tre ministeri militari ed uno stato maggiore generale dell'esercito, comune a tutte e tre le specie di eserciti. L'esercito comune comprendeva truppe di tutte le armi e di tutti i servizi, le due Landwher avevano solamente truppe di fanteria, artiglieria e cavalleria. L'organizzazione di tutti e tre gli eserciti era identica.

Reclutamento – Per esigenze linguistiche particolari dell'Austria e dell'Ungheria il reclutamento era essenzialmente territoriale per la fanteria, nel senso che ogni reggimento reclutava i propri contingenti quasi esclusivamente nel circolo nel cui territorio aveva sede il proprio deposito. Perciò nei reggimenti di fanteria tanto dell'esercito comune quanto dalla Landwher austriaca ed ungherese, una delle nazionalità della monarchia rappresentava il contingente più forte.
Per necessità politiche la sede dei reggimenti dell'esercito comune poteva in pace, essere diversa da quella dei rispettivi depositi (Kader) in tal caso però almeno uno dei battaglioni del reggimento era di guarnigione nella sede del Kader. I reggimenti di fanteria delle Landwher avevano invece sede fissa.

I cacciatori campali (Feldjager) i cacciatori tirolesi (Kaiserjager) i tiratori imperiali (Kaiserschutzen) la cavalleria, l'artiglieria, il treno ed i zappatori avevano invece reclutamento regionale giacchè reclutavano i propri elementi dai diversi circoli del corpo d'armata territoriale al quale appartenevano le rispettive unità.
I ferrovieri, i telegrafisti, gli elementi della sanità delle sussistenze ecc, avevano reclutamento nazionale dato che reclutavano dall'intera monarchia.

La mobilitazione – Per i tre eserciti agivano da centro di mobilitazione i depositi (Kader) dei vari reggimenti.
Tanto l'Austria che l'Ungheria in caso di mobilitazione generale dovevano dare tanti reggimenti di Landsturm quanti erano i centri di mobilitazione delle milizie particolari austriaca ed ungherese. Dovevano quindi formarsi: 40 reggimenti per l'Austria e 32 reggimenti per l'Ungheria. Inoltre con gli uomini non istruiti della Landsturm di 1° e 2° bando era prevista la formazione di 123 battaglioni austriaci e di 64 battaglioni ungheresi.

La mobilitazione nel 1914 diede però un numero di reclute superiore a quanto era necessario per la costituzione dei reggimenti e nuovi battaglioni autonomi di Landsturm che in principio avevano più che altro lo scopo di inquadrare le reclute esuberanti.
Ma alla fine del 1914 per sopperire alle enormi perdite avute nelle campagne di Serbia e di Russia si riunirono in brigate e divisioni anche i reggimenti ed i battaglioni di Lansturm, alcuni dei quali vennero riuniti in nuovi battaglioni ed inviati alla fronte.

I Corpi di Volontari -  Tanto all'inizio della guerra quanto all'entrata dell'Italia nel conflitto europeo si ebbe in Austria ed in Ungheria un forte numero di corpi volontari. I primi a costituirsi furono la legione polacca e la legione ucraina forma tesi con l'unico scopo di combattere contro la Russia.
Contro l'Italia si formarono, poi, dei corpi volontari in Stiria, nel Salisburgo e in Carinzia, corpi i quali dovevano più specialmente difendere la frontiera austriaca dal M. Paralba alle Giulie.
Così pure fra gli sloveni immigrati nelle terre irredente della Venezia Giulia si formarono alcuni corpi di tiratori volontari per la difesa della costa adriatica fra Trieste e Monfalcone.
Ma il contributo già largo di volontari fu dato dalle due provincie del Tirolo e del Voralberg. In queste provincie fin dal secolo XVII cominciarono ad essere organizzate società autonome di tiro a segno, nelle quali, mettendo a profitto la naturale abilità al tiro dei tirolesi, si preparavano e si educavano gli animi alla difesa del paese in sussidio alle truppe di Landsturm. Queste società vennero poi ampliate e favorite da privilegi e facilitazioni sicché nel 1908 contavano oltre 60.000 soci. Nel 1915, allo scoppiare della guerra con l'Italia, queste società di tiro erano state già depurate di molti elementi validi; non rimanevano che i non abili e gli esenti, per età, da ogni obbligo militare. Tuttavia, con attiva propaganda, lo Stato Maggiore a. u. provocò la raccolta volontaria di tutti questi elementi e costituì con essi dei battaglioni campali che furono inviati alla fronte per provvedere alla prima difesa del confine. I battaglioni presero il nome del proprio distretto di reclutamento. Il loro equipaggiamento fu uguale a quello delle truppe regolari.

Servizio alle armi. - L'obbligo al servizio durava 24 anni dal 19 al 42 anno di età. La ferma era di 2 anni per le armi a piedi ed i servizi, 3 anni per la cavalleria ed artiglieria a cavallo. Il servizio aveva inizio nell'anno in cui si compieva il 21 anno di età.
Con una popolazione di circa 51 milioni di abitanti, e con un bilancio di circa 854 milioni di corone, la forza alle armi era nel 1914 di 483.00 u.
Grandi unità ed ordinamento – L'Esercito austro – ungarico comprendeva: 16 corpi d'armata e 33 divisioni di fanteria, 14 brigate da montagna,10 divisioni di cavalleria.
Fanteria – 102 Reggimenti a 4 Battaglioni - 1 Battaglione. quadro con 3 sez. mitragliatrici. 4 reggimenti Bosniaci e della Erzegovina, 4 reggimenti Kaiserjager, 30 Battaglioni Feldiager,1 Btg. Cacciatori bosniaci, 40 Regg. di Landwher austriaca, 32  Reggimenti di Landwher ungherese. Cavalleria – 42 Reggimenti  dell'Esercito Comune, 6  Reggimenti     di Landwher austriaca, 10 Reggimenti di Landwher ungherese, ( tutti con un distaccamento mitragliatrici). Artiglieria da campagna – 42 Reggimenti dell'esercito comune,                                            9 gruppi di artiglieria a cavallo, 8 gruppi di Landwher austriaca (cannoni e obici),                                            2 Reggimenti cannoni (per la Landwher ungherese), 8 gruppi cannoni,                                            2 gruppi artiglieria a cavallo, da montagna – 10 reggimenti oltre a gruppi autonomi, da fortezza – 6 reggimenti e 10 Btg. autonomi. Genio – 14 battaglioni zappatori, 9 battaglioni   pionieri, 1 battaglione     pontieri, 1 Reggimento ferrovieri, 1 Reggimento telegrafisti, 1 Sezione aerostieri e elementi vari di specialisti.

La mobilitazione austro-ungarica riguardò:
. 1 Corpo d’Armata su 3 Divisioni
. 15 Copri d’Armata su 2 Divisioni
. 33 Divisioni attive
. 8 Divisioni di Landwher austriache
. 8 Divisioni di Landwher ungheresi
. 8 Divisioni di Cavalleria
. 2 Brigate di Cavalleria indipendenti
. 3 Brigate di Cavalleria di Landwher austriaca
. 2 Brigate di Cavalleria di Landwher ungherese

Il totale delle forze mobilitate fu di 49 Divisioni ed 11 Divisioni di Cavalleria.
All’inizio il dispositivo austriaco prevedeva tre Armate contro la Serbia; dopo la dichiarazione di guerra alla Russia, furono lasciate solo due Armate contro la Serbia, nella convinzione che fossero sufficienti. Contro la Russia furono schierate le seguenti forze:
. I e IV Armata (al comando, rispettivamente, del gen. Dankl e del gen. Auffenberg),
  che disponevano di 20 Divisioni di fanteria e 5 Divisioni di Cavalleria.
. II e III Armata (al comando, rispettivamente, del gen. Bohem Hermollie e del gen.
  Brudermann, con 17 Divisioni  di Fanteria e di 6 Divisioni di Cavalleria

L’Austria-Ungheria non aveva un piano suo proprio. Dato che la Germania aveva deciso di portare il suo sforzo principale contro la Francia le operazioni contro la Russia divennero secondarie. L’Austria doveva annientare la Serbia e poi provvedere alle operazioni contro la Russia. Le operazioni iniziali miravano a guadagnare tempo e a logorare le forze avversarie. Questo fu il compito affidato all’Austria-Ungheria, la quale non doveva come detto attenersi ad un atteggiamento difensivo prudente, ma attirare sopra di se il maggior numero di forze russe impedendo cos’ l’avanzata su Berlino.  Il fronte meridionale contro l’Italia veniva completamente sguarnito. Il Comando Austro-ungarico, preoccupato delle notizie che riportavano di una mobilitazione russa assi celere, ne timore che i Russi invasa la Galizia aggirassero ed avviluppassero le varie Armate austro-ungariche per invadere la Germania, decise di iniziare le operazioni contro la Polonia, che si svolsero contemporaneamente a quelle in Prussia Orientale e in Galizia.


[1]              Deak I., Beyond nationalism. A Social and political history of the habsburg officer corps, 1848-1919, Oxford, Oxford University Press Inc. New York.

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