Archivo Aldo Resta. Emeroteca Istituto del Nastro Azzurro. Progetto 2020/1 Russia.
II C.d.A.
Uff. OPERAZIONI
16 – 20 dicembre 1942
e 22 gennaio 1943
( stesura e compilazione a cura di Laura Monteverde)
Testo:
Giorno 16 dicembre.
Nel
corso della notte hanno luogo accaniti combattimenti per fronteggiare ripetuti
attacchi nemici in corrispondenza del limite di settore tra le divisioni: la
saldatura tra di esse è spezzata. All’alba non è ancora ristabilita. Verso le
ore 7, da parte del 318° rgt. germanico si svolge un contrattacco allo scopo di
ristabilire la saldatura con la “Ravenna”. vi partecipa anche una nostra cp.
carri L. 6.
Sugli
altri tratti del fronte la situazione è invariata, q. 192 è sempre in nostro
possesso, nella zona antistante Sswinjucha e il nemico continua ad ammassare
forze.
Dalle
ore 6 il gen. GAZZALE ha ceduto il comando del settore al gen. EIBL, comandante
della 385^ divisione germanica. La “Cosseria” dovrà gradualmente ricuperare le
sue truppe che per ora sono frammiste a quelle germaniche.
Verso
le 6,30 osservatori della “Ravenna” notano direttamente ed odono carri armati nemici
scendere da q. 193 verso q. 150,2 e dirigersi da Ossetrowka verso q. 218: la nostra artiglieria li prende
sotto il suo fuoco.
Verso
le ore 7 il nemico scatena l’attacco generale sul fronte della “Ravenna”, dalla
zona di q. 158 - Krassno Orechowo, fino alle pendici occidentali di q. 218, con
particolare intensità in direzione di q. 217,6. Intanto accenna un nuovo
attacco da est di Sswinjucha che minaccia di aggiramento q. 218 e la saldatura
con la 298^ div. germanica. La divisione domanda urgente assegnazione di
adeguati rinforzi. Essi mancano ed è possibile assegnarle solamente il btg,
motomitraglieri autocarrato, una cp. carri L. 6 con il comando di btg., due
squadroni semoventi da 47/32 dei quali però sono ……...solo 7 pezzi in totale.
L’attacco
russo in zona di q. 158 ha progredito tanto da aver superato il margine
posteriore della posizione di resistenza della “Ravenna”.
I
carri nemici hanno uno già infranto qualche caposaldo avanzato nella zona di q.
217,6.
Una
cp. del gruppo controcarro “B”, da Orobinskij passa alle dipendenze della
“Ravenna” a Gadjutschje.
Verso
le ore 9 l’Eccellenza informa il capo di S.M. dell’armata della situazione e
gli fa rilevare l’assenza di un nucleo di fanteria sulla destra del settore.
Subito
dopo il comandante della “Ravenna” avverte dell’avvenuto sfondamento nemico di
Krassno Orechowo e a q. 217,6.
Durante
tutta la mattinata, com’era preveduto dopo l’intercettazione radio del giorno
precedente, l’aviazione russa compie numerose azioni di bombardamento e mitragliamento su tutto il nostro settore.
La nostra aviazione non può intervenire: sono in volo un ricognitore italiano e
una “cicogna” germanica.
Verso
le 8 il Capo di S.M. della “Cosseria” comunica che Deresowka è stata sgomberata
dal 318°, che ripiega sulle posizioni dei pezzi di accompagnamento. In zona
Ssamodurowka vi è forte pressione ed azione di artiglieria nemica.
L’eccellenza
ordina al gen. EIBL di tenere a qualunque costo, ma questi gli fa presente di
avere in riserva due soli btg., dei quali uno senza mitragliatrici.
In
Gorochowka è stata notata presenza di numerosi carri armati nemici.
In
zona di q. 192, fortissima reazione di artiglieria. L’aviazione nemica
interviene contro una compagnia carri della 27^ divisione corazzata, che
appoggia un contrattacco di ftr. germanica sulla quota, per farvi allentare la
pressione del nemico.
Verso
le 9,30 il contrattacco su q. 192 ha avuto successo: in zona Ssamodurowka il
I/90 è circondato e se ne prevede breve resistenza date le sue condizioni di
logoramento.
Alle
10,30 il comandante della “Ravenna” avverte che sta ripiegando sulla linea q.
204,2 - 217,6 - Filonowo Ssolonzy - Sswinjucha.
L’Eccellenza
prospetta al Capo di S.M. dell’armata la situazione della “Ravenna” che ha la
posizione di resistenza sfondata a Krassno Orechowo, a q. 217,6, ha perduto il
saliente di q. 218 e conta di resistere ancora sulla linea predetta ritirando
le batterie entro di essa, ma non ha più fanteria.
L’Eccellenza
fa presente che le abbiamo dato tutto quanto potevamo, compresi i carri L. 6 e
i semoventi da 47/32; è necessario che la 298^ germanica mandi tutta la
fanteria disponibile, visto che della 385^, impegnatissima per conto suo, non
vi sono che due btg., dei quali uno privo di mitragliatrici. Ottiene anche la
disponibilità del btg. sciatori “Monte Cervino” (per il quale si dispone
l'autotrasporto).
Dice
inoltre che entro l’ansa attaccano due divisioni appoggiate da numerosi
carri armati ed una attacca nella controansa, tutte contro la “Ravenna” già
stremata. ….......... i carri russi e ne
ha posto fuori combattimento alcuni: si tiene pronta ad intervenire ancora se
progrediranno.
Alle
13 circa l’Eccellenza rappresenta nuovamente la situazione della “Ravenna” al
Capo di S.M. dell’armata:
–
la breccia di q. 158 si
allarga di ora in ora, poiché non vi sono più forze disponibili per opporvi una
difesa attiva; elementi ai piedi della 27^ divisione corazzata sono in
movimento per tamponare;
–
q. 217,6 sta cadendo
caposaldo per caposaldo, i russi stanno togliendo le mine per passare coi
carri;
–
tra Gadjutschje e Filonowo
c'è una compagnia;
–
q. 218 è caduta;
–
nella zona di saldatura con
la 298^ divisione il nemico ha raggiunto già q. 196,3;
–
la “Ravenna” tiene ora q.
204,2, Gadjutschje e Filonowo, e non è
escluso che debba ridursi a questi due soli abitati. Il gen. DUPONT informa che
è a Gadjutschje “praticamente senza più nessuno, in attesa di morire”;
–
siccome anche nella zona di
Deresowka la resistenza del 318° sta per essere infranta si impone di
esaminare la eventualità del
ripiegamento sulla linea: Zapkowo – Orobinskij – Dubowikoff – Golij – q. 179,0
– f. Bogutschar – Lufizkaja, in modo da coprire Twjerdochlebowka.
Alle
14,10 l'Eccellenza avverte il Capo di S.M. dell'A. che le artiglierie della
“Ravenna” ripiegano, tranne quelle c.c. e quelle capaci di agire contro i
carri, …....... giusta le disposizioni avute verso le ore 12
............................ufficio operazioni dell'armata.
Alle
14,25 il col. KINZEL conferma, da parte del comando Gruppo Armate l'ordine che
la “Ravenna” deve rimanere in posto. L'ordine è trasmesso personalmente
al gen. DUPONT.
L'Eccellenza
avverte il Capo di S.M. del XXXV C.A. della nostra situazione: la “Ravenna” si
disporrebbe sulla linea Gadjutschje – q. 209,3, riattaccandosi alla bretella di
collegamento con la 1^ posizione del XXXV C.A.; prega di dare ordine alla 298^
divisione di mandare fanterie alla “Ravenna”, anche una sola cp.
Alle
ore 17 circa il Comandante della “Ravenna” comunica al Capo di S.M. l'andamento
della linea: q. 204,2 – q. 217,6 – Filonowo – sponda destra vallone di
Gruschewo fino all'altezza di q. 158,2 – poi passa alla 298^ div..
Si
tratta di un sottile velo che appena dà copertura allo schieramento di
artiglieria, tenuto da circa 3000 uomini a piedi composti da elementi
raccogliticci (guastatori, chimici, genio, gente di retrovie) senza ricoveri e
con scarsi lavori difensivi. L'artiglieria è a
Gadjutschje - Filonowo. I caposaldi sorpassati dal nemico resistono in posto.
L'azione
di comando in simile situazione non può essere che modestissima, data anche la
quasi assoluta mancanza di collegamenti.
Il
comandante del gruppo c.c. tedesco ha veduto verso le ore 15 altri 200 carri
russi (rilevati, d'altra parte, anche dall'osservazione aerea germanica).
------------------------------
condizioni non c'è da pensare all'occupazione di posizioni o ad effettuarvi una
difesa.
Alle
ore 18 il Capo di S.M. dell'armata comunica che sarà inviato un gruppo
d'intervento del C.A. Alpino (1 btg. alpini, 1 gr. art. su 2 btr. una cp, da
47/32, una btr, da 20, un nucleo telegrafisti), poi l'intera D.A. Julia alla
quale il gruppo stesso appartiene, autorizza l'impiego di qualsiasi elemento
delle truppe d'armata presente in zona.
L'Eccellenza
parla con il col. KINZEL per concordare quale linea tenere: fino dov'è
possibile la riva destra del Don – Deresowka – Dubowikoff - contornare la sacca – Gadjutschje –
Filinowo - bretella del XXXV C.A..
Incarica
il gen. GAZZALE di studiarne l'andamento particolareggiato tre Dubowikoff e Gadjutschje
e di predisporre l'occupazione con le truppe che ha disponibili, con quelle che
ricupererà man mano saranno sostituite dalla
385^, con gli elementi che gli faremo affluire, raccogliendo tute le
truppe del genio presenti in zona e non ancora impiegate.
L'ufficio
collegamento germanico risponde, alla richiesta, rivoltagli nel pomeriggio, di
far concorrere truppe della 298^ divisione alla difesa di Gadjutschje – Filonowo, che non è possibile
dare tali rinforzi per i motivi addotti nel suo fonogramma delle 22,30.
A
tarda sera il Comandante dell'armata comunica che passano alle dipendenze del
II C.A. la 298^ divisione per collaborare con la “Ravenna” e la 27^ corazzata
col compito di tenere il terreno tra 385^ e la “Ravenna”. Il II C. A. dovrà stabilire le linee di contatto e di
responsabilità tra la divisioni (v. fonogrammi nn. 4849/02, 4949/02, 4950/02,
4951/02 alle ore 2 - 2,30 del 17).
-------------------------------
Gli
ordini impartiti, sulla base delle disposizioni dell'armata, durante la notte
sul 17 comporterebbero:
–
la costituzione di un fronte
sulla 2^ posizione, prevista per la “Ravenna” sistemando in un unico caposaldo
Gadjutschje e Filonowo, mediante rinforzo con truppe della 298^ (btg, Turk);
–
resistenza sul Don della
385^. da Now. Kalitwa a q. 192, con inflessione della linea sud-est di
Deresowka per giungere a Goly, cedendo le truppe della “Coisseria”;
–
azione della “Cosseria” ed
elementi giungenti in rinforzo (alpini, genio, carri L.6), in concorso con la
27^ corazzata per costituire tra Dubowikoff e Gadjutschje una linea di
sicurezza contro carri armati o fanteria;
–
ritiro delle artiglierie
entro la linea predetta ed arretramento deciso di quelle più pesanti (specie
XXXI/9°).
Durante
le primissime ore (le 2, circa) del 17, però, si notano già infiltrazioni di
fanterie russe a tergo delle posizioni che dovrebbero essere tenute (vallone di
Sswch. Bogutscharakij). Verso le 3 si ha notizia che è in corso l'evacuazione
di Dubowikoff da parte degli elementi dei servizi del 318° germanico (v. ordine
di operazione), Il paese sta bruciando.
Alla
stessa ora si scatena l'attacco dei carri russi a Ssamodurowka, Deresowka e q.
217,6 che cade, ed i carri nemici possono così dirigersi su Filonowo.
L'Eccellenza
conferma alla “Ravenna” l'ordine di resistere sul posto, mentre informa il
comando di armata della nuova situazione ed ordina alla 27^ corazzata (tramite
uff. collegamento tedesco) di intervenire immediatamente fino all'ultimo carro.
Questa
assicura che entrerà in azione alle prime luci.
Alle
4 il Comandante della “Ravenna” comunica che, caduta q. 217,6 non è possibile
tenere Gadjutschje né Filonowo, che ne sono entrambi dominate. Sembra che il
comandante del gruppo carri tedesco abbia parlato con i suoi superiori che gli
hanno indicato quale unica via possibile il ripiegamento su Sswch.
Bogutscharakij o su Pereschtschepnyj. Il generale Dupont rappresenta l'urgenza
di una decisione. L'ufficio collegamento tedesco dice che il com.te della 27^
corazzata non ha dato l'ordine di ripiegare al gruppo Haempel. Viene confermato
ancora al comandante della “Ravenna” di non ripiegare in quanto che all'alba
interverranno, come assicura il comando di armata, ingenti formazioni aeree per
arrestare l'avanzata nemica.
Verso
le ore 6 il Capo di S.M. della “Cosseria” avverte che Dubowikoff, debolmente
presidiata, è ormai attaccata dal nemico; Golij è ancora in nostro possesso. La
27^ corazzata compirà un'azione per sbloccare Dobowikoff, ma è un compito
gravoso, non possono dire nulla fino a mezzogiorno e non è per ora loro
possibile (come avevano detto alle 4) inviare elementi esploranti tra Golij e
Gadjutschje. Non sono ancora giunti né il btg, Monte Cervino, né il gruppo
d'intervento della “Julia”; sono arrivati solamente 120 uomini del genio in
parte armati di pistola e 4 carri L.6.
Alle
6,35 il generale Capizzi avverte che anche Filonowo è caduta ed ormai è
attaccata Gadjutschje, priva di
difensori tranne il gruppo corazzato Haempel. Prega di dare ordine al gen.
DUPONT di spostarsi a Sswch. Bogutscharakij per riordinare le truppe e
continuare la difesa altrove.
Alle
7 circa l'Eccellenza espone la situazione al comandante dell'armata, dopo
averlo già fatto poco prima con il Capo di S.M., che diceva dovere il gen.
DUPONT restare in sito. Dice che la truppa di fanteria, priva di munizioni è
stata fatta ripiegare dai generali, che sono rimasti in Gadjutschje con il solo
gruppo corazzato; l'aviazione che doveva cominciare ad agire alle prime luci
non è ancora giunta; l'intervento della divisione corazzata con puntate nella
bretella è subordinato allo sbloccamento di Dubowikoff e, quindi, sarà tardivo.
L'Ecc. Gariboldi autorizza il ripiegamento su Sswch. Bogutscharskij del gruppo
corazzato, se a Gadjusttschje non c'è più fanteria.
Alle
7,30 il col. Kinzel sta ancora telefonando per avere dal gruppo armate
l'autorizzazione a far ripiegare il gen. DUPONT. E' molto stupito di questa
eventualità perché la sera precedente un tenente dei pionieri (!)
tedeschi lo aveva informato che potevano resistere.
Il
Capo di S.M. dell'armata ribadisce che il gruppo corazzato deve restare a
Gadjustschje se c'è ancora della fanteria.
Si
avverte la “Cosseria” che per costituire la bretella di raccordo tra la 385^ e
la 298^, partendo da Golij, tenga la linea Sswch. Bogutscharskij – q. 168 – q.
209,3 sotto Gadjutschje per ricollegarsi con la 298^.
Ma
l'erosione dello schieramento, ancora frammisto, della 385^, della “Cosseria” e
delle nostre artiglierie, non tarda. Alle 8,30 il comandate della “Cosseria
avverte che due btr. del CXXIII gruppo da 149/13 sono state travolte da carri
armati e fanterie e, subito dopo giunge notizia
che...........................Orobinskij, dove la resistenza è debole e
appoggiata da pochi pesi controcarro da 47 e da 88.
Incomincia, intanto, a notarsi, sulle strada, l'esodo delle
truppe. Nella notte ed alle prime luci erano pochi elementi di retrovia che si
accodavano agli elementi dei servizi germanici, il cui ripiegamento era
disposto dall'ordine di operazione della 385^ divisione. Ora si tratta di un
fenomeno più consistente: salmerie reggimentali, elementi dei servizi, reparti
munizioni e viveri. Gli elementi isolati sono raccolti ed avviati a
Twjerdochlebowka alla “Ravenna”.
Il
generale DUPONT, uscito in carro armato da
Gadjutschj dove ancora si era trattenuto il gen. CAPIZZI, si è
presentato all'Eccellenza, verso le ore 9. Riceve disposizioni per formare tre
nuclei con gli elementi che può raccogliere dalla sua divisione: uno a
Pereschtschepnyj con la truppa (circa 2000 uomini) che vi è affluita, in
appoggio al gruppo corazzato Haempel; uno a Sswch. Bogutscharskij, quale
elemento della costituenda bretella, uno a Twjerdochlebowka, caposaldo e
serbatoio per gli altri due.
Verso
le 9,30 il generale GAZZALE comunica che si sta svolgendo una puntata di mezzi corazzati
da Orobinskij, investita, su Krassnij. Pertanto l'Eccellenza gli fa dire
di orientarsi ormai ad organizzare la bretella per Iwanowka – Kusmenkoff.
Verso
le ore 10 l'Eccellenza parla con il comandante dell'armata: cadute Orobinskij e
Zapkowo, sta per cadere Kraassnij.
Propone
che le truppe della “Ravenna” che erano a
Gadjusttschje – Filinowo passiino alla 298^ divisione, che il resto
(elementi di retrovia o artiglieri senza pezzi, ecc.) ripieghi su Ssmaglejewka. La nuova linea non può più essere quella
Zapkowo – Twjerdochlebowka, ormai superata; in questo conviene anche il
col. KINZEL. L'Eccellenza propone Now Kalitwa – Iwanowka – Kusmenkoff;
KINZEL Now Kalitwa – Deresowatka –
Kusmenkoff. In conseguenza di ciò il col. KINZEL propone al Gruppo Armate di
spostare a Mitrofanowka la sede del comando di C.A.. L'Eccellenza concorda e dà
ordine per la predisposizione del movimento, pur tenendo tutto fermo a Taly,
ore 10,40 circa = Viene
dato telefonicamente ordine al comando “Cosseria” di spostarsi a Deresowatka,
al com. “23 marzo” a Golaja ai comandi artiglieria e genio a Mitrofanowka. Il
comando “Ravenna” dovrebbe spostarsi a Ssmaglejewka, ma non è possibile
avvertirlo telefonicamente causa l'interruzione della linea troncata da
bombardamento aereo nemico. Non è possibile neppure eseguire la comunicazione
radio perché manca anche quel collegamento. Allora mentre viene avvertito il
comando “23 marzo” del suo spostamento viene anche disposto di comunicare alla
“Ravenna”: “ripiegare su Ssmaglejewka lasciando al gen. CAPIZZI a Gadjustschje
con truppe che si trovano a Gadjustschje e Filonowo”.
Alle
ore11 – 11,30 il comando Gruppo Armate alla proposta del col. KINZEL di
spostare a Mitrofanowka la sede del comando di C.A. risponde di attendere
ancora e di orientarsi se mai su Krinitschnaja. L'Eccellenza non accetta questa
soluzione pecrhé in quella località mancano i collegamenti telefonici. Il col.
KINZEL concorda. Successivamente con l'ordine del C.do Gruppo Armate: contenere
l'avanzata nemica sulla linea passante per q. 195 – Zapkowo – Sorkij – Dolgj –
f. Bogutschar. Su di essa dovranno essere arrestate tutte le truppe che
ripiegano e che comunque affluiscono in zona. Le truppe della “Ravenna” riunite
dal gen, DUPONT a Twjerdochlebowka dovranno rimanere in sito per opporsi
all'avanzata del nemico sia in val Bogutschar che verso sud. Circa lo
spostamento del comando a Mitrofanowka l'Eccellenza Gariboldi non ha nulla in
contrario, purché durante lo spostamento, il comando sia in grado di funzionare
sicuramente in una delle due località.
Poco
prima delle ore 14 il Capo di S.M. dell'Armata comunica all'Eccellenza il
seguente ordine del Führer:
“Il Führer ha disposto che le forze della 298^ e
385^ div. fanteria all'imbrunire siano fatte arretrare sulla nuova linea
Bogutschar, Twjerdochlebowka, Zapkowo, Now. Kalitwa per formare un nuovo fronte
compatto. 298^ persa il XXXV – persa il II C.A. (divisione
preavvisata). Linea orientativa punti fermi Nowo Kalitwa e Twjerdochlebowka che
rimane però alla 298^. Le truppe italiane frammiste alle divisioni tedesche a
giudizio e a seconda delle possibilità potranno essere riunite in settore a
parte o lasciate frammiste. Se non fosse realizzabile tale linea arretrare su
quella Kantemirowka. Le forze alpine devono essere messe a tamponare”.
Verso
le 14 giunge il ten. Col. RIZZO (div.
“Ravenna”) a chiedere se l'ordine di ripiegare su Ssmaglejewka
(consegnato
al comando “Ravenna” alle 11,30 da un capo manipolo del comando rgp. “23
marzo”) ha ancora valore dato l'ordine di tenere Twjerdochlebowka.
L'Eccellenza
esamina l'ordine del Führer con il col. KINZEL e viene dato ordine alla
“Ravenna” di assumere il tratto di fronte da Kusmenkoff compreso alla zona Ssagrebalowka
– Twjerdochlebowka (esclusa, alla 298^). D'accordo con il col. KINZEL, per la
notte sul 18 la “Ravenna”, dato il deficiente inquadramento delle truppe e la
mancanza di armi controcarro, presidierà soltanto la zona di Kusmenkoff,
disponendo per la difesa del fondo valle e verso nord contro pattuglie nemiche,
mentre un gruppo controcarro tedesco, nella zona di Danzewo, provvederà alla
difesa controcarro. La “Ravenna” è anche preavvertita che al mattino del 18 le
sarà assegnato un battaglione germanico, e, appena possibile, il gruppo
d'intervento alpino e il btg. “Monte Cervino”. All'obiezione del t. col. RIZZO
circa la deficienza d'inquadramento gli vengono assegnati 5 ufficiali della
div. “Cosseria” in transito per Taly, 3 semoventi da 47/32, ecc.. Gli ordini
precedenti sono consegnati al t. col.
RIZZO. Questi dice che per dare loro esecuzione non potranno consegnarli al suo
generale che si trova a Ssmaglejewka. Viene allora mandato il magg. GIRAUDO a
Ssmaglejewka per cercarvi il gen. DUPONT e accompagnarlo a Taly perché
l'Eccellenza desidera conferire con lui.
Verso
le ore 14 il Sottocapo di S.M. si reca a Kantemirowka con il compito di tenere
il collegamento con l'armata durante lo spostamento del com. C.A. da Taly a
Mitrofanowka e sovraintendere alla distribuzione da parte del centro “K” di
viveri, armamento, carburante per restituire l'efficienza alle truppe che vi
sono affluite.
Verso
le 15,30 in considerazione del momento di oscurità e della lunga strada da
percorrere per raggiungere Mitrofanowka, visto che il gen, DUPONT non è ancora giunto, l'Eccellenza decide di
partire con il comando tattico del C.A.
lasciando al col. GRIMALDI, comandate del presidio di Taly, i suoi ordini per
il gen. DUPONT. (La parte pesante del
comando di C.A. aveva lasciato Taly verso le ore 11).
Il
comando tattico del C.A. giunge a Mitrofanowka verso le ore 18 e si appoggia
alla preesistente organizzazione del “Comando Zona II C.A.”.
Alle
19 circa il Capo di S.M. dell'Armata annunzia il prossimo arrivo del gruppo d'intervento alpino e dice
di avviarlo a Taly.
L'eccellenza
comunica gli ordini impartiti alla “Ravenna” per Kusmenkoff, asserisce che le
truppe in via di ripiegamento non possono essere subito nuovamente
impiegate in linea per lo stato di stanchezza fisica e di avvilimento nel quale
si trovano dopo sette giorni di lotta epica resa vana dal mancato arrivo di
riserve. La “Ravenna” deve essere riordinata. Chiede di poter mandare a
Kusmenkoff il gruppo d'intervento.
Alle
20 l'Eccellenza (interprete cap, RENDICH) ha un colloquio telefonico con il
com.te della 385^ (gen. EIBL) .
Questi
dice che per evitare uno sfondamento ha dovuto ripiegare sulla linea: caposaldo
0 – q. 221 – Zapkowo – Sorkij – Dolgj – Kusmenkoff, che tiene con le truppe e
con altre di passaggio, per le quali domanda l'autorizzazione d'impiego.
Altre
truppe italiane sono quelle che tengono
il caposaldo N (I/89). La sua situazione è la seguente: una parte della truppa
è nelle vecchie posizioni sul Don, in zona q. 190 vi sono 3 battaglioni tedeschi,
Zapkowo è occupata abbastanza fortemente, ha elementi della divisione corazzata
che tengono un tratto di fronte in zona Sorkij, tra Sorkij e Dolgj ha affidato
la linea ad elementi italiani comandati dal magg. INAUDI (elementi del genio di
C.A. e A,. carri L.6 interrati, ed altri). Tra Solgij e Kusmenkoff un vuoto.
Chiede il btg, “Monte Cervino” almeno per la notte per poterlo chiudere.
L'Eccellenza acconsente.
Alle
21,20 l'Eccellenza dà ordine al Sottocapo di S.M. di mandare al gen. DUPONT le
batterie che ha pronte a Kantemirowka.
Alle
23 circa (fono 4950/02) vengono comunicati all'armata gli ordini impartiti alla
“Ravenna”, alla 385^ e la situazione ricevuta dal gen. EIBL.
Giorno 18 dicembre
Durante
la notte dovrebbe svolgersi la ricostituzione di un fronte (da parte della
“Ravenna”) tra Taly, tenuta dal presidio precedentemente costituito da truppe
di C.A., e Twjerdochlebowka, tenuta da truppa germanica della 298^ divisione. A
tal fine nel pomeriggio del giorno 17 erano stati dati ordini alla divisione
“Ravenna” di tenere Kusmenkoff, mentre un gruppo c.c. tedesco sarebbe stato in
zona Danzawo.
La
situazione determinatasi nel pomeriggio e nelle prime ore della notte ha
comportato invece che fosse possibile tenere Kusmenkoff trovata già abbandonata
dalle nostre colonne in ripiegamento. Alle ore 4 giungono ordini (trasmessi dal
magg. LARDERA dell'uff. operazioni dell'A. al Capo di S.M.) del comando Armata
relativi ai compiti affidati al C.A..
Alle
ore 5,30 circa l'Eccellenza telefona con il Capo di S.M. dell'A. avvertendolo
che Kusmenkoff non è attualmente occupata da noi ed Iwanowka è premuta. Intende
fare un nucleo a Taly da alimentare da Ssmaglejewka ove raccoglierà le truppe
da riordinare e successivamente intende riallacciarsi con azione offensiva
oltre Taly. La situazione attuale è che tra Taly e Twjerdechlebowka c'è un
buco.
E'
sua opinione personale che la saldatura tra le due predette località non possa
essere fatta.
Le
notizie comunicate erano state fornite in precedente comunicazione telefonica
dal t. col.
RIZZO
(div. “Ravenna”) che aveva riferito quanto dal Comandante della divisione e da
lui eseguito od osservato durante la notte.
Alle
ore 6 dal XXXV C.A. (magg. CARUSO)giunge notizia che la 298^ divisione ha
comunicato alle ore 4,30 essere in corso di esecuzione i noti movimenti che
avvenivano senza essere premuti dal nemico, tutto si svolgeva bene e tutto era
stato salvato. Avrebbe dato ulteriori notizie, successivamente sollecitate
dall'ufficio operazioni per conoscere se la 298^ avrebbe provveduto a tenere
Twjerdechlebowka.
Verso
le 7.30 inizia a giungere a Mitrofanowka, con in testa il Comandante (t. col.
ACTIS), il gruppo d'intervento della div. “Julia”. A quell'ora ne sono giunti
soltanto tre pezzi d'artiglieria e la restante parte è ancora a Rossoch o sulla
strada.
Intanto
il nemico attacca in forma in zona di Now Kalitwa, dove i nostri elementi in
posto (in maggioranza i residui del I e II/89°) resistono validamente e
respingono reiterati attacchi nemici infliggono gravi perdite e catturando 60
prigionieri. In questa azione hanno il
cameratesco concorso della D.A. “Cuneense”.
Alle
ore 8 circa l'Eccellenza comunica questa grave situazione al capo ufficio
operazioni dell'armata dicendogli inoltre che esiste una linea soltanto da Now
Kalitwa.............Taly era ormai evacuata...........afferma che il presidio
non è in considizione di resistere.
Vengono
date disposizioni per la difesa controccarro di Ssmaglejewka.
Verso
le ore 10 il gen. DUPONT precisa che l'attacco in corso su Taly non sembra
preoccupante, parecchi carri armati russi investono il bosco nord-est di quella
località.
Nel
corso del mattino viene inviato il gen. ROBERTIELLO, comandante della ftr. div.
“Cosseria”, presso il comando 385^ div. germanica per coordinare l'afflusso e l'azione
dei reparti italiani.
Alle
ore 11,30, ricercata la comunicazione con il comando XXXV C.A. per avere
notizia dell'azione in corso di svolgimento da parte della 298^ div., il
centralino di quel comando dice di non poter dare comunicazione con alcun ufficiale
perché sembra che il comando sia in movimento.
All'incirca
alla stessa ora da Taly il t. col. RIZZO avverte che è in corso un
combattimento di carri, vede elementi di fanteria scendere in costoni a
nord-est di Taly, ed ha visto carri armati nemici sfilare verso Rudajewa. Il
btg. S.S. germanico non è ancora giunto.
Circa
alle ore 13 l'Eccellenza comunica la situazione al comandante del C.A. alpino,
con particolare a quella di Now Kalitwa che si presenta alquanto delicata.
Conteporaneamente
il comandante della div. “Ravenna” comunica di trovarsi in Taly con i raparti
di quel presidio e pochi altri elementi raccogliticci tra i quali solo qualcuno
della sua divisione. Non avendo altre truppe disponibili si è trovato
nell'impossibilità di rioccupare Kusmenkoff ed ha provveduto a sbarrare
all'altezza di Taly la valle Bogutschar, ma tale sbarramento non può avere e
non ha appoggi alle ali. Quando gli sia giunto il btg, S.S. germanico nonché le
altre truppe annunziategli provvederà in relazione alla situazione a tentare la
rioccupazione di Kusmemkoff. Essendo isolato dalla propria divisione e non
trovandosi in condizione di provvedere al suo riordino ne affida la funzione al
comando del C.A..
Alle
ore 14 il Sottocapo avverte che il battaglione di S.S. germanico (alle 13,30
non ancora giunto a Taly) era partito prima delle 8 da Kantemirowka, giunto a
Taly e trovatavi la strada di accesso sbarrata, d'ordine del magg. PRITZ,
comandante di una unità contraerei, è tornato indietro ed ha sostato nel
boschetto di Bugajewka per consumarvi il rancio. Trovandosi detto elemento
fuori dalla strada non ha potuto essere trovato dai nostri che lo cercavano per
affrettarne la marcia verso Taly. Le notizie predette sono state date da un
sottufficiale germanico che chiedeva carburante, nonché di trattenere gli
autocarri forniti per il trasporto del battaglione. Gli è stato risposto
negativamente. Alle ore 13 è stata avviata a Taly una btr. da 75/18 del 108°
rgt. art.
Alle
14,30 viene dato ordine al Capo di S.M. del “Ravenna” di avviare a Taly tutti i
reparti organici che ha presso di lui; risponde che non ne ha e comunica che
dalla sera di oggi comincerà ad affluire il comando della 387^ div. germanica.
Alle
ore 15 il gruppo intervento alpini è tutto passato. Ne viene data comunicazione
al comando armata (magg. LARDERA) che comunica che la 298^ div. ritorna alle
dipendenze del XXXV C.A.. Alle ore 16 la 385^ div. comunica la situazione:
attacchi condotti con notevoli forze dal nemico hanno avuto luogo a Now Kalitwa
per tutta la giornata e sono stati respinti con gravi sue perdite. Il nemico
con molte forze sostenute da carri ha fortemente premuto su Zapkowo, che è
nelle nostre mani. Il tratto sud del fronte è stato tranquillo. Le nostre
perdite sono molto elevate. I reparti circondati a sud di Deresowka hanno
potuto disimpegnarsi e rientrare nelle linee portando seco le armi pesanti.
Alla
stessa ora si reca presso l'Eccellenza l'Oberstfuhrer Pfigelein, comandante di
una brigata corazzata, che assicura farà il possibile per farne giungere una
aliquota entro la notte a Taly. La sua unità costituita da un rgt. di polizia,
due btg. S.S., una btr. Sturmgeschutze, una c.p. P.A.K, un gruppo artiglieria,
una c.p. carri d'assalto. Conta di essere nella giornata del 19 a Taly o a
Ssmaglejwka.
Alle
ore 19 circa il gen. EIBL dice di essere fortemente attaccato in zona di q. 197
e di avere per ora ricevuto una c.p. e una btr. del gruppo intervento alpini.
Il com. div. “Ravenna” dice che a Taly è stato respinto un attacco iniziatosi verso le ore 17. Il
btg. S.S. non è ancora arrivato in quella località. Stanno giungendo a Ssmaglejwka parti della 387^ div. e che un
ufficiale del comando della G.U. ha comunicato al Capo di S.M. della
“Ravenna”.......... considerano (?) avere sgombra la zona.
Verso
le ore 20 l'Eccellenza conferisce telefonicamente con il Capo di S.M. dell'A. e
gli comunica che man mano (?) arrivano gli alpini li avvia alla 385^ div. per
luogo(?) precedentemente prescritto. Stanno arrivando in val (?).........le
truppe preannunziate (387^ brigata corazzata Phigelein). Attende ordini circa
l'impiego della 385^ ......... riserva di ordini, ma è alle sue dipendenze. Il
gen, …. GUTI (?) comunica che si è formata una vasta falla da Taly........val
Lawaja e che occorre mettere qualcosa a protezione.
Alle
ore 20,30 circa il Capo di S.M. della “Ravenna”
comunica che a Taly sono fino a quel momento affluite (?) (di cui in
parte ieri sera): quattro carri-cannoni
da......,un carro armato, un pl. da 75 c.c., due fuciloni c.c., …..c.p.
pionieri, un cp, di fanteria; elementi germanici: ….....sforzo di quel presidio
italiano.
In
serata giunge un telescritto cifrato (02/72......dal com. A. che comunica: il
comando XXIV C.A. corazzato....germanico si stabilirà in Kantamirowka ed alle
sue dipendenze (?) passeranno tutte le truppe tedesche esistenti o in arrivo
(?) nel settore del II C.A. e del C.A. Alpino. Seguiranno.......circa
l'inserimento tattico di quella GU.........
Il Col. GRIMALDI dice di
aver avuto questi ordini dall'...... all'atto della partenza da Taly (giorno17
dicembre ore......”dovrà venire qui, a momenti, il gen. Dupont. Gli.....rechi
subito a Kusmenkoff per organizzare la difesa il......... località”(?).
Il
gen. Dupont giunge a Taly verso le 18,30 – 19(?).......Gli comunico l'ordine.
Il
gen, Dupont fa con me alcune considerazioni.....difficoltà di esecuzione
dell'ordine dopo aver comunicato. La cena presso la mensa della cp, guastatori
in Taly, parte (?)….....e le 20, credo diretto a Ssmaglejewka, manifestando
…...... conferire con il comando del C.A..
Verso
le ore 22 giunge a Taly il magg. Rizzo, ….....dice che a Kusmenkoff non c'era
più nessuno dei nostri.......era in fiamme. Aggiunge altri particolari
sulla...........in quella località che non sono in grado di
….................(puntata verso Danzewo. fucilate nemiche, ecc.).
Gli
dico che poche ore prima era stato a Taly il..............e che ne era
ripartito quasi subito. Dopo di che il magg...........a riposare. Verso le ore
2 della notte sul 18, vengono ….....un ufficiale di fanteria giunto allora a
Taly che …......russi si dirigono verso il paese. Do comunicazione
del.......... comando di C.A. (tramite t. col. Criscuolo) aggiungendo che.....
è in fiamme e che davanti a noi non c'è più nessuno dei...... successivamente non essendosi
verificata la presenza dei............. nemici a Taly, torno a riposare,
con il magg. Rizzo che si …......... con me.
Verso
le 4 del mattino del 18 ritorna a Taly il …...... che mi dice provenire da
Kusmenkoff e mi conferma le,,,,,,,,,,,,,, Rizzo. L'informo della specie ed
entità delle forze del ….. Taly e dell'organizzazione difensiva di Taly. Il
gen. …...... poi a lungo con il ten, col. Rizzo.
P.M. 20, li 12 gennaio 1943. XXI
f.to
COL. GRIMALDI
Giorno 19 dicembre
Alle
ore 1,40 giunge dal comando armata il fonogramma 027266(?) che dispone d'ordine
del com. gr. arm. il passaggio del settore operativo del II C.A. italiano al
XXIV C.A. corazzato germanico. Al (?) II C.A. viene affidato il
riordinamento di tutti i propri elementi non attualmente schierati. Dovrà esser
preso contatto con il comando del XXIV corpo armata per la cessione del
settore comunicando al com. A. data e
ora della stessa.
Alle
ore 6 giunge notizia che è caduta Now Kalitwa. Alle 7.30 circa il Sottocapo da
Kantemirowka prega a nome del com.te rgp. “23 marzo” di far definire da
l'Eccellenza chi debba assumere il comando della piazza di Kantemirowka e
provvedere alla difesa di quella località tenendo presente che sul posto si
trovano il luog. ten. MARTINESI com.te del rgp. “23 marzo”, il col. MANFREDI
com.te del 121° art. con le truppe della “Ravenna”, il col. VARETTO Capo del
centro “K”. L'Eccellenza, anche in relazione al fonogramma 02/7229 in data
10(?) dic. del com. A. stabilisce che né il luog. gen. MARTINESI nè il col.
MANFREDI assumano il comando. Alle ore 8 circa l'Eccellenza conferisce
telefonicamente con il Capo di S.M. dell'A. e gli comunica che, sebbene non sia
ancora giunto l'ordine esecutivo per la cessione del settore operativo al
comando del XXIV C.A. le div. germaniche
hanno interrotto i collegamenti con noi che ci troviamo così non più in
grado di avere notizie delle truppe italiane ancora impiegate o che devono
essere ricostituite. Il gen. MALAGUTTI risponde che dobbiamo cedere il settore
al XXIV C.A. a Golaja.
L'Eccellenza
rappresenta le esigenze del riordinamento delle truppe: la località di
Kantemirowka non risponde allo scopo, specie qualora cadesse Taly; desidera conoscere se i centri di
riordinamento dovranno essere portati più a nord oppure più ad ovest; questo
allo scopo di poter provvedere in tempo ed evitare sorprese data anche la
preziosità dei materiali.
Il
gen. MALAGUTTI dice che per il momento bisogna pensare ad alimentare i reparti
in linea, in seguito si potrà pensare alla ricostruzione. L'Eccellenza gli
prospetta la situazione del gen. DUPONT, comandante della difesa di Taly ed al
quale spetta anche provvedere al riordinamento della “Ravenna”. Il gen,
MALAGUTI precisa che il gen. DUPONT passa alle dipendenze del XXIV C.A. per
l'impiego mentre deve continuare a provvedere alla ricostruzione della
divisione. Dice inoltre che si dovrà inviare un piccolo nucleo di collegamento
presso il XXIV C.A. ed a mezzo di quello tenersi al corrente dell'affluenza in
zona degli alleati.
Alle
ore 8 il gen,. DUPONT da Taly comunica che cinque carriarmati russi proseguono
in direzione di Kantemirowka. Ne viene data comunicazione al Sottocapo di
Kantemirowka ed al comando “Ravenna” a Ssmaglejewka.
Alle
ore 7,45, in considerazione della impossibilità di prendere diretto contatto,
viene inviato il fonogramma 4955/02 col
quale l'Eccellenza propone la cessione del settore operativo al XXIV C.A.
avvenga alle ore 8. Giunge conferma dal XXIV C.A. alle ore 10,15.
Alle
ore 8,45 l'Eccellenza fa dare ordine al Sottocapo di spostarsi a Mitrofanowka
con gli elementi appartenenti al comando del C.A.. Il Sottocapo, il magg. ROCCA
ed il ten. PODESTA' giungono a Mitrofanowka verso le ore 13. Alle ore 15 il
Sottocapo viene inviato dall'Eccellenza al comando di armata dove giunge in
serata.
Verso
le ore 20 si presentano presso il comando di C.A., 1 gen, DUPONT e il magg.
RIZZO della “Ravenna”, il col. GRIMALDI comandante del presidio di Taly, il t.
col. VECCIA ed il cap. SAVINI del II
btg, guastatori, tutti provenienti da Taly ove la difesa è stata assunta dalle
truppe germaniche ponendo in libertà quelle italiane.
Alle
ore 22 circa, il Sottocapo comunica, tramite C.A. alpino, che la proposta di
spostare le truppe in corso di riordinamento in zona due tappe ad ovest della
ferrovia Rossosch – Millerowo (fono 4957/02) non è almeno per il momento
attuabile; è indispensabile riordinare al più presto gli elementi ancora
suscettibile di pronto impiego. Aggiunge che al mattino successivo avrà altre
conversazioni delle quali darà notizie.
Alle
ore 23 il magg. Hutzelmejer dice di non inviare il previsto nucleo di
collegamento (magg. GIRAUDO) presso il XXIV C. A.; che in Kantemirowka si
trovano elementi di fanteria e corazzati del nemico ed il XXIV C.A. ha in animo
di compiervi un'azione. A nostra richiesta se è possibile approfittarne per
ritirarvi alcuni pezzi d'artiglieria risponde che l'azione non è sicura.
Giorno 19 dicembre. Al
mattino era da costituire sul posto (in un primo tempo) un btg. della
“Cosseria”.
Giorno 19 dicembre.
Il
com,te del rgp. “23 marzo” viene svegliato alle ore........ per conferire con
il t. col. CRISCUOLO che gli dà notizia di una incursione di carri russi su
Tscherkowo (dopo si seppe che erano cavalleria e fanteria e non carri). Viene
deciso di accelerare le operazioni. Furono chiamati i due colonnelli (MANFREDI
e LEANDRO) e deciso inoltre che le truppe di C.A. invece di andare a Nikolskoje
rimasero a Kantemirowka.
Il
com.te di stazione disse che era in arrivo un treno di carri tedeschi e di
munizioni e viveri per noi. Furono ottenuti....... treni per gli elementi della
“Cosseria” da trasferire a SOL …. e venne dato carburante a quelli della
“Ravenna” per raggiungere Karkowka.
Il
luog. gen. MARTINESI, l'aiutante di campo (cons. CALIA) ed il cont. POIVANI
visitarono gli accantonamenti della truppa stazione – locali già della
sussistenza – ecc.) riportandone l'impressione che la truppa non fosse più
impiegabile. I consoli GINNASI e
BERTONI concordano in quell'opinione. I
servizi funzionavano bene. Alle ore 7 del 19 giunge la telefonata (?) del t.
col. RIZZO (?) al t. col. CRISCUOLO per …....
dell'incursione dei carri. (?). Alle 8,30 vengono sparati i primi colpi
di cannone, Usciti dopo 5' nel cortile, già pieno di autocarri e di militari,
esso era completamente sgombro. Si recano alla stazione, girano gli
accantonamenti e trovano morti, fucili e zaini abbandonati davanti alla
stazione. Alle 10,30 tornano al com.do del Centro “K” e partono per Belowodsk,
dove giungono alle 13,30 dello stesso giorno.
Al
mattino alle 8,30 all'inizio del fuoco da parte dei carri russi si determinò
immediatamente un considerevole movimento di ripiegamento. A nulla valsero gli
ordini e le minacce, fatte con la pistola, ai militari che retrocedevano, in
quanto il movimento stesso era di proporzioni considerevolissime. Molti
militari giustificavano il loro comportamento affermando che gli appartenenti
ai servizi dell'Intendenza ripiegavano.
Rikowo, 16 gennaio 1943. XXI