1.
GLI AVVENIMENTI
a.
Le operazioni di
guerra
(1)
Disposizioni per
la battaglia
Benedek,
per motivi non ben chiari, era assolutamente convinto che non ci sarebbe stata
battaglia nella sacca di Sadowa, cosa che aveva ripetuto almeno due volte ai
propri comandanti di Corpo il 2 luglio. Forse per questo l’Armata austriaca
prese posizione a ridosso del fiume Bystrice, in difetto di quota rispetto alle
alture presenti su ambedue i lati del fiume. La riserva, invece era posizionata
sulla mezzaluna in quota alle spalle delimitata dai paesi Prim, Chulm e
Nedelist e con lavori approssimativi e senza neanche preoccuparsi di installare
il telegrafo da campo.
La
mattina del 2 luglio 1866, alle 07.30, iniziano le prime schermaglie tra le
Divisioni sassoni e l’avanguardia dell’Armata dell’Elba a Nechanice, mentre
mezz’ora dopo il Generale Edelsheim riporta una forte avanzata prussiana da
nordovest. Si svolgono attività prevalentemente di cavalleria, infatti in tarda
giornata Dragoni austriaci prendono prigionieri mentre alle 18.30 una pattuglia
di Ulani prussiani rientra a Horice dopo aver individuato finalmente i campi
austriaci sulla valle del Bystrice.
A
seguito di ciò, alle 21.00 il Principe Federico Carlo dà ordine alla 1^ e
all’Armata dell’Elba di procedere verso il fiume senza però tenere conto nel
proprio piano i quattro Corpi della 2^ Armata del Principe Ereditario Federico
Guglielmo ancora lontani, richiedendo solo l’avanzata di un Corpo al di là
dell’Elba per controllare il fianco di Benedek. Federico Carlo ignora Moltke
inviando le proprie disposizioni direttamente ai comandanti delle Armate
contermini, ma il Capo di Stato Maggiore viene comunque a conoscenza di tali
piani e li corregge in modo tale da coinvolgere maggiormente la 2^ Armata,
visto che Benedek si era infilato in quella che considerava una sacca perfetta.
Sempre
la stessa giornata, alle 21.45, l’Imperatore Francesco Giuseppe sostituisce il
Capo delle Operazioni Krismanic con il Comandante dell’Accademia militare Alois
Baumgarten che però non prende servizio fino al giorno successivo. Infatti
ancora alle 23.00 il Generale Krismanic inizia a predisporre l’Armata del Nord
per la battaglia, emanando però gli ordini solo alle 03.00 della mattina del 3
luglio.
Sull’ala
sinistra dell’Armata del Nord sarebbe stata 1^ Divisione di cavalleria leggera
di Edelsheim presso la foresta di Prim con l’8° Corpo ed i sassoni in riserva.
Il 10° Corpo sul costone a Langenhof ed il 3° Corpo dell’Arciduca Ernesto a
Chulm-Lipa sarebbe stato il centro austriaco. L’ala destra da Chulm a Nedelist
fino al Trotina era tenuta dal 4° Corpo di Festetics e dal 2° Corpo di Thun più
la 2^ Divisione di cavalleria leggera. In riserva Benedek avrebbe avuto a
disposizione il 4° Corpo di di Ramming, il 1° Corpo di Calm Gallas, le tre
Divisioni di cavalleria pesante più 16 batterie di artiglieria.
In
tali disposizioni, però, non era stato previsto un piano per il ripiegamento
dell’Armata del Nord dalle posizioni del Bystrice. L’unico ponte disponibile
sarebbe stato quello presso la fortezza di Koniggratz con un conseguente collo
di bottiglia fatale per la manovra. Inoltre, era chiaro che non si avevano
informazioni sufficienti riguardo le armate prussiane, tanto che il piano
riguardava la sola ala sinistra dello schieramento che secondo Benedek sarebbe
stata interessata dal’incipiente conflitto.
(2)
Marcia prussiana
verso il Bystrice
Il
giorno seguente, 3 luglio 1866, alle 02.30 del mattino le tre Divisioni
dell’Armata dell’Elba si avviano verso il fiume Bystrice mentre alle 04.00 le
sei Divisioni della 1^ Armata arrivano da Horice nei pressi di Dub. Alla stessa
ora arrivano le istruzioni di Moltke di far avanzare tutta la 2^ Armata al
Principe Ereditario Federico Guglielmo che aveva ricevuto solo 2 ore prima un
messaggio riguardo un’azione dimostrativa su Josephstad e pertanto deve
rivedere i propri ordini.
Un’ora
dopo, la 2^ Armata discende verso la valle del Bystrice, mentre il 5° Corpo di
Steinmetz rimaneva a guardia della guarnigione di Josephstad la direzione di
movimento seguiva l’Elba verso Koniggratz.
Finalmente
Benedek invita al comando il nuovo Capo delle Operazioni Baumgarten
(l’offensiva è iniziata già da un ora) che riceve un inquadramento da parte del
cedente.
Alle
06.30 l’avanguardia della 16^ Divisione prussiana di Herwarth incontra alcuni elementi della 1^ Divisione
sassone a Nechanice, ma riesce ad attraversare il Bystrice[i] e
constata che il fianco di Benedek ha come perno di manovra il paese di Problus,
tenuto dalle stesse divisioni sassoni.
Nel
mentre, al centro dello schieramento, l’8^ Divisione di Horn raggiunge le
colline sopra Sadowa che è tenuta dalla Brigata austriaca dell’Arciduca Ernesto
Prohaska.
In
questo momento il Principe Federico Carlo è di fronte ad un bivio perché
secondo le direttive di Moltke dovrebbe aspettare la 2^ Armata, ma di contro
rischia che Benedek riesca a rafforzare
le proprie posizioni.
Sul
campo di battaglia, alle 07.45, arrivano il Re Guglielmo, Bismark e von Moltke
che si posizionano presso il paese di Dub.
Appena
arrivato, von Moltke ordina alla sottile linea di artiglieria già schierata di
bombardare le linee al di là del Bystrice. Progressivamente, gli schieramenti
di artiglieria si assestano con nuovi pezzi fino ad arrivare, alle 08.30, ad un
tiro di batteria e controbatteria di circa 300 cannoni, dando inizio alla più
grande battaglia dopo quella di Leipzig.
Poco
prima delle 09.00 inizia il movimento prussiano, l’8^ Divisione attraversa il
Bystrice a Sadowa mentre le Divisioni 4^ e 5^ (del 2° Corpo) attraversano a
Dohalice, Dohalicka e Mokrovous mentre la 7^ Divisione attraversa a Sovetice
liberando dai prussiani Benatek e entrando nella Foresta di Svib.
Alle
07.30 Benedek si dirige a Lipa mentre gli schieramenti di artiglieria
austriaci, 72 cannoni del 3° Corpo tra Lipa e Chulm e le nove batterie di
Gablenz sulla destra della strada Koniggratz-Sadowa contenevano l’avanzata
delle Divisioni prussiane sui paesi del Bystrice.
Alle
08.00 il 4° Corpo di Festetics avanza verso ovest dalle proprie posizioni
all’altezza dell’allineamento Lipa-Langhenof-Nechaniche. Il vicecomandante del
Corpo, Generale Mollinary si rende conto che è vitale la parte del terreno
nascosta dalla foresta di Svib tra Racic a nord est e Cistoves piuttosto che il
saliente Lipa-Chulm e muove verso la foresta per aggirare il fianco della 1^
Armata prussiana schierando l’artiglieria a Maslov e ridislocando l’ala destra
del dispositivo di Benedek. Questo movimento viene seguito dal 2° Corpo del
Conte Carlo Thun.
(3)
IV Corpo attacca
la foresta di Svib
Nella
foresta di Svib si svolgono aspri combattimenti tra la 7^ Divisione prussiana
comandata da Fransecki e il 4° Corpo austriaco. In tali Combattimenti lo stesso
comandante del Corpo perde un piede per una shrapnel alle 09.30. Il Vicecomandante prende il comando e continua
ad attaccare la foresta di Svib su tre lati non solo con le proprie truppe ma
sfruttando reparti del 3° e del 2° Corpo, ciononostante i prussiani resistono
sfruttando una azione di fuoco sostenuta e costante. Al momento né Mollinary né
Thun sospettano che la 2^ Armata prussiana stia avanzando da Josephstad. La
Brigata austriaca di Karl Poch entra nella foresta alle 10.00 e trova solo una
debole resistenza prussiana che, stremata da ore di combattimento e dal fuoco
dell’artiglieria di Lipa e Chulm, cerca di ritirarsi verso Benatek.
[i] L’attraversamento del
fiume riesce grazie al 28° rgt. prussiano che con delle salve allontanano i
genieri sassoni che cercavano di bruciare il ponte in legno.
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