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domenica 4 maggio 2014

Medaglie d'oro della Guerra di Liberazione: Gonzaga del Vodice

Gonzaga  del Vodice, Ferrante,
nato 1889, a Torino
generale di brigata
Altre decorazioni:
Medaglia d’Argento, (Carpaneto, Pozzuolo, ottobre 1917)
Medaglia di bronzo ( Monte Zera, agosto-settembre 1915)
Medaglia di bronzo ( Fossalta del Piave, giugno 1918)
Croce di guerra al Valor Militare (Val Brenta, ottobre 1918)

Biografia
Figlio del generale principe don Maurizio, due volte decorato di Medaglia d’Oro nella prima guerra mondiale, uscì sottotenente di artiglieria nel 1909 dall’Accademia di Torino. Frequentata la Scuola di applicazione d’arma e promosso tenete nel 1912, fu assegnato al 5° reggimento artiglieria da campo a Venaria reale. Nello stesso anno partiva per la Tripolitania al comando della 1à batteria indigena da montagna con la quale partecipò alla conquista del Fezzan.
Rientrato nel 1914 al 5° da campagna e promosso capitano nell’aprile  1915, partecipava dal maggio successivo alla guerra contro l’Austria Ungheria al comando di batteria, e poi come ufficiale in servizio di S.M. alla 7° Divisione, riportando due ferito in combattimento. Ultimata la guerra con il grado di maggiore (1918) nel 25° artiglieria frequentò i corsi della Scuola di Guerra dal 1913 al 1925. Fu destinato nel 1926 al Comando del Corpo.d’Armata.di Roma e quindi al 13° reggimento da campagna nell’aprile 1927, dove nello stesso anno ottenne la promozione a tenete colonnello. Trasferito nel corpo di S.M. nel 1929, prestò servizio fino al 1934 al Comando della Divisione di Genova e al Corpo d’Armata di Firenze. Nel novembre del 1935 fu incaricato del comando del 1° reggimento artiglieria “Cacciatori delle Alpi” e ne divenne titolare con la promozione a colonnello nel 1936. Dal 1938 al giugno 1940 fu Capo di Stato Maggiore della Divisone “Acqui” in Merano. Durante la Seconda Guerra Mondiale comando l’artiglieria del XIII Corpo D’Armata e, come generale di brigata, l’artiglieria del XXV Corpo d’Armata in Albania. Il 10 febbraio 1943 assumeva il comando della 222ma Divisione Costiera nella zona di Salerno.

Era insignito anche della medaglia d’argento al valore di Marina
Nel  novembre del 1921, conseguì la laurea in ingegneria industriale, elettrotecnica presso il Politecnico di Torino.     


Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare
Generale comandante di una divisione costiera,
 avuta notizia della firma dell’armistizio tra l’Italia e le Nazioni Unite,
 impartiva immediatamente gli ordini del caso per opporsi
ad atti ostili da parte delle truppe germaniche,
 pronto a tutto osare per mantenere fede alla consegna ricevuta dal Governo di S.M. il Re.
Mentre si trovava con pochi militari ad un osservatorio,
invitato da un ufficiale superiore germanico, scortato da truppa armata,
ad ordinare la consegna delle armi dei reparti della Divisione,
opponeva un reciso rifiuto.
Minacciato a mano armata dall’ufficiale germanico,
 insisteva nel suo fermo atteggiamento
e portando a sua volta la mano alla pistola,
ordinava ai propri dipendenti di resistere con le armi
alle intimazioni ricevute,
 quando una scarica di moschetto automatico nemico
l’uccideva all’istante.
Chiudeva così la sua bella esistenza di soldato,
 dando mirabile esempio di elevate virtù militari,
 cosciente sprezzo del pericolo,
 altissimo senso del dovere.

Buccoli di Conforti (Salerno), 8 settembre 1943








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