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lunedì 20 febbraio 2012

La campagna in Polonia Settembre 1939

La dottrina d’impiego della Germania

La Tecnica della Blitzkieg

1 Fase

La fanteria da posizione tiene impegnati i difensori lungo tutto l’arco del fronte e predispone cortine fumogene per proteggere e mascherare i movimenti delle froze corazzate attaccanti.
I bombardieri fungono da artiglieria a lunga gittata per isolare il campo di battaglia, interrompendo le linee di rifornimento dei difensori e riducendo al silenzio l’artigleria, in questo caso quella polacca.

L’avanguardia corazzata, affiancata da genieri e da forze e da truppe d’assalto avanzano verso il primo ostacolo: in questo caso un fiume. Protette da cortine fumogene e dall’azione dell’artiglieria e dei bombardieri concentrata sulla prevista testa di ponte, le truppe d’assalto attraversano il fiume su canotti mentre i genieri allestiscono un ponte di barche. Sulle zone che si trovano alle spalle dei difensori possono essere lanciate truppe paracadutiste per scompaginare le retrovie, creare confusione, disorientare  e cercare di concorrere a determinare il crollo dei combattenti presenti nella individuata testa di ponte.


2 Fase

Le truppe d’assalto e le squadre di guastatori distruggono, quando è possibile, i capisaldi ed allargano la testa di ponte, cosicché le forze corazzate, attraversato il fiume, vi passano indenni negli intervalli. La fanteria e l’artiglieria seguono le forze corazzate eliminano le resistente residue e proteggono i fianchi. I bombardieri sgombrano il terreno davanti alle forze corazzate e proseguono gli attacchi alle linee di comunicazione ed alle riserve.


3 Fase
Le avanguardie corazzate, formato un varco nelle linee difensive, si aprono a ventaglio ed aggirano i capisaldi residui della difesa. Alcune impegnano il nemico alle spalle finchè sopraggiunge la fanteria motorizzata; il grosso delle forze corazzate occupa i più importanti nodi stradali e ferroviari, paralizzando le unità logistiche e di sostegno. Il grosso della fanteria attraverso il fiume quando i difensori sono ormai demoralizzati per il caos creatosi alle loro spalle. Si deve ad ogni costo tentare di catturare o accerchiare i difensori evitando che essi possano ripiegare.

4 Fase

Le prime tre fasi sono state attuate a certi intervalli, l’ungo l’intero fronte: le avanguardie ora penetrano ora in profondità, nel territorio nemico, puntando sulle città e sui centri più importanti: la fanteria motorizzata la segue per mantenere la sicurezza delle comunicazioni e neutralizzare i capisaldi nemici che ancora resistono: anche la fanteria di linea (appiedata) avanza, essa ha il compito di rastrellare il campo di battaglia, raccogliere gli sbandati ed i prigionieri, eliminare le sacche di resistenza, ovvero rendere in sicurezza il territorio nemico conquistato. La fanteria in seconda linea avanza partendo dalle primitive posizioni con il compito di proteggere l’organizzazione logistico di sostegno per le unità avanzate.


La dottrina tedesca era questa. Nella sua fase applicativa questi principi furono applicati al piano operativo germanico. Per la campagna di Polonia il piano operativo tedesco aveva come obbiettivo la distruzione delle forze armate polacche nel più breve tempo possibile, mediante un attacco concentrico mosso, a sud-ovest dalla Slesia e a nord dalla Pomerania e dalla Prussica orientale con obbiettivo Varsavia.

Nei primi cinque giorni, le forze tedesche avevano già spezzato il cordone di truppe polacche schierate lungo il confine ed avanzavano verso i  loro obbiettivi. . Tutto procede secondo i canoni della dottrina, quanto le armate meridionali erano destinate ad andare incontro ad una grossa sorpresa.

Quello che poi sarà definita la battaglia della Bzura. L’attacco polacco del 9 settembre, unica mossa controffensiva dell’esercito polacco in tutta la campagna, condotto in modo vigoroso e su vasta scala. Il comando polacco portò il colpo sul centro dello schieramento tedesco che stava svolgendo una limitata azione. Resisi conto della situazione e del pericolo che tutto poteva essere compromesso, i responsabili tedeschi, von Rundstedt e von Manstein, allontanandosi dalla dottrina, ed agendo d’iniziativa, fecero compiere alle loro forze corazzate una diversione e portando avanti le riserve, impegnandole, e diedero vita ad una battaglia, su un fronte ristretto, e riuscirono ad avere ragione e riprendere poi le linee dottrinali del piano, determinando l’amdamento positivo della campagna.

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