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mercoledì 20 agosto 2025

Monte Marrone

 

Il presente volume intende procedere ad una analisi, secondo il metodo storico, degli avvenimenti che si sono succeduti tra il Comando Supremo del Regno d’Italia, ed il Comando del XV Gruppo di Armate Alleato al fine di prevedere, mantenere ed impiegare forze combattenti italiane come contributo alla lotta alla coalizione hitleriana nell’ambito di quello che è stata definita la “cobelligeranza” all’indomani della dichiarazione di guerra alla Germania del 13 ottobre 1943, sulla base dell’armistizio firmato a Malta dal Governo Italiano e dal Gen. Eisenhower, Comandante in Capo delle Forze Alleate in Mediterraneo.

In particolare, dal punto di vista ordinativo, l’evoluzione delle forze combattenti italiane, prima il I Raggruppamento Motorizzato e poi il il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.), la loro consistenza ed il loro impiego dalla sera del 16 dicembre 1943 fino al 30 aprile 1944. Ovvero dalla reale ipotesi dello scioglimento integrale di ogni unità combattente italiana all’inserimento della “Nembo”.

Costituiranno altresì oggetto di approfondimento le fasi dal ritiro dalla linea del I Raggruppamento Motorizzato, il suo riordinamento alle azioni attuate dal C.I.L. sul Monte Marrone (31 Marzo – 10 Aprile 1944), azioni che per il loro successo rappresentano la chiave di volta per comprendere come sia prevalso l’atteggiamento positivo alleato verso gli Italiani e il potenziamento delle iniziali forze combattenti, nonché i rapporti tra il C.I.L ed i Corpi di spedizione Francese e Polacco.

      Suoi limiti di tempo e di spazio

Il periodo oggetto di studio decorre dalla seconda decade di dicembre 1943 e si conclude alla fine di aprile 1944 . In tale periodo ha operato militarmente il I Raggruppamento Motorizzato (dicembre 1943 – aprile 1944), vien ritirato dalla linea, le richieste di uomini per impieghi logistici degli alleati aumentano, la rivolta dei bersaglieri ed altre vicissitudini di carattere politico-disciplinare segnano la compattezza delle truppe, l’azione su Monte Marrone, la trasformazione del I Raggruppamento Motorizzato il 18 aprile 1944, denominato Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.).

Per un chiaro ed esauriente esame degli avvenimenti verrà brevemente con cenni richiamato il periodo storico antecedente fino all’8 settembre 1943, data dell’armistizio italiano con le forze alleate,

L’area delle operazioni esaminata, dopo un cenno alle varie linee di resistenza ed arresto organizzate dai Tedeschi a difesa di Roma, è incentrata sulla linea “GUSTAV” (cd. linea invernale), che corre lungo il Garigliano e il Sangro dal Tirreno all’Adriatico, per arrivare alla zona nord della regione Marche. Le singole operazioni analizzate hanno interessato il Monte Marrone, cima alta 1770 metri che domina la valle del Volturno, nella zona delle Mainarde.

      Scopi e criteri dello studio

Lo studio dell’azione svolta sul Monte Marrone, intende consentire l’indagine sul valore morale e tattico nonché sulla credibilità della reale efficienza del soldato italiano presso gli Alleati e le conseguenze che questo ha determinato nei mesi successivi, fino alla trasformazione nel C.I.L. ( settembre 1944) ed, infine, nella creazione dei Gruppi di Combattimento. Queste forze combattenti rappresentano il contributo italiano alla Campagna d’Italia, accanto alla Divisioni Ausiliare ed alle Salmerie di Combattimento che, alla fine della guerra, aprile 1945, ammontano ad oltre 500.000 mila uomini

domenica 10 agosto 2025

Considerazioni sulla Vittoria Italiana del 1918

 Enrico Caviglia

LA GUERRA SULLA FRONTE OCCIDENTALE.

 

Nella seconda metà del luglio 1918, gli eserciti dell'Intesa presero l'offensiva in Francia.

Sia che le forme geografiche della fronte francese non permettessero delle battaglie napoleoniche, sia che vi si opponessero la profonda   organizzazione   difensiva   e la densità delle forze tedesche, la concezione francese della   grande battaglia di Francia è veramente modesta.

Secondo gli storiografi francesi, i nostri alleati si sarebbero proposti, in un primo periodo, di rettificare la loro fronte con attacchi frontali, eliminando tutti i salienti e tutte le saccocce che le varie offensive tedesche vi avevano praticato.

In un secondo periodo, avrebbero attaccato successivamente in vari punti la linea nemica, per costringere i Tedeschi a ritirarsi sulle loro linee successive di difesa, fino all'abbandono del territorio francese e belga.

Però l'obiettivo principale ed unico di questa serie di offensive non sarebbe stato territoriale, come sembrerebbe dagli scopi accennati; bensì quello di esaurire le riserve tedesche, e costringere la Germania a chiedere la pace. L'obiettivo principale sarebbe stato, adunque, la distruzione delle riserve nemiche e della volontà di guerra della Germania.

I generali alleati calcolavano che nella primavera del 1919 avrebbero vinto la guerra.

Se il concetto originario del piano offensivo francese avesse veramente ripartito l’azione negli accennati periodi di attacco, con l'obiettivo principale ben definito dell'esaurimento delle riserve tedesche, allora tale piano sarebbe stato impostato sopra una reale unità organica e strategica.

Bisognava, però, essere sicuri che le riserve dell'Intesa non si esaurissero durante l'offensiva, prima di quelle tedesche nella difensiva.

Orbene, nell'estate del 1918 l'esercito americano aveva portato in Francia una tale superiorità di forze che i generali alleati - in quel momento della guerra - potevano ritenere sufficiente a raggiungere lo scopo che si proponevano. Non sarebbe stata sufficiente e decisiva sei mesi prima, quando l'esercito tedesco era nella pienezza delle sue forze e delle sue speranze. Ma, quando la Germania ebbe esaurito la sua energia nelle grandi offensive dal marzo al luglio, ed erano sfumate le sue speranze nella vittoria, il momento era opportuno e la superiorità delle forze alleate sufficiente a raggiungere gli scopi del piano offensivo. La grandiosità del piano consisteva nella grandiosità delle forze da impiegarvi: talmente superiori a quelle tedesche da dare al Comando francese la convinzione della vittoria.

Foch voleva raggiungere con l'offensiva lo scopo che Fabio Massimo si proponeva evitando la battaglia, l’esaurimento del nemico.

 

In linea di fatto, fra il 18 luglio ed il 26 settembre, i nostri alleati lanciarono sei attacchi contro le linee tedesche, e terminarono la prima fase del loro piano, poiché riuscirono a rettificare la loro fronte, impiegandovi mezzi di guerra gradatamente crescenti, mentre le forze della Germania si affievolivano. Essi riportarono la loro linea all’incirca dov’era prima del marzo.

Vi furono impiegate 163 divisioni tedesche; la metà di esse due o tre volte. Restavano in riserva 68 divisioni, delle quali solo 21 erano fresche[1].

Allora gli alleati iniziarono il secondo periodo, che si protrasse fino ai primi di novembre, mediante il quale riuscirono ad avanzare di 25 km., in media, su tutta la fronte.

La guerra era dai Tedeschi mantenuta ancora in territorio francese e belga. Essi si difendevano vigorosamente, così che in ogni settimana d’offensiva l’Intesa subiva perdite maggiori che in ogni altro periodo della guerra. Ma nel settembre il Governo ed il Comando tedeschi              attraversarono un periodo inquieto sotto l'influenza dell’Austria-Ungheria che, attanagliata   dall’Italia, insisteva di voler chiedere la pace; della Bulgaria che concludeva l’armistizio con Franchet d’Espérey; e degli attacchi dell’Intesa, succedentisi a brevi intervalli sulla fronte franco-belga.

Ludendorff andava perdendo la speranza nella vittoria, ma non la volontà di guerra.  Egli si trovava in uno stato d’animo analogo a quello attraversato dai Capi dell’Intesa nell’inverno precedente.

 



[1] Dal volume di Tardieu: La Paix

giovedì 31 luglio 2025

ANNESSO ALBO D'RO N. 6 GIUGNO 2025 1 LUGLIO 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XIII, 62/63 N. 2, Marzo – Aprile 2025, 1 1 Maggio 2025

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N.6 Giugno 2025, 1 Luglio 2025



III/6/551. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 6 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 551, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/6/552 - Il presente Annesso svolge anche la funzione di aggiornamento al mese di riferimento degli accessi ai Blog Storici e Geografici della Filiera CESVAM, data la mancanza di spazio sulla edizione INFOCESVAM

III/6/553 - www.regnodelsud.blogspot.com accessi mese di marzo 427 e mese di aprile 177, nel mese di maggio 237 per un totale al 30 maggio 2025 di 68791

III/6/554 – Dal 4 giugno 2025 Luigi Marsibilio inserisce i Decorati della Provincia di Sondrio

III/6/554 - www.prigioniadiguerra.blogspot.com accessi mese di marzo 816, mese di aprile 515, nel mese di maggio 733 per un totale al 30 maggio 2025 di 74308

III/6/555 – Provincia di Ancona. Testo integrale predisposto per la revisione.

III/6/556 - www.marche1944.blogspot.com accessi mese di marzo 638 e mese di aprile 1181, nel mese di maggio 1084 per un totale al 30 maggio 2025 di 45274

III/6/557 – Riunione 11 giugno 2025. Predisposto Exelles di Imperia, Orioli inizia la predisposizione per l’edizione a stampa.

III/6/558 - www.castelfidardo1860.blogspot.com, blog dedicato alla storia del risorgimento, accessi mese di marzo 604 e mese di aprile 223, nel mese di maggio 505 per un totale al 30 maggio 2025 di 47875

III/6/559 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Marina Militare. Sono: Medaglia d’Oro, Medaglia d’ARgento, Medaglia di Bronzo.

III/6/560 - www.Informazioni e Intelligence.blogspot.com accessi mese di marzo 382 mese di aprile 255, nel mese di maggio 111 per un totale al 30 maggio 2025 di 25981

III/6/561 – Utente Giorgio Madeddi provincia di Iglesias. Inseriti n. 254 decorati.

III/6/562 – Martedi 17 giugno 2025. Orioli sta predisponendo la edizione a Stampa della provincia di Imperia

III/6/563 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Marina Militare. Al merito. Sono: Croce d’Oro, Croce d’Argento, Croce di Bronzo.

III/6/564 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Aeronautica. Al Valore di FF-AA: Sono Medaglia d’Oro, medaglia d’Argento, Nedaglia di bronzo.

III/6/565 - www.Laguerradiliberazione.lastoria.blogspot.com accessi mese di marzo 452 mese di aprile 247, nel mese di maggio 516 per un totale al 30 maggio 2025 di 29721

III/6/566 - Decorazioni Collettivie. Oltre a Unità Militari, sono da prendere in Esame i Comuni, le Provincie, e le Regioni. La Università di Padova è Decorata di medaglia d’oro al Valore Miliutare per i fatti della guerra di liberazione.

III/6/567 – Medaglia al Valore di Forza Armata. Al Merito di FF.AA. Sono Croce d’oro, Croce d’Argento, Croce di bronzo

III/6/568 - www.lagrandeguerra.blogspot.com accessi mese di marzo 27 , mese di aprile 21, nel mese di maggio 875 per un totale al 30 maggio 2025 di 3187

III/6/569 – Provnicia di Roma. Utente Laura Tomasini prosegue inserimento decorati lettera D. alla data odierna mancano circa 30 pagine, ovvero un centinaio di nominativi.

III/6/570 – Conclusione del I Semestre del 2025. Laura Monteverde, Laura Tomasini e Chiara Mastrantonio ricevrammo conme da pianifa

III/6/571 - www.internamentoereticolati.blogspot.com accessi mese di marzo 1193 mese di aprile 910, nel mese di maggio 1627 per un totale al 30 maggio 2025 di 15272

III/6/572 – Laura Monteverde ha fatto avere documenti e foto di luoghi della prima Guerra Mondiale.

III/6/573 - Alla data del 30 aprile 2025 sono iscritti nella Chat, Biasiolo, Bosio, Carandente, Magnani, Vignola, Marsibilio, Monteverde, Mastrantonio, Orioli, Tomasini Laura e Tomasini Paola. E Istituto Nastro Azzuro numer esterno. In totale 10 Utenti

III/6/574 – 26 Giugno 2025. Gruppo Medaglie d’Oro. Presentazione Libro di Cecini. Messo in discussione l’approccio del Data Base. Le Medaglie d’Oro e d’Argento iniziano dal 1833. Tale approccio non è accettabile in quanto le medaglie del 1792 sono concesse al “Valore per combattimenti guerreschi”. Si continua ad adottare l’approccio adottato

III/6/575 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 luglio 2025. Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.

(a cura di Massimo Coltrinari)



domenica 20 luglio 2025

La battaglia dei Covogli. La vicenda del Conte Rosso. L'azione di soccorso del Motoveliero "Elsa"

 



“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 03/2025 DEL 01.07.2025

L’AZIONE DI SOCCORSO DEL MOTOVELIERO “ELSA”

 

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

Ogni appendice è caratterizzata dalla sintetica significatività dei suoi contenuti.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per questa rubrica, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione. Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.

 

L’AZIONE DI SOCCORSO DEL MOTOVELIERO “ELSA”

 

“Giuseppe Padovani, comandante del motoveliero “Elsa” – requisito nel giugno del 1940 e messo a disposizione della Regia Marina Italiana – e i suoi marinai riuscirono a salvare trentacinque naufraghi del transatlantico “Conte Rosso”, affondato nel Mediterraneo centrale»

 

Il grande piroscafo “Conte Rosso” era partito la mattina alle quattro del 24 maggio 1941 da Napoli […]. In occasione del suo affondamento, il motoveliero Elsa del Compartimento di Rimini – che da circa un anno prestava servizio di vigilanza antiaerea presso una base della Sicilia –, riceveva l’ordine di salpare immediatamente per cooperare al salvataggio dei naufraghi. Gli intrepidi marinai riminesi, ad onta del mare tempestoso avvolto nella più assoluta oscurità, obbedivano all’ordine ricevuto e senza alcun indugio si mettevano al seguito di una grossa unità navale per raggiungere il luogo. Durante il tragitto, a causa del buio, perdevano il contatto. Privi della loro guida e senza alcun orientamento di rotta, i nostri marinai vagarono sino alle prime luci dell’alba, quando, fortunatamente, avendo scorto sul mare alcune tracce del naufragio, riuscirono ad avere un punto di riferimento per proseguire le ricerche e compiere l’atto altamente umano per cui si erano mossi dalla base. Avvistata finalmente una zattera, con manovre assai difficili per la furia degli elementi marini, riuscivano ad accostarla e a prendere a bordo del loro motoveliero i ventuno uomini che vi si trovavano, alcuni dei quali feriti. Successive ricerche portavano alla scoperta di un’altra zattera con altri naufraghi che furono tratti a bordo dell’“Elsa”. Dopo aver scrutato ancora invano la distesa infinita del mare per scorgere altri scampati al naufragio, i nostri bravi marinai deliberarono di ritornare a terra, anche perché gli uomini raccolti avevano bisogno di ristoro e di cure. Trentacinque furono le persone salvate da Giuseppe Padovani e dai suoi valorosi marinai (dalla rivista ARIMINUM – Anno XIX, n. 3, Maggio Giugno 2012).

giovedì 10 luglio 2025

INFOCESVAM N. 3 DEL 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 65/66/, N. 3, Maggio - Giugno 2025, 1 luglio 2025

XII/3/1001 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 3 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 1001 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/3/1002 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporana e Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi si è tenuta in sede il giorno 16 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1003 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Bozza 1 Revisione. Compilazione Indici dei Nomi propri, geografici e militari. La copertina è stata composta ed edita.

XII/3/1004 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, presso la sede del Gruppo Medaglie d’Oro ha presidetuo alla presentazione del Volume di Giovanni Cecini “ I grandi Eroi della Seconda Guerra Mondiale”

XII/3/1005 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Politica Militare Comparata (vds XII/3/1002) sono: Dr. Casamento; Dr. Corona. Si sono ritirati per questo anno accademico 4 frequentatori.

XII/3/1006 - XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento” Predisposto il Manoscritto 1. Chiesto preventivo di Spesa alla Casa Editrice. Predisposta Bibliografia, Prefazione, Premessa, Ringraziamenti

XII/3/1007 - In distribuzione il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione. Richiedere copie su carta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

XII/3/1008 - E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021). Richiesto preventivo di Spesa. Edizione speciale della Rivista “QUADERNI”

XII/3/1009 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Storia Militare Contemparane dal 1792 ad oggi (vds XII/3/1002) sono: Dr.ssa Pasin; Dr. Rustioni, Dr.Boldrini, Dr. Piccione, Dr. Picchierri, Dr.Foria. Si sono ritirati per questo anno accademico 5 frequentatori. Tutti i laureati hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1010 – Castelferreti (AN) - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, insieme al presidente della Federazione Regionale delle Marche, MAVM Claudio Fiori, il 13 giugno 2025 ha presenziato al Convegno “81° anniversario del passaggio del Fronte 1944- 2025. E’ stata svolta la Relazione “Il valore militare al femminile durate la Guerra di Liberazione 1943 – 1945”. Ricordata la staffetta partigiana Teresa Vergalli.

XII/3/1011 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Maggio, 4 Video, mese di Giugno, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/3/1012 – In occasione della presentazione (Vds. XII/3/1004 del Volume di Giovanni Cecini il 26 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Goffredo Zignani, nipote della MOVM Goffredo Zignani, fucilato dai tedeschi il 19 novembre 1943 ad Elbassan (Albania). Il Dott. Goffredo Zignani ha chiesto di iscriversi alla Federazione Provinciale di Ancona, per continuare la collaborazione con il CESVAM.

XII/3/1013 - Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Predisposto il Manoscritto 2. Acquisti i dati della II e III Parte ( Vittine da 2 a 9 e Vittime da 10 a 49) Si hanno quindi tutti gli episodi (1415) in cui si sono avute vittime plurime

XII/3/1014 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio. Cinema in Divisa. Dato il contributo alla presentazione dei fil di carattere storico. Ed al Giornale illustrativo. Svolto mercoledi 11 giugno 2025 l’incontro di presentazione, alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, di Roma, l’incontro di presentazione per il 2025/2026.

XII/3/1015 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale si è tenuta in sede il giorno 30 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1016 - Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 3. Predisposto i materiali per tutti i decorati. Predispostta Bibliografia, Premessa, Nota Autore, Presentazione e Prefazione .

XII/3/1017 – Pesaro – Collaborazione CESVAM Federazioni. Federazione Provinciale di Pesaro. Federazione Provinciale di Teramo, 13 giugno 2025. “ Lassu dove volano gli eroi. Storie di aviatori pesaresi e teramani. Il Presidente della Federazione Regionale delle marche dell’Istituto MAVM Claudio Fiori ha svolto un intervento sui temi del Valore Militare e suoi significati. Presentata una vetrina con alcune le pubblicazioni del CESVAM e del materiale divulgativo.

XII/3/1018 – Nel prossimo numero si darà conto delle CHAT attivate per agevolare la comunicazione circolare tra tutte le componenti CESVAM

XII/3/1019 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 luglio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)

XII/3/1020 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta”. Predisposto in bozza i capitoli I, II, III, IV, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Compilati La Premessa, Introduzione, Bibliografia, Nota dell’Autore. Richiesto il preventivo alla Casa Editrice. Predisposto il Manoscritto 2.

XII/3/1021 - In occasione della Conferenza (Vds. XII/3/1010) il 13 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Carlo Mariotti Zignani, nipote del pludecorato Carlo Mariotti, combattente della I e della II guerra mondiale Il Dott. Carlo Mariotti è socio della Federazione Provinciale di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro

XII/3/1022 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Terrorismo ed Antiterrosimo (vds XII/3/1015) sono: Dr.ssa Bernardini; Dr. Sprenberg, Dr.Speranza, Dr. Garbo, Dr. Alfano , Dr.Revelli. Dr.Avallone, Dr. Aldramaki. Si sono ritirati per questo anno accademico 6 frequentatori. Alcuni di loro hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1023 - Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 3. da predisporre la Copertina.Predisposto Nota Autore e Ringraziamenti. Predisposta Bibligrafia

XII/3/1024 – Indirizzo del Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro. La parola da digitare sulla icona di ricerca è CESVAM

XII/3/1025 - Prossimo INFOCESVAM (luglio - agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



lunedì 30 giugno 2025

Rivista QUADERNI n. 2 del 2025 Aprile -Giugno 2025

 


Nota Editoriale

 

Il N. 2 del 2025, 36° della Rivista, si apre in Approfondimenti con il contributo di Giovanni Riccardo Baldelli “Il Regio Esercito e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: dicotomia o scomoda convivenza?” un'analisi interessante di questa forza armata durata vent'anni dal 1923 al 1943 qui nella sua prima parte. la seconda la M.V.S.N. nella seconda guerra mondiale invece verrà pubblicata nel prossimo numero. Segue in Dibattiti il contributo di Davide Corona: “L'attacco sulle Alpi, Giugno 1940. L’Impresa della colonna “Boccalatte”; Alessia Biasiolo ci propone, poi, un'articolo sulla “Rivoluzione in musica”. Andrea Lopreiato, fresco laureato nel Master di storia militare presenta la sintesi della sua tesi “I bombardamenti alleati durante la campagna d'Italia. Viterbo. Un'esemplare di Case Study.; sempre in dibattiti “Una pagina di storia attraverso una mostrina” articolo proposta da Leonardo Prizzi che ci dà un bel quadro uniformologico  del periodo preso in esame, la guerra di liberazione. In Archivio Davide Dragonetti, anche lui fresco laureato del Master di Storia Militare contemporanea ci propone una ricostruzione attenta della “Operazione “Colossus” il primo raid britannico di paracadutisti in territorio nemico”.  Sempre in Archivio Antonio Zoccola, su indicazione di Stefano Mangiavacchi, ci invia un bello studio su “Mario Battisti, un eroe senza medaglia. 13 Aprile 1944 Badia Prataglia (Arezzo). Passiamo quindi a Musei Archivi Biblioteche dove Giorgio Madeddu ci illustra “Il primo numero de il “Nastro Azzurro”, la prima edizione del 1924.

 

Nel Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi. la rubrica Una finestra sul mondo’ ci offre una nota di Mario Pietrangeli che descrive “Il ruolo delle ferrovie nel teatro di guerra del Medio Oriente (Prima Guerra Mondiale) Eventi storici che sono alla base dell'attuale crisi Palestinese-Israeliana” a cui segue l’articolo di Andrea Ciaverini, anche lui di recente laureato al Master di Terrorismo ed Antiterrorismo. con la sintesi della sua tesi “Il golpe di agosto del 1991 e il ruolo del KGB” presentato in Geopolitica delle prossime sfide; chiude questa parte in Scenari, Regioni, Quadranti, Guido Andrea Caironi, anche lui alumno, “Soccorsi con elicottero e organizzazione sanitaria durante il conflitto coreano 1950 – 1953: nascita ed implementazione dei sistemi strutturati di Medical Evacuation. Il Post editoriale di Antonio Daniele, le tradizionali rubriche, con un interessante intervento di Osvaldo Biribicchi in “Segnalazione Librarie”, Notizie CESVAM chiudono questo numero, che ha in I di Copertina una foto di legionari della M.S.V.M, impegnati nella guerra contro l’Etiopia (1935-1936), che rinvia all’articolo di Giovanni Riccardo Baldelli sul tema tutto italiano di Ordinamenti delle Forze voluti dalla Politica  in contrasto con le reali necessità militari e conseguente sperpero di risorse ed indebolimento dello strumento militare;  la IV di copertina dedicata alla Federazione di Asti e a Marco Montagnani e al bel progetto realizzato dedicato alla tragica del Piroscafo Requisito “Conte Rosso”. (massimo coltrinari, direttore)

 

 

I di Copertina:  “ Elementi della M↓V.S.M in Africa Orientale Italiana 1935-1936.

IV di Copertina   La Copertina del Volume “L’affondamento del piroscafo requisito Conte Rosso 24 maggio 1941”

 

 

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 maggio 2025

venerdì 20 giugno 2025

“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”. APPENDICE 02/2025 DEL 01.06.2025 MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA

 



“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 02/2025 DEL 01.06.2025

MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

Ogni appendice è caratterizzata dalla sintetica significatività dei suoi contenuti.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per questa rubrica, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione.

Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.



martedì 10 giugno 2025

Rivista QUADERNI n. 1 del 2025 Gennaio Marzo 2025

 


Nota redazionale: (massimo coltrinari, direttore)

Numero dedicato nelle sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani  alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare “alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27 Gennaio)

Nella parte “Il mondo da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia, riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi, sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del 18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata “Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna di valore e tradizioni.

Nella Parte “Il Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.

Le tradizionali rubriche completano questo numero

Infine, una annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”: l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro. Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.

 

I di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi, donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025 nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,

IV di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e 7° Reggimento Genio, Roma, Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025

sabato 31 maggio 2025

Visualizzazioni Maggio 2025

                             GLI ACCESSI DEL MESE DI MAGGIO 2025 DI QUESTO BLOG 

SONO STATI 1034, CONTRO I 7386 DEL MESE PRECEDENTE,

PER UN TOTALE  DI 128 792 DALLA APERTURA DEL BLOG

sabato 10 maggio 2025

La Vittoria Italiana del 1918. Considerazioni

 


 

15. L'INFLUENZA DELLA VITTORIA ITALIANA

 

La gloria italiana di Vittorio Veneto, passata la prima sorpresa del mondo, fu violentemente attaccata dalla maggior parte dei giornali e dagli scrittori militari nemici ed alleati. Ciò ha contribuito fortemente a diminuire il valore politico dei nostri rappresentanti nella discussione delle condizioni dei trattati di pace.

Oggi il valore politico internazionale della nostra vittoria è dileguato; ma sono ancora dolorose le ferite inferte dagli alleati all'amor proprio italiano; sia per averci impedito con l'armistizio di Villa Giusti di calcare da vincitori il suolo nemico, sia per la svalorizzazione della nostra vittoria, sia per le ingiustizie clamorose imposteci a Versailles ed a Parigi, nelle trattative per la pace. Esse non hanno più influenza nella politica interna dell'Italia, ma possono averne ancora nella nostra politica estera.

 

L'efficacia politico-militare della battaglia di Vittorio Veneto appare evidente in due grandi fatti: la dissoluzione dell'Impero e dell'esercito austro-ungarici; la capitolazione della Germania.

La dissoluzione dell'Impero austro-ungarico si andava preparando durante la guerra che l'Italia combatteva contro la monarchia bicipite. Nessuna ideologia avrebbe distrutto allora quell'Impero, se l'Italia avesse cessato la sua guerra prima del 24 ottobre 1918. In quel  caso  il Governo di Vienna avrebbe potuto disporre dell'esercito per mantenere i popoli soggetti fra le dighe della sua legge, durante la trasformazione politica che esso aveva preparato. La Boemia, la Polonia, la Jugoslavia avrebbero probabilmente avuto la loro autonomia, ma in una nuova costituzione dell'Impero absburghese. Invece, in tale momento critico, cominciò l'offensiva italiana, ed ipotecò l'esercito nemico sulla nostra fronte togliendo a Vienna il solo strumento sul quale poteva  basare la sua azione di autorità.

La guerra dell'Italia permise ai Capi politici dei vari popoli dell'Impero bicipite di preparare la dissoluzione dell'unione absburgica. Senza la guerra dell'Italia tale dissoluzione  non  si sarebbe potuta  predisporre.

Essa era pronta nella seconda metà d'ottobre del l918, ma occorreva la causa determinante. L'Impero aveva ancora un solido puntello nel suo esercito, bisognava abbatterlo. Chi lo abbatté fu la vittoria italiana.

Se noi fossimo stati sconfitti, o se non ci fossimo mossi dal Piave, rimanendo nella situazione del 27 ottobre, l'armistizio avrebbe dato modo al Governo di Vienna di compiere  la trasformazione politica  da lui preparata.

La guerra dell'Italia, e l'offensiva di Vittorio Veneto dettero luogo alla caduta dell'Impero absburgico e del suo esercito, non preveduta e non compresa negli scopi di guerra dell'Italia e dell'Intesa, e non voluta dalla maggior parte delle popolazioni del caduto Impero.

Adunque, Vittorio Veneto non fu la causa efficiente della caduta dell'Impero absburgico, bensì lo fu la guerra dell'Italia, dal 1917 fino all'ottobre del 1918. Vittorio Veneto fu la causa determinante, perché ne abbatté l'ultimo sostegno, l'esercito, nel momento critico in cui questo era più necessario al Governo di Vienna. Vittorio Veneto non sarebbe stato sufficiente, senza i precedenti anni della nostra guerra tenace, a determinare la caduta dell'Impero e dell'esercito austro-ungarici. Né la nostra guerra avrebbe provocato lo stesso evento senza la nostra vittoria finale. L'una ha preparato, l'altra ha determinato quella caduta.

L'efficacia della guerra e della vittoria italiane fu assoluta ed indispensabile. Senza la guerra dell'Italia    e senza Vittorio Veneto,  l'Impero  austro-ungarico  esisterebbe tuttora.

Invece l'intervento di Wilson e degli uomini politici slavi, rappresentanti i popoli soggetti dell'Austria-Ungheria, non era indispensabile, e non ha contribuito alla rovina dell'Impero bicipite. Avrebbe, invece, probabilmente contribuito a determinare una nuova organizzazione politica degli stessi popoli nell'Impero absburgico, se questo non fosse caduto. Oso affermare che tale soluzione, salvo per la Polonia, sarebbe stata e sarebbe tuttora una benedizione per quei popoli, rispetto alla loro situazione attuale. E lo sarebbe  anche per  l'Europa.

 

L'altro grande avvenimento, negato all'influenza di Vittorio Veneto, è la capitolazione dell'Alemagna .

Basta considerare la situazione alla metà d'ottobre del   1918.

La Germania non aveva più speranza di vincere, ma aveva sempre la volontà di combattere per procurarsi una buona  pace.

 

Dall'8 di agosto gli eserciti della coalizione in Francia, nello svolgere il piano di Foch, avanzavano faticosamente e con gravi perdite, attaccando, alternativamente o contemporaneamente, le linee successive tedesche di Wotan, Siegfried, Alberich ecc. Le truppe tedesche facevano costar cari i successi parziali ottenuti dall'Intesa.

Sebbene nella Siria, di fronte alle truppe di Allenby, i Turchi avessero ceduto, e stessero trattando per un armistizio; sebbene la Bulgaria avesse anch'essa abbassate le armi, e l'Austria-Ungheria fosse costretta a formare una nuova fronte sul Danubio (contro la quale l'armata  mista di Franchet d'Espérey non avrebbe potuto urtare prima della fine di novembre); tuttavia la volontà di guerra della Germania non era crollata. Il 24 di ottobre tanto gli ordini del Comando supremo tedesco quanto le pubbliche dichiarazioni del ministro della guerra a Berlino, dimostravano  la ferma  intenzione di resistere  fino  alla conclusione d'una pace che assicurasse l'avvenire della Germania[1].

Allora la volontà di guerra della Germania crollò definitivamente. Sulla fronte occidentale l'Intesa non aveva ottenuto una vittoria decisiva[2].

La battaglia decisiva, invece, era stata vinta in Italia dagl'Italiani. Essa pose fine anche alla battaglia di Francia ed alla guerra. Ma l'esercito tedesco non fu vinto. Ripeto che, se fosse stato vinto, come lo fu da noi l'esercito austriaco, nessuna volontà e nessuna forza umana avrebbero potuto impedire ai Francesi ed agli Inglesi di andare a Berlino.

 

16. LA NOSTRA POLITICA DI GUERRA.

 

L'esame storico della situazione bellica e politica, nel1'ultima fase del grande conflitto mondiale, mostra come l'azione dell'Italia esercitasse un'influenza decisiva nella soluzione della grande guerra, e come, nell'Intesa, la nazione che aveva maggiori diritti a regolare i destini del1'Austria-Ungheria fosse l'Italia. Tuttavia essa ne fu esclusa, e ciò riesce a prima vista incomprensibile.

 



[1] L'ordine generale tedesco del 24 ottobre dice:

"La risposta di Wilson è per noi soldati un invito a resistere fino all'ultimo limite delle nostre forze. Quando i nostri nemici riconosceranno che a malgrado di tutti i loro sacrifici non potranno rompere la nostra fronte, verranno a concludere una pace che assicuri l'avvenire della Germania

Lo stesso giorno il ministro della guerra tedesco, generale v. Scheüch, dichiarava:

"L'esercito non è sconfitto. Abbiamo le forze necessarie per rendere possibile la difesa con pieno successo "·

[2]  Il 9 novembre 1918, in un consiglio di guerra a Spa alla presenza dell'imperatore Guglielmo, la situazione era cosi considerata:

In conseguenza di Vittorio Veneto la via della Germania meridionale è aperta agli Italiani, e noi non abbiamo riserve da contrapporre loro. Perciò la Germania  deve  accettare qualsiasi condizione di armistizio.”  Ciò, come abbiamo detto, era stato preceduto dal Comando supremo italiano, ed era stato ammesso da Foch e dal Consiglio supremo interalleato, prima del nostro armistizio del 3 novembre.

Il 9 novembre il Cancelliere dell'Impero, Massimiliano di Baden, dichiarava in un proclama:

…..”abbandonato nel quinto anno di guerra dai suoi alleati, il popolo tedesco non poteva più continuare la lotta”.