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venerdì 31 maggio 2024

Giovanni Riccardo Baldelli. Regio Esercito Italiano 1940 -1946 Mezzi ed Equipaggiamenti III Parte

  


Caratteristiche carro armato L6/40 e derivati

 

Della genesi e degli organici delle unità che furono equipaggiate con il carro L6/40 e derivati si è già parlato nel testo. Pertanto, di seguito, sono indicate solamente le caratteristiche principali.

 

Equipaggio:                        3 uomini (pilota, cannoniere e mitragliere);

Peso con equipaggio:      6.840 kg (L6/40); 6.825 kg (L6/40 semovente);

Lunghezza:                        3,820 m (L6/40 e semovente 47/32);

Larghezza:                          1,800 m;

Altezza:                               2,300 m;

Armamento:                       un cannone mitragliera Breda contraerei da 20/65 mod. 35 in torretta girevole (carro L6/40) e mitragliatrice Breda 37  in calibro 8;

un cannone Bohler da 47/32 in casamatta (semovente su scafo L6/40);

Motore:                                 SPA da 4.053 cm3 a benzina a 4 cilindri in linea;

Potenza:                               70 HP;

Rapporto p/HP:                10,29;

Velocità max:                     33,900 km/h su strada; 14,000 km/h su terreno vario;

Autonomia:                        200 km su strada; 10 ore su terreno vario;

Protezione max:               30 mm sulla fronte (scafo e torretta); fianchi 15 mm (scafo); 8 mm (cielo); 6 mm (copertura motore); 10 mm (fondo).

 Fonte: Nicola PIGNATO e Filippo CAPPELLANO, Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano – Volume Secondo (1940-1945), USSME, Roma 2002, pp. 193-205



lunedì 20 maggio 2024

Giorgio Madeddu. L'Arma del Genio e la Cartolina di Paolo Caccia Dominioni.

 



La bandiera del Genio è decorata, ad oggi, di un Ordine Militare d’Italia, una medaglia d’oro, una d’argento e una di bronzo al Valore Militare, due medaglie d’oro al Valore dell’Esercito, una medaglia d’oro al Valore Civile, una medaglia d’oro al Merito Civile e una medaglia d’Oro di Benemerenza.

La cartolina ci consente di ricordare, se pur brevemente la figura di Paolo Caccia Dominioni militare e ingegnere italiano (1896 – 1992). Volontario nella Grande Guerra, veniva decorato di medaglia di bronzo al Valore Militare (1917), in Africa Orientale gli veniva conferita la croce di guerra al Valore Militare (1936) mentre nella Seconda Guerra Mondiale si distingueva a El Alamein meritando la medaglia d’argento al Valore Militare (1942). Dopo l’8 settembre 1943, assumeva il comando di un distaccamento partigiano, catturato, sopportava atroci torture senza svelare informazioni dal nemico rimanendo permanentemente invalido e meritando la seconda medaglia di bronzo al Valore Militare. Il nome di Paolo Caccia Dominioni rimarrà legato alla sua opera di ricerca dei caduti italiani e al Sacrario Militare di El Alamein da egli voluto e costruito. Per questa sua missione, in occasione del 60° anniversario della battaglia di El Alamein (2002) il Presidente della Repubblica conferiva, “alla memoria” del col. Caccia Dominioni, la medaglia d’oro al Valore dell’Esercito.

La cartolina è stata messa a disposizione dal socio William Lampis di Iglesias.