1. SITUAZIONE GENERALE
a.
Situazione
generale militare
(1)
I quadri – le
forze – i mezzi
(a)
I capi:
organizzazione del vertice operativo
In
analogia all’Esercito Prussiano, l’Italia adottò la soluzione per la quale il
Re Vittorio Emanuele II avesse il comando supremo e che lo esercitasse
attraverso il suo Capo di Stato Maggiore, individuato nel Generale Alfonso La
Marmora, che fino a due giorni prima dell’inizio delle ostilità ricopriva
l’incarico di Presidente del Consigli dei Ministri. Il Ministro della Guerra
era il Generale Ignazio de Genova di Pettinengo.
Il
contingente destinato alla campagna contro l’Austria fu organizzato in:
· Armata del
Mincio, sotto il comando del Re in persona e quindi del Gen. La Marmora,
· Armata del Po
comandata dal Generale Cialdini.
Il
Comandante in Capo delle Forze Armate era l’Imperatore Francesco Giuseppe.
L’Esercito si componeva di un’Armata dell’Iser, di un’Armata del Nord e
un’Armata del Sud.
L’Armata
del Sud, impegnata nella campagna contro l’Italia, aveva da poco cambiato il
comandante supremo: al Maresciallo Benedek, assegnato per operare sul fronte
principale in Boemia, era subentrato l’Arciduca d’Austria, feldmaresciallo
Alberto Federico Rodolfo, figlio dell’Arciduca Carlo.