Lo sbarco a Dieppe era inteso come una ricognizione a largo raggio, con obiettivi limitati; infatti doveva durare solo 48 ore. Inizialmente denominata operazione Router fu poi chiamata Jubilee con l'obiettivo strategico di provocare uno spostamento di forze dal fronte orientale verso il fronte francese e come obiettivo immediato quello di distruggere le installazioni portuali e della difesa costiera nell'area intorno al Porto di Dieppe; parallelamente rendere inutilizzabile l’uso di questo porto.
Inizialmente
affidata al generale Montgomery fu poi data in comando a Lord Mountbatten, capo
delle operazioni combinate, dopo il trasferimento di Montgomery in Africa
settentrionale.
Le forze
destinate alla operazione avevano come base due Brigate di Fanteria canadese (4961
uomini) unità paracadutiste, unità commandos, specialisti in d'istruzioni e genieri
d'assalto, più un battaglione carri MK IV Churchill, di cui tre come
lanciafiamme, per un totale di 1075
uomini; presenti inoltre unita a livello plotone/compagnia delle forze della
Francia libera, della Cecoslovacchia e della Polonia; era previsto un appoggio
esteso della Marina con un preparatorio cannoneggiamento navale intenso e
l'appoggio dell'Aeronautica sopra il cielo di Dieppe.
L'operazione
inizio nella notte tra il 18 ed il 19 agosto 1942 quando e i dragamine inglesi
aprirono i varchi nei campi di mine per giungere a terra. Durante l'avvicinamento
le unità che trasportavano i Commandos si imbatterono in un convoglio tedesco
che, ignaro, si stava trasferendo da est verso ovest; ne nacque una
combattimento durante il quale la stragrande maggioranza delle navi che portava
i Commandos fu affondata. L'allarme era stato dato ed il fattore sorpresa
svanito; quando la fanteria canadese era attesa e fu falcidiata dal fuoco delle
mitragliatrici e dei cannoni delle
batterie costiere. Furono raggiunti obiettivi secondari e si riuscì anche a
sbarcare tutti i carri armati, ma la loro azione fu presto contrastata e via
via furono tutti distrutti. Dopo otto ore di combattimento la situazione era
così grave che fu dato l'ordine di reimbarco parziale e nel pomeriggio si diede
anche l'ordine generale di ritiro di tutte le forze.
(massimo Coltrinari)
( continua. La Ii parte sarà pubblicata il 31 ottobre 2020, la carta dell operazioni il 7 novembre 2020)
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