Nella mattinata di martedì 17 maggio dalle ore 9,00 si terrà in Imola,
presso il teatro Osservanza di via Venturini 4 ,
una cerimonia commmeorativa del 70° del rientro dei reduci italiani dal fronte russo.
Organizzazione a cura del colonnello Franco Camaggi e mail diga55@alice.it
Mario Barnabè ( I° cap. med. r cpl in congedo)
Nell’agosto del 1942, esattamente settanta anni or sono,
alcuni bersaglieri di Imola si coprirono di gloria sul fronte russo, dopo avere
trascorso uno dei più gelidi inverni che la popolazione locale ricordasse: le
temperature raggiunsero i 40 gradi sotto zero. Al disgelo l’acqua raggiunse le
ginocchia nelle buche e fu quasi impossibile muovere i mezzi meccanici. La
rapida avanzata dei bersaglieri fece sì che fossero bombardati da aerei stukas
tedeschi che credevano quel territorio non ancora raggiunto. Il susseguirsi
degli scontri a fuoco decimò i bersaglieri del sesto reggimento.
Nel settantesimo anniversario di quegli avvenimenti sembra
doveroso ricordare le motivazioni delle decorazioni conferite nei combattimenti
sull’ansa del Don.
Il 3 agosto, a serafimowitch
Medaglia di bronzo “ sul campo” al capitano Aurelio Barnabè
comandante della terza compagnia
“ Comandante di compagnia, in un momento difficile
dell’azione, quando già il nemico stava per impossessarsi di una nostra
importante posizione, si lanciava alla testa del suo reparto al grido di “Savoia”
ricacciandolo ed infliggendogli gravi perdite. Malgrado le severe perdite
subite, con i superstiti fronteggiava nuove preponderanti forze nemiche, tenute
fino ad allora in rincalzo, permettendo così al battaglione di affermarsi sulle
posizioni raggiunte. Durante il violento ed accanito combattimento, durato
parecchie ore, sebbene esausto di forze, fu presente ovunque maggiore era il
pericolo, entusiasmando con le parole e con l’esempio i dipendenti in una gara
magnifica di slancio e di valore”.
Fronte russo Serafimowitch 3 agosto 1942
Medaglia d’argento “ sul campo” al bersagliere Alighiero
Mirri
bersagliere della terza compagnia del VI RGT
“ Porta arma tiratore, durante un violento attacco a
posizioni avversarie, incurante dell’intenso fuoco che provocava forti perdite
alla propria squadra, si portava spontaneamente nei punti più avanzati per
facilitare con il tiro della sua arma il compito dei compagni. Ferito
gravemente non desisteva dall’azione, finchè, stremato per la forte perdita di
sangue, cadeva al suolo esausto.”
Fronte russo Serafimowitch 3 agosto 1942
Il 13 agosto a Bobrowskij
Medaglia di bronzo al bersagliere Ezio Raspadori
bersagliere della terza compagnia del VI RGT bersaglieri
“Durante un aspro combattimento contro preponderanti forze
nemiche, si poneva alla testa dei superstiti della propria squadra e,
trascinandoli in un violento corpo a corpo, riusciva a sventare un tentativo di
aggiramento. Successivamente, raccolto il fucile mitragliatore di un compagno
caduto, con precise raffiche, stroncava un contrassalto nemico”.
Bobrowskij-fronte russo 13 agosto 1942
Capitano Aurelio Barnabè, comandante la terza compagnia del
VI RGT bersaglieri
Medaglia d’argento al Valor militare
“ Comandante di compagnia, sosteneva bravamente gli urti
ripetuti di preponderanti forze avversarie, impiegando i superstiti del suo
reparto, già provati in duri combattimenti. Dopo essersi prodigato al limite di
ogni possibilità, rimasto con pochissimi uomini e poche armi efficienti,
ripiegava in posizione retrostante. Subito dopo partecipava al contrattacco con
una compagnia di formazione per rioccupare le posizioni contese. Ferito
gravemente, continuava arditamente nell’azione fino a che cadeva per il sangue
copiosamente perduto”.
Bobrowskij-fronte russo 13 agosto 1942
Lanzoni Guido bersagliere VI RGT, 262° Compagnia cannoni
Croce al Valor Militare
“ Puntatore di un pezzo controcarro ,caduto il comandante di
squadra, assumeva prontamente il comando dei superstiti e, con perizia e
coraggio, li guidava nel prosieguo dell’azione”
Bobrowskij-fronte russo 2- 13 agosto 1942
Zardi Cesare- Caporale portaordini Compagnia mitraglieri VI
RGT bersaglieri
Medaglia d’argento al Valor Militare “ sul campo”
“ Portaordini di compagnia mitraglieri, durante un violento
combattimento, si prodigava oltre ogni limite nell’assolvimento del suo
compito. Verificatasi un’infiltrazione nemica si lanciava alla testa dei pochi
superstiti al contrattacco e, con lancio di bombe a mano, costringeva
l’avversario in fuga infliggendo forti perdite. Rimasto ferito non abbandonava
il suo posto che a situazione ristabilita”.
Quota 224,4 Jagodnij ( fronte russo) 23 agosto 1942
Montuschi Giuseppe- Bersagliere VI RGT bersaglieri
Medaglia di bronzo al Valor Militare
“ Tiratore di pezzo da 47/32, già distintosi in precedenti
combattimenti, durante attacco ad una posizione nemica, ferito ad una mano,
rifiutava di portarsi al posto di medicazione. Rimasto accerchiato con la
propria squadra, difendeva accanitamente con gli altri suoi compagni la
posizione e partecipava poi al contrassalto”.
Quota 208,4 di Jagodnij ( fronte russo) 24 agosto 1942
Inutile aggiungere che furono proprio i pochi superstiti di
quelle tragiche vicende i più convinti e sinceri amanti della pace, nell’amaro
ricordo delle privazioni , dei sacrifici passati e dei tanti amici caduti ( dei
300 uomini della terza compagnia del sesto reggimento bersaglieri i superstiti
furono meno di venti).
Queste vicende sono descritte in vari volumi e nel sito
internet htpp ://digilander.it/fiammecremisi
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