Premessa
Napoleone è stato definito dall’avversario che l’ha
battuto a Waterloo (il duca di Wellington) "il più
grande generale del suo tempo e forse il più grande generale di tutti i tempi”.
Come tale merita quindi di essere studiato anche se, come affermò Gramsci, “la storia insegna ma non ha scolari.
In effetti, i suoi successi sul campo di battaglia
hanno messo in luce un genio nell’arte della guerra; la sua carriera politica e
di governo ha rivelato un brillante uomo di Stato e un eccezionale
organizzatore.
La teoria ha codificato i principi dell’arte della
guerra sostenendo che essi sono immutabili nel tempo. Nella storia moderna i
maestri in materia sono stati, indubbiamente, Machiavelli e Clausewitz. Nei
testi didattici delle scuole militari moderne sono ormai consolidati alcuni
principi fondamentali che tutti conosciamo, come la massa, la velocità, la
sorpresa.
Napoleone Bonaparte durante le sue campagne, sia
come giovane Generale, sia come Primo Console e anche come Imperatore, ha
applicato i principi dell'arte della guerra in maniera intuitiva e pragmatica, riservando
un posto, non secondario, anche
all’audacia e allo sfruttamento della fortuna, che spesso è una
imponderabile conseguenza delle iniziative audaci.
“L’audacia è il più bel calcolo del Genio” fu sempre sua ferma convinzione e questo principio
contraddistinse la sua strategia fin dalla prima campagna d’Italia nel 1796.
Per quanto riguarda la fortuna, egli stesso
sosteneva che “nessuna battaglia è uguale alla successive,
nessuna battaglia è condotta e terminata come era stata pianificata e un
ruolo fondamentale è giocato dalla
fortuna”.
Inoltre: ”Il piano
strategico-tattico preventivo è indubbiamente necessario ma è ancor più
necessario avere il coraggio e la capacità di adattarlo alla situazione del
momento e all'evolvere del conflitto e della fortuna”.
In altri termini, Napoleone non è meno grande perché
fu in molte occasioni fortunato ma è grande perché, a differenza degli
avversari, agì costantemente con audacia e seppe valorizzare magistralmente I
colpi di fortuna.
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