Gonzaga del Vodice, Ferrante,
nato 1889, a Torino
generale
di brigata
Altre
decorazioni:
Medaglia
d’Argento, (Carpaneto, Pozzuolo, ottobre 1917)
Medaglia di
bronzo ( Monte Zera, agosto-settembre 1915)
Medaglia di
bronzo ( Fossalta del Piave, giugno 1918)
Croce di
guerra al Valor Militare (Val Brenta, ottobre 1918)
Biografia
Figlio
del generale principe don Maurizio, due volte decorato di Medaglia d’Oro nella
prima guerra mondiale, uscì sottotenente di artiglieria nel 1909 dall’Accademia
di Torino. Frequentata la Scuola di applicazione d’arma e promosso tenete nel
1912, fu assegnato al 5° reggimento artiglieria da campo a Venaria reale. Nello
stesso anno partiva per la Tripolitania al comando della 1à batteria indigena
da montagna con la quale partecipò alla conquista del Fezzan.
Rientrato
nel 1914 al 5° da campagna e promosso capitano nell’aprile 1915, partecipava dal maggio successivo alla
guerra contro l’Austria Ungheria al comando di batteria, e poi come ufficiale
in servizio di S.M. alla 7° Divisione, riportando due ferito in combattimento.
Ultimata la guerra con il grado di maggiore (1918) nel 25° artiglieria
frequentò i corsi della Scuola di Guerra dal 1913 al 1925. Fu destinato nel
1926 al Comando del Corpo.d’Armata.di Roma e quindi al 13° reggimento da
campagna nell’aprile 1927, dove nello stesso anno ottenne la promozione a
tenete colonnello. Trasferito nel corpo di S.M. nel 1929, prestò servizio fino
al 1934 al Comando della Divisione di Genova e al Corpo d’Armata di Firenze.
Nel novembre del 1935 fu incaricato del comando del 1° reggimento artiglieria
“Cacciatori delle Alpi” e ne divenne titolare con la promozione a colonnello
nel 1936. Dal 1938 al giugno 1940 fu Capo di Stato Maggiore della Divisone “Acqui”
in Merano. Durante la Seconda
Guerra Mondiale comando l’artiglieria del
XIII Corpo D’Armata e, come generale di brigata, l’artiglieria del XXV Corpo
d’Armata in Albania. Il 10 febbraio 1943 assumeva il comando della 222ma
Divisione Costiera nella zona di Salerno.
Era
insignito anche della medaglia d’argento al valore di Marina
Nel novembre del 1921, conseguì la laurea in
ingegneria industriale, elettrotecnica presso il Politecnico di Torino.
Motivazione
della Medaglia d’Oro al Valor Militare
Generale
comandante di una divisione costiera,
avuta notizia della firma dell’armistizio tra
l’Italia e le Nazioni Unite,
impartiva immediatamente gli ordini del caso
per opporsi
ad atti
ostili da parte delle truppe germaniche,
pronto a tutto osare per mantenere fede alla
consegna ricevuta dal Governo di S.M. il Re.
Mentre si
trovava con pochi militari ad un osservatorio,
invitato da
un ufficiale superiore germanico, scortato da truppa armata,
ad ordinare
la consegna delle armi dei reparti della Divisione,
opponeva un
reciso rifiuto.
Minacciato
a mano armata dall’ufficiale germanico,
insisteva nel suo fermo atteggiamento
e portando
a sua volta la mano alla pistola,
ordinava ai
propri dipendenti di resistere con le armi
alle intimazioni
ricevute,
quando una scarica di moschetto automatico
nemico
l’uccideva
all’istante.
Chiudeva
così la sua bella esistenza di soldato,
dando mirabile esempio di elevate virtù
militari,
cosciente sprezzo del pericolo,
altissimo senso del dovere.
Buccoli di
Conforti (Salerno), 8 settembre 1943
Nessun commento:
Posta un commento